Ora o mai più: Mondospettacolo incontra Stefano Sani

Originario di Montevarchi, Stefano Sani è oggi ricordato in particolar modo per il grande successo riscosso dalla sua canzone Lisa, scritta e prodotta da Zucchero e con la quale partecipò al Festival di Sanremo nel 1982, anno in cui, in estate, presentò anche il suo secondo 45 giri: Quando lei ritornerà.

Sempre attivo tra musica, teatro e televisione, dall’8 Giugno 2018 è in Ora o mai più, trasmissione della prima serata di Rai Uno che, condotta da Amadeus, offre ad artisti musicali ormai lontani dal successo di rimettersi in gioco, come in una sorta di talent show.

Proprio in occasione del nuovo format, Mondospettacolo ha avuto modo di intervistarlo.

 

Ciao Stefano, benvenuto su Mondospettacolo. In ambito musicale hai iniziato giovanissimo, oltretutto insieme a Zucchero. Come è nata questa collaborazione?

Io l’ho conosciuto nel 1981, ci siamo incontrati in prossimità del Festival di Castrocaro. Lui era un giovane autore che già aveva scritto per artisti importanti, ma ancora non aveva all’attivo dischi propri o che, comunque, avessero avuto successo. Un amico comune ci ha permesso di incontrarci in quell’occasione e lui decise di scrivere per me, pur non conoscendomi e senza avermi sentito cantare. Quindi, abbiamo iniziato a collaborare e sono nate sia Un’altra atmosfera, brano per Castrocaro, che quello per Sanremo del 1982, con il quale diciamo che ho debuttato nel panorama musicale italiano.

 

Intendi Lisa, giusto?

Sì, giusto, il brano era Lisa.

 

Che ricordo hai degli anni Ottanta?

Ho un bellissimo ricordo, soprattutto perché erano gli anni della mia gioventù. Erano gli anni della sperimentazione della vita di un giovane uomo, di ventuno anni. Erano molto belli, sia sotto il profilo umano che sotto quello professionale. Avere un grande successo a ventuno anni, come lo ho avuto io in quel periodo, non è certo cosa comune.

Quanto è cambiata l’industria discografica italiana, rispetto ad allora?

Direi che è cambiata moltissimo, anche perché una volta i dischi si vendevano, oggi materialmente no, c’è tutto un altro canale, che è quello del web e fa sì che la musica arrivi al grande pubblico. Però l’industria discografica e quella della comunicazione sono cambiate molto. Si vendevano moltissime copie dei dischi, adesso, invece, si stampano ancora i cd, ma credo che, come me, il pubblico li compri per collezionare, in quanto per fruire della musica sfrutta il web e applicazioni apposite. Ma è un bene, perché c’è secondo me una diffusione maggiore e, in qualche modo, una democratizzazione della musica, in quanto, alla fine, tu proponi, ed è il pubblico che sceglie attraverso la rete.

 

Stai lavorando a qualcosa di nuovo?

Sì, sto lavorando ad un album nuovo, ho preparato già diversi brani e, anche grazie a Ora o mai più, ho la possibilità di fare promozione e mi auguro che piacciano al pubblico che, devo dire, mi sta riscoprendo. Probabilmente sull’onda della memoria, mi sta dimostrando in queste settimane un grande affetto e la voglia di riascoltarmi. Questo, per me, è motivo di grande orgoglio.

 

Come stai vivendo questa avventura di Ora o mai più?

 La sto vivendo molto bene, in primis perché cantiamo tanto e ciò è molto bello. Solitamente, quando invitano nelle trasmissioni quelli come me, che hanno avuto uno o due successi musicali, ci relegano a fare un brano da un minuto e mezzo o un’intervista risicata, in questo caso, invece, non solo presentano un po’ la nostra storia e immagini della vita e della carriera, ma ci permettono di cantare molto. E non si tratta solo di cover o cose nostre, ma ci fanno duettare con i nostri coach, questo è il motivo per cui ho accettato di prendere parte al programma. Per me è motivo di grande interesse, orgoglio e stimolo, perché non è facile mettersi in gioco e misurarsi con calibri vocali del genere. Io ho Marcella, che è meravigliosa e con la quale mi trovo benissimo. Quando ho letto quali fossero i coach, ho pensato subito che mi sarebbe piaciuto il duetto con una donna; poi, sono stato accoppiato con Marcella e non posso pretendere di più, perché è una delle cantanti più brave che ci sono in Italia. Lei mi stimola, mi da consigli e studiamo molto, in qualche modo è come se andassi a scuola, mi sembra di crescere in ogni puntata. È contenta e, se è contenta lei, lo sono anche io.

 

Francesco Lomuscio