Tantissimi personaggi interpretati tra cinema e fiction. Ha lavorato con tanti registi e attori. Abbiamo incontrato un amico e grande attore Orfeo Orlando. Che si è confidato con noi, per questa esclusiva intervista.
Come nasce la tua passione per la recitazione?
“La mia passione ,così come il mio nome Orfeo, mi è sono stati trasmessi da mio Papà Gianantonio, che recitò nell’Orfeo ed Euridice e decise che il primo figlio lo avrebbe chiamato appunto Orfeo. I miei poi si separarono ed in collego dalle suore iniziai a immaginare insieme ad ed miei amici di costruire delle vere e proprie scene fingendo di essere ripresi dalla macchina da presa ( avevamo allora 8/9 anni….) così ha avuto inizio il tutto.”
Un medico in famiglia che esperienza e’ stata?
“Un medico in famiglia è stata una delle tante esperienze vissute in più di 25 anni di carriera ( un quarto di secolo ), nel corso dei quali ho lavorato in 46 film tra film di grosse produzioni ed indipendenti ,32 fiction tv e 32 cortometraggi più 17 spot pubblicitari,inoltre circa 40 spettacoli teatrali, per un totale di più di 150 lavori complessivi, repliche teatrali escluse ovviamente. Ognuno di questi mi ha lasciato qualcosa a livello di emozione ed esperienza.”
Un ruolo che sei più affezionato?
“Uno dei ruoli che ho più nel cuore anche per il tema del film ( la strage di Marzabotto del 1944 ad opera dei nazifascisti ) è stato quello del mercante nel film “ L’uomo che verrà “ di Giorgio Diritti film che vinse il David di Donatello nel 2010 come Miglior Film.”
Hai avuto modo di lavorare con tanti attori con chi ti sei trovato meglio?
“Ho lavorato con molti registi ed attori tra Cinema, Fiction e Cortometraggi e fare una classifica non è mai cosa che gradisco. Ovviamente ci sono stati diversi di loro con i quali mi sono trovato molto bene ed altri dove il feeling era meno evidente. Ma credo e penso che su ogni set la professionalità che io devo portare debba essere sempre improntata al massimo di quello che posso dare senza riserva alcuna.”
Preferisci Cinema o fiction?
“Preferisco se posso scegliere il Cinema autoriale ( vedi i film che per esempio si vedono a Cannes e quasi poi solo lì….) ma questo è il mio unico e solo lavoro indi ragion per cui, metto ogni energia in tutto quello che faccio che sia Cinema, Fiction o Spot pubblicitario.”
Un sogno lavorativo che vorresti realizzare?
“Il sogno è quello di continuare a lavorare in progetti interessanti, con registi che non si fermino alla apparenza, al preconcetto, alla fisicità ma che abbiano voglia di lavorare sull’attore andando oltre la banalità del ruolo precostituito.”
Orfeo oltre la recitazione com’è?
“Orfeo fuori dal set è un omino molto normale, faccio la spesa con mia moglie, lavo i piatti, cucino, pulisco la lettiera del gatto ( in alternanza con mia moglie ) riparo quando ne sono capace alcune cose di casa, colleziono figurine di calciatori e sportive, guardo molto sport ( una volta ne facevo tanto: podismo ,go kart, bici, calcio, basket si nonostante sia alto ben 1.50 cm ) vedo film , ascolto musica, leggo di tutto, scatto foto, insomma cose molto normali e comuni a tutti .”
Orfeo nel privato?
“Nel privato come dicevo poc’anzi, cerco di essere molto collaborativo in casa ,come giusto che sia. Sono affezionato ai miei amici, amo le persone importanti della mia vita : Barbara mia moglie attuale ed i figli avuti dal primo matrimonio. Sono molto permaloso e non dimentico facilmente un torto subito. Ma cerco anche di essere una persona riconoscente, un valore quello della riconoscenza oramai perduto al giorno di oggi.”
La passione per il Bologna come nasce?
“La mia grande passione per il Bologna nasce nel 1964, quando a 6 anni vidi dal terrazzo dei nonni in via Asiago a Bologna, la festa per lo scudetto. Da allora quella passione non mi ha più abbandonato, sono abbonato in curva ed ho visto tutti i trionfi passati e recenti, dallo scudetto del 64 appunto, alla Coppa Italia del 1970, alla Coppa Italia del 1974 e quella recentissima del 2025 dove ero presente all’Olimpico in entrambe la occasioni. E’ un amore che mi porterò dentro in modo viscerale sino alla fine dei miei giorni.”

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