Ottavio Zani si racconta

Chi è Ottavio Zani?

Ottavio Zani è un viaggiatore, un fabbricante di ricordi, un cantastorie che prova a mettere ordine in musica delle centinaia suggestioni che ha riportato a casa da suo peregrinare qua e là per il mondo.

 

In quanto tempo hai composto “Ridere”?

In un freddo pomeriggio d’inverno, una di quelle giornate in cui più facilmente ci si deprime per il meteo… i miei pensieri  però erano gia tra l’azzurro ed il verde, spettinati dal caldo vento d’estate.

 

E’ stata dichiarata la fine dell’emergenza sanitaria: quali effetti ha/avrà la pandemia sulla musica?

Sicuramente ogni tragedia porta con sé un carico di considerazioni. A vario titolo ognuno fa le sue. Credo che il compito dell’arte sia scavare il lato “umano” di questa tragedia per raccontarne storie senza la pretesa di formulare giudizi.

 

Che novità musicali porta il futuro?

Ogni generazione crede di essere la migliore e questa non è da meno. Nuovi beat, nove sonorità e nuovi modi di intendere le canzoni. Trent’anni fa i ragazzini volevano a tutti costi imparare a suonare uno strumento perché essere un’artista passava anche da questo. Ora invece ci sono sempre meno giovani che si assembrano nelle cantine a fare rumore fino a notte fonda e questo, per certi versi, rende la musica un po’ più triste.