“Ovunque tu sarai”: l’intervista al regista Roberto Capucci

Cari amici, questo aprile 2107, ha visto l’uscita di tantissimi film italiani, tra questi: la divertentissima commedia di Roberto Capucci “Ovunque tu sarai”, una commedia quanto mai attuale tanto è vero che proprio in questi giorni si sono giocate  alcune partite di calcio per le coppe internazionali.

Ho chiesto a Roberto di parlarci del suo film.

Ciao Roberto, benvenuto su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Sto bene e felice di aver fatto il mio esordio cinematografico dopo anni di lavoro e sacrifici.

Capucci e il cast del film : Ricky Memphis, Primo Reggiani, Francesco Montanari,  Francesco Apolloni e Ariadna Romero

 

Parliamo del tuo film: come, quando e perché è nata l’idea di realizzarlo?

E’ nata qualche anno fa a colle oppio a Roma, quando incontrai Francesco Apolloni, avevo avuto lo spunto di raccontare una storia d’amicizia di quattro persone molto diverse per generazione e caratteri. Lo stadio e la passione per il calcio mi sembrava un buon viatico per metterle insieme. Con Apolloni abbiamo pensato di ambientare il tutto in un viaggio, una trasferta, verso un luogo mitico… il Santiago Bernabeu di Madrid.

Grazie ad una trasferta della squadra del cuore, i bravissimi protagonisti del tuo film, scoprono quindi una parte di loro stessi che ancora (forse) non avevano scoperto. E quindi il tuo film vuole lanciare anche dei messaggi profondi su valori quali per esempio: l’amicizia ma non solo, raccontami un po’.

Ogni personaggio vive un momento topico della propria vita, uno vive un profondo dilemma, uno un segreto, qualcun’altro qualcosa di mai rivelato a se stesso e agli altri. In questo viaggio, tra momenti esilaranti e altri profondi e sinceri, ognuno di loro avrà la possibilità di prendere in mano la propria vita, di viverla, per rimanere al calcio, non da spettatore ma da protagonista…

Ariadna Romero

Come è nata la scelta del Cast?

Apolloni  è un attore fantastico… e poi lo avevo in casa. Con lui avevo la possibilità di scrivere un personaggio davvero “su misura”. Montanari lo seguivo e lo stimavo da tempo, ero intrigato nel vederlo in un ruolo per il pubblico inaspettato, quasi inedito, lo stesso è stato per Ricky Memphis che mi ha stupito per una naturalezza e un talento davvero fuori dal comune. Reggiani lo conoscevo e lo stimavo per la sua intensità, ero colpito da ciò che possiede e non controlla totalmente, mi sembrava una sfida adatta a lui come attore e a me come regista. Insieme ad Ariadna Romero, una sorpresa enorme per dedizione naturalezza e semplicità, ho cercato di raccontare una storia fatta più di sguardi che di parole.

Con questo film hai praticamente debuttato come regista, come ti senti e soprattutto quanto ti ha soddisfatto la realizzazione di questa tua opera?

Esordire nel cinema e in Italia è  qualcosa di estremamente difficile. Ho lavorato tanti anni e ho fatto, come tutti miei colleghi, enormi sacrifici. Questo potrebbe essere un traguardo e invece è solo il primo passo. Oggi resto con lo stesso entusiasmo, la stessa passione per il mio mestiere e una profonda gratitudine e stima per chi ha creduto e lavorato con me. Per ogni autore un film, soprattutto l’opera prima, dovrebbe essere qualcosa di cui andare fieri a prescindere.

Roberto Capucci

Come sta andando il film?

Al pubblico il film piace molto e sembra “arrivare”. Anche le critiche sono decisamente incoraggianti, pure quelle fuori dal coro, per me, sono uno spunto per riflettere e migliorarsi….

Si dice spesso, parlando anche con alcuni tuoi colleghi che la gente va di meno al cinema, secondo te quali sono i motivi di questa “astenia cinematografica”?

Ci sarebbe da parlare per ore a proposito, le ragioni sono molteplici. Io, comunque, incentiverei il cinema nostrano come avviene in tanti altri paesi in Europa, magari con una legge che agevoli il cinema italiano anche per il pubblico…

Una scena del film

Progetti futuri?

Tanti. Ma ora è presto per parlarne. E poi come il “Giordano” del mio film mi riservo di non parlarne per scaramanzia…

Roberto ti ringrazio per essere stato con noi e ovviamente ti faccio le mie congratulazioni per tuo film che ovviamente consiglio di andare a vedere a tutti i nostri lettori.

Alessandro Cunsolo