Panariello, Conti e Pieraccioni ricevono le Chiavi della città di Firenze dal sindaco Nardella

Questa mattina, in un’affollata “Sala dei Gigli” all’interno di Palazzo Vecchio a Firenze, il sindaco Nardella ha consegnato le chiavi della città al trio di comici toscani Panariello-Conti-Pieraccioni, tutti nativi del capoluogo toscano. Riunitisi in un imperdibile spettacolo che li sta portando nei principali teatri italiani, in questo Panariello Conti Pieraccioni – Il tour danno grande prova della loro arte che oggi gli è valsa questa importante onorificenza cittadina.

Queste le parole del sindaco Dario Nardella: «Per l’indiscusso estro, la brillante creatività e la spiccata identità con la fiorentinità, per questi tre talenti della nostra città. Il premio, già consegnato qualche mese fa anche a Baglioni e Morandi, vuole esser prima di tutto un “grazie” da parte della città a tre artisti che ci fanno divertire in un’epoca in cui ci si deprime in ogni angolo di strada, e dove essere felici e divertirsi è un diritto. Laddove Firenze è una fabbrica di talenti, voi ne siete una grande espressione e a nome di tutta la città vi ringrazio per tutto quello che avete fatto e che farete in futuro».

Il sindaco di Firenze Dario Nardella introduce il trio comico
Il sindaco di Firenze Dario Nardella introduce il trio comico

Il primo a ricevere le chiavi, una fedele riproduzione di quelle delle quattro porte di Firenze, è stato Carlo Conti, nato a Firenze nel 1961, il quale ha ricordato come da bambino fosse considerato un “bischero” e chiamato da tutti “Calimero”. Oggi però questo Calimero cresciuto a Rifredi è arrivato fino al punto di ricevere un importante riconoscimento, a dimostrazione che tutti possono farcela, con impegno e dedizione, a raggiungere grandi risultati. Ha poi ricordato la fortuna di aver incontrato durante la gavetta due fuoriclasse come Giorgio e Leonardo, che sono stati non solo due grandi amici e professionisti in questo percorso, ma quasi dei fratelli.

Giorgio Panariello e Carlo Conti
Giorgio Panariello e Carlo Conti

E’ poi il turno di Giorgio Panariello (classe 1960) che regala ai presenti una simpatica gag e sottolinea come «Dare questo riconoscimento a Carlo Conti, è un segno di integrazione, vuol dire che chiunque può farcela veramente.. Insomma, da uno venuto da così lontano.. poi nel tempo è riuscito a integrarsi così bene nella nostra società per poter ricevere le chiavi della città».

Leonardo Pieraccioni e il sindaco Nardella
Leonardo Pieraccioni e il sindaco Nardella

Leonardo Pieraccioni invece (il più giovane dei tre, nato nel 1965) si preoccupa subito di chiedere al Sindaco se adesso, appena ricevute le chiavi, dovrà pagare qualcosa in cambio e quale sarà il prezzo da versare per cotanta onorificenza. Scherzi a parte, anche Pieraccioni ci tiene a ringraziare la città che gli ha dato certamente molto e per la quale si commuove ancora solo a parlarne (così come gli capita quando parla di sua figlia o di suo padre). Il suo primo film, I laureati, fu distribuito all’inizio in sole due copie, una a Firenze Nord e una a Firenze Sud, e questo testimonia quanta strada l’artista abbia fatto grazie all’entusiasmo del pubblico fiorentino che convinse Cecchi Gori a produrre quel suo primo film. «Quando si parla di Firenze, la città più bella del mondo – continua Pieraccioni – è sempre un piacere totale, siamo proprio “in discesa a uovo” nel piacere».

In merito allo spettacolo i tre artisti hanno voluto ricordare che a Firenze, al Mandela Forum, sono già aperte le prevendite delle date fino al 2-3-4 Gennaio 2017, ma che grazie ai sold-out verranno aperte a breve anche due ulteriori date il 6 e 7 gennaio 2017. A Livorno restano per ora solo due date il 26 e 27 ma c’è già la conferma della ripresa del tour in primavera, dopo gli impegni sanremesi di Carlo Conti. Sulla presenza del “trio” al Festival lo stesso Conti non si è invece sbilanciato e anzi Pieraccioni ha proprio escluso di esserci se non come cantante, dichiarando che «sarebbe il mio sogno». Parlando del tour si è accennato anche allo scandalo “bigliettopoli” ma in questo caso ha preso la parola nuovamente Pieraccioni e ha regalato un’altra gag al pubblico, raccontando di come Conti e Panariello si rivendano i biglietti omaggio al mercato “nero” per Conti, o in cambio di ricariche telefoniche per Panariello.

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Si esaurisce infine il tempo a disposizione e per i tre istrioni è tempo di salutare. Quello che però lasciano al pubblico intervenuto oggi è una carica di energia ed entusiasmo, condita da tanta fiducia e ottimismo nel futuro a ribadire come, grazie all’arte, possiamo vivere meglio ed essere più felici, soprattutto quando a portare avanti certi messaggi sono tre personaggi genuini e dotati di grande umanità come Carlo Conti, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni.

 
 

Alessandro Cucca

 
(Revisione e impaginazione Ivan Zingariello. Foto di Alessandro Cucca)