Paoloparòn – Vinacce (Canzoni per inadeguati)

Paoloparòn è cantautore inadeguato o fa canzoni per inadeguati?

Assolutamente inadeguato. Poi è assodato che un ubriaco possa capire un altro ubriaco, un astemio no. E poi al giorno d’oggi chi può dirsi adeguato?

Dopo tanti anni di esperienza sul campo finalmente esce il tuo primo vero e proprio album. Come mai hai aspettato tutto questo tempo?

Non ho aspettato io, è stato l’album a farsi aspettare. Scherzi a parte, ho sempre prodotto qualcosa, con il mio precedente gruppo, l’Orchestra Cortile, in ambito teatrale, o in collaborazioni con altri musicisti e gruppi. Tendo a non essere mai soddisfatto del mio lavoro, quindi prima di licenziare qualcosa di nuovo devo esserne molto convinto. O molto incosciente.

 L’EP precedente ha un filo conduttore con “Vinacce” o è un discorso completamente staccato?

Non ci sono molti punti di contatto. Anche se c’è una canzone in comune, il riarrangiarla è stato solo un divertimento. Il primo EP nasceva da un contesto totalmente diverso, in un certo senso continuava goffamente le ultime prove fatte con l’Orchestra Cortile di slabbrare la forma canzone.

 I testi dei brani di questo album seguono un filo conduttore o sono a se stanti?

Credo che ogni disco abbia una storia e un’atmosfera a sé, un po’ come un romanzo i cui capitoli sono in un modo o nell’altro interconnessi. Non sempre questo è un processo consapevole, almeno non del tutto. Gli undici brani che compongono Vinacce (a parte “Le ore d’estate”) sono stati scritti in un arco di tempo che abbraccia circa quattro anni, ma nel rileggerli era inevitabile non accorgersi di quanto insistessero su alcuni stati d’animo e tematiche. Quindi se c’è un filo conduttore è perché la vita è scivolata dentro le canzoni così come la stavo vivendo. E le ho raccolte insieme perché tutti ci si possano rivivere.

 La tua regione ti permette di suonare e di esprimere il tuo  genere musicale o ti tarpa un po’ le ali?

Il Friuli Venezia Giulia vanta una comunità di musicisti eccezionale, che spaziano dal jazz al rock al rap. Il problema forse è di numeri: gli stessi con cui suoni spesso sono gli stessi che assistono ai concerti. I locali non sono molti e quelli in cui c’è una reale selezione attenta nella programmazione si contano sulle dita di una mano, per cui spesso, in virtù di questo, tendono a evitare la formazione locale per proporre qualcosa di meno sentito in zona. Il risultato è che il pubblico dal palato fine è ignaro delle realtà attive attorno ad esso. Per suonare sul serio in Friuli, bisogna “ritornarci”.

 Qual è il rapporto con i fan e come fai per far diventare qualcuno tuo fan?

Continuando il discorso precedente: coi fan ci si beve assieme dopo i concerti. Per farli diventare fan gli si offre da bere.

Se dovessi scegliere un ospite noto da mettere nel tuo prossimo disco o nei tuoi live, chi chiameresti?

A questo non avevo mai pensato. Ma prendendolo come un gioco mi piacerebbe metterci una presenza femminile: Cristina Donà, Adele Nigro… (è ancora viva Grace Slick?) Credo mi divertirei tantissimo anche con C+C Maxigross

 Nonostante “VINACCE” sia appena uscito, ci sono già idee per un lavoro futuro?

Sì di idee ce ne sono, come ci sono sempre state prima, durante e dopo la realizzazione di questo disco. Che è a sua volta frutto di una selezione di idee che borbottavano attorno. I miei taccuini sono sempre pieni di inchiostro, aspettano solo di  essere aperti sulla pagina giusta al momento giusto.

 L’approdo in Music Force/Toks Records  ti sta aiutando a divulgare la tua musica e a consigliarti sempre cosa fare?

Se non fosse per il loro lavoro non starei rispondendo a queste domande. Oggi con un’offerta così ampia e continua di proposte artistiche è difficile fare la differenza e credo si renda necessaria una figura deputata alla promozione e alla diffusione della musica. A ognuno il suo mestiere, mi verrebbe da dire. Per quanto riguarda i consigli, sono un testone che ha bisogno di vagliare e ponderare tutto, prima di non accettarli.

Perché acquistare, sentire “Vinacce” o venire ai tuoi live?

Per sentirsi più adeguati di quanto non si sia portati a credere.

Quali sono i tuoi contatti utili?

Non ho ancora aperto un account myspace, quindi mi si può contattare scrivendo sulla pagina facebook (/paoloparonmusic) o sul mio profilo nel portale delle etichette (toks.world/it/profile/paoloparon oppure http://www.musicforce.it/catalogo-produzioni/1501-paolopar%C3%B2n-vinacce). Il venerdì sono spesso al bar sotto ai portici.