Introduzione
Pasquale Sciandra è un regista appassionato e talentuoso che ha saputo unire la forza del cinema con la musica, realizzando videoclip di grande impatto visivo ed emotivo. Il suo ultimo lavoro, Vecchio Cowboy, con la partecipazione straordinaria dell’iconico Franco Nero e del cantautore Gimos, ha conquistato il pubblico e la critica, aggiudicandosi un importante riconoscimento all’Offi Ostia Film Festival Italiano.
In questa intervista esclusiva per Mondospettacolo, Pasquale Sciandra ci racconta l’esperienza di dirigere un grande attore come Franco Nero, le sfide affrontate sul set e il significato profondo di questo progetto. Un viaggio nel cuore del western e dell’arte visiva, tra passione, dedizione e sogni futuri.
Intervista a Pasquale Sciandra
Il Premio e l’Esperienza al Festival
Ciao Pasquale, congratulazioni per il premio ricevuto all’Offi Ostia Film Festival! Come hai reagito alla notizia del riconoscimento per “Vecchio Cowboy”?
Innanzitutto, vi ringrazio per la cortese attenzione. Rispondo con piacere alle vostre domande.
Ho ricevuto un premio importante e per questo ringrazio la carissima amica Francesca Piggianelli, una meravigliosa professionista. Sono onorato di ricevere un premio da lei.
Appena me lo ha comunicato, ho provato delle forti emozioni e l’ho condiviso immediatamente con l’aiuto regista Emanuela Petroni, che ha realizzato insieme a me il progetto. Abbiamo festeggiato con tutto lo staff.
Cosa significa per te e per il tuo team ricevere un premio in un festival prestigioso come quello diretto da Francesca Piggianelli?
Ricevere un premio in un festival così importante rappresenta un grande traguardo e la realizzazione di un sogno. Sarò sempre grato per questa opportunità e tutto lo staff l’adora. L’aiuto regista Emanuela Petroni ha un’enorme stima di Francesca e ogni volta che ci contatta, le brillano gli occhi dalla felicità.
Qual è stata l’accoglienza del pubblico al festival?
Abbiamo ricevuto una bellissima accoglienza. Il pubblico ci ha acclamati e questo non può che riempirci di gioia.
C’è stato un momento particolare che ti ha emozionato?
Ci sono stati diversi momenti emozionanti:
- Vedere il videoclip Vecchio Cowboy con Franco Nero proiettato su un grande schermo.
- Il momento in cui sono stato chiamato sul palco, sentendo un brivido lungo la schiena, essendo io una persona timida.
- L’ultima sera, quando Emanuela Petroni ha raccontato i successi ottenuti con il videoclip, sottolineando come abbia portato Ostia e Rieti nel mondo, con riconoscimenti in America, Giappone, Canada e in tutta Europa.
Il Videoclip “Vecchio Cowboy”
“Vecchio Cowboy” è un progetto molto originale, soprattutto per la presenza di un’icona del cinema come Franco Nero. Come è nata l’idea del videoclip e come si è sviluppata la collaborazione con lui?
Abbiamo amici in comune con Franco Nero, produttori e registi con cui collaboriamo da anni. Dopo aver lavorato insieme su altri progetti, ci è stato chiesto di realizzare questo videoclip.
L’aiuto regista Emanuela Petroni è stata scelta personalmente da Franco Nero per recitare con lui in un film hollywoodiano. Tra loro è nata un’ottima sintonia e lui l’ha voluta anche per questo videoclip. Emanuela, specializzata in progetti cinematografici western, ha curato le riprese, il montaggio e la grafica. Io, invece, mi sono occupato della regia, delle riprese aeree con drone e degli effetti sonori.
Lavorare con Gimos, il cantautore che ha scritto la canzone, è stato bellissimo e divertente. La canzone è molto orecchiabile e si presta perfettamente al genere western.
Qual è il messaggio principale che hai voluto trasmettere attraverso la regia di questo videoclip?
Il messaggio principale riguarda la terza età. Il “Vecchio Cowboy” può sembrare stanco, ma attraverso il suo sguardo si percepiscono forza e valore. Volevamo dare riscatto agli anziani, spesso sottovalutati, ma che hanno ancora tanto da raccontare e insegnare.
Il videoclip ha un’atmosfera che richiama il western classico. Come hai lavorato per rendere il tutto così autentico, dai costumi alle ambientazioni?
Il western è un genere che adoro e che rappresenta me, il mio team e soprattutto Franco Nero. Con lui e un cavallo è stato più facile ricreare l’atmosfera autentica.
I costumi sono stati curati dalla nostra assistente Flora Lopez, mentre le location (spiaggia di Ostia e praterie di ValleOracola di Rieti) sono state scelte grazie all’assistente Paolo Polidori. L’idea iniziale è partita dal cantautore Gimos e la produzione Ciadd ha reso possibile il progetto.
Quali sono state le principali sfide nella realizzazione di “Vecchio Cowboy”?
Abbiamo avuto pochissime ore per girare (mezza giornata) e i cavalli erano un po’ irrequieti.
Ci sono stati momenti particolarmente difficili o ispiranti durante le riprese?
- Difficoltà: quando un cavallo non rispondeva ai comandi.
- Momenti ispiranti: quando ho fatto volare il drone sul mare di Ostia con il sole contro e quando Emanuela Petroni ha catturato con la camera gli occhi di Franco Nero, perdendosi dolcemente nel suo sguardo profondo e malinconico.
Il Lavoro con Franco Nero e Gimos
Franco Nero è una leggenda del cinema. Come è stato dirigerlo? Ha portato qualche contributo personale al personaggio del “vecchio cowboy”?
Franco Nero è un’icona pop western, ha segnato l’infanzia di molti di noi. Dirigerlo è stato come fare un viaggio meraviglioso nella storia del cinema.
Ha portato la sua immensa esperienza e ci ha dato preziosi insegnamenti, che abbiamo accolto con grande umiltà.
E per quanto riguarda Gimos, come avete lavorato insieme per unire la musica e le immagini in modo efficace?
Con Gimos c’è stata grande armonia e complicità. Abbiamo dato vita alle immagini che lui aveva in mente, trasformando la sua visione in realtà.
Futuro e Ruolo dei Videoclip
Il videoclip sta guadagnando sempre più rilevanza come forma d’arte. Qual è il suo ruolo nel panorama audiovisivo?
I videoclip sono una forma di espressione artistica e un mezzo di comunicazione efficace per coinvolgere i giovani e trasmettere valori. La musica è un potente strumento per far arrivare un messaggio.
Come vedi l’evoluzione del genere?
L’intelligenza artificiale (AI) rivoluzionerà il settore, soprattutto nell’ambito educativo, aiutando a raggiungere il cuore e la mente dei giovani.
Dopo il successo di “Vecchio Cowboy”, quali sono i tuoi prossimi progetti?
Abbiamo già avviato sette nuovi progetti, tra cui:
- Un film sul brigantaggio tra Lazio e Abruzzo
- Un documentario su Bud Spencer
- Una serie TV sugli animali e l’ambiente
- Un corto sulle donne e i figli mai nati
- Un docu-film per sostenere i borghi italiani
Cosa consiglieresti a un giovane regista che vuole cimentarsi nei videoclip?
Studiare e iniziare dai piccoli progetti, acquisendo esperienza sul campo.
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