Per la prima volta in blu-ray il mitico Lino Banfi/Oronzo Canà de L’allenatore nel pallone

Storico personaggio interpretato da Lino Banfi nel mitico cult L’allenatore nel pallone, diretto nel 1984 da Sergio Martino, Oronzo Canà ha finito per trasformarsi in un mito nel mondo del calcio.

Tutto è nato dall’immagine di tale Oronzo Pugliese, noto mister che militò nell’universo del pallone tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il quale era famoso per il singolare modo che aveva di spronare i giocatori che allenava.

Il Pugliese che il grande protagonista di Vieni avanti cretino trasforma, appunto, in Canà, sagoma di puro spirito agonistico che allena qualche squadra dalla serie B in giù, con risultati mai al di sopra della media; e il vero colpo arriva per lui quando la Longobarda, con grande sorpresa, riesce a salire in serie A. Da qui il presidente Borlotti (Camillo Milli) comincia a volere Canà come trainer del suo team di calciatori, in modo da seguire una strategia precisa che possa direzionare il trionfo verso un obiettivo preciso; ma, nonostante tutto, i risultati non sembrano essere dei migliori, tanto che occorrerebbe un miracolo per risalire la china a dovere.

Miracolo risponde al nome di Aristoteles (Urs Althaus), piccolo campione brasiliano scoperto per le strade da Canà stesso, col supporto di altri due scopritori di talenti: i truffaldini Andrea Bergonzoni (Andrea Roncato) e Giginho (Gigi Sammarchi). Solo che il trionfo non è proprio quello che parecchi si aspettavano, e per il bizzarro manager andare contro certi ideali deleteri per lo spirito agonistico del calcio sarà il primo degli obiettivi.

La Bizona, il 5-5-5, l’urlo stupito “Maradonna benedetta!”, le apparizioni di vere glorie calcistiche come Carlo Ancelotti, Ciccio Graziani e Francesco Pruzzo, il gioco di parole con Picchio De Sisti (con aggiunta di “e ci spezzo pure la noce del capocollo”); chi non ricorda a memoria questi mitici tormentoni presenti ne L’allenatore nel pallone, immortale spaccato leggero sulla figura singolare di un mediocre che crede in quello che fa, senza però sfocare minimamente se raffrontato con i cinici affari che si celano dietro le organizzazioni sportive?

Il regista Martino, con il fratello produttore Luciano, mette a segno una pellicola che, scritta insieme ad un gruppo di affiatati sceneggiatori (Romolo Guerrieri, Franco Verucci, più Banfi stesso e Pier Francesco Pingitore nella revisione dialoghi), è riuscita a ritagliarsi nel tempo una sua aurea di credibilità anche tra gli sfegatati tifosi ultrà calcistici. Grazie anche ai oltre ai vari giochi di parole e alla presenza immancabile di qualche bellezza di turno (Licinia Lentini nei panni della fedifraga moglie di Borlotti).

L’allenatore nel pallone rappresenta un modo di fare cinema che in Italia non sembra più esistere, gettando nell’assoluta sincerità d’animo ogni tipo di argomento affrontato tra le righe della risibile trama.

Edito per la prima volta in blu-ray, grazie a Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it), nella collana La cineteca di Gianni Canova, viene proposto in una versione restaurata a cura della Cinema Communications Services per conto di RTI e Variety Distribution; accompagnato nella sezione extra da un paio di estratti: sei minuti di introduzione al film a cura del critico Canova e cinque di intervento del giornalista sportivo Alberto Brandi.

 

Mirko Lomuscio