Pierfrancesco Campanella: “Vi racconto il mio cinema”

Mondospettacolo incontra Pierfrancesco Campanella, un regista geniale che ci racconta il suo cinema passato, presente e futuro.

Ciao Pierfrancesco, sappiamo che stai riscuotendo notevoli consensi  con il tuo cortometraggio “Sacrificio disumano”. Come stai vivendo questo momento?

È un momento come un altro. Certo fa piacere avere dei riconoscimenti, perché significa che si è lavorato bene. Ma la vita va avanti, coi suoi problemi e le sue gioie. Ricevere dei premi è una soddisfazione effimera, poi devi fare comunque i conti con la realtà, che è fatta anche di guai di amarezze e di… bollette da pagare.

Tra l’altro, il cortometraggio tratta tematiche molto spinose. Puoi parlarcene?

Sì, l’argomento è scottante e quanto mai di attualità: la sparizione dei minori. Un po’ come nel caso della piccola Denise Pipitone. Prima di girare questo corto, mi sono documentato. Dietro al fenomeno ci sono situazioni sconvolgenti: dalla pedofilia al traffico di organi umani, fino alle sette sataniste e relative messe nere.

Campanella sul set di SACRIFICIO DISUMANO con Cucinotta e Nicholas Gallo

Il cast è molto ricco, come è stato il lavoro sul set?

È stato bellissimo, una troupe fantastica e attori molto bravi e professionali. Su tutti Maria Grazia Cucinotta, ma anche Franco Oppini e Francesca Nunzi, tutti grandi professionisti con tanta esperienza alle spalle. E voglio ricordare anche i più giovani, come Nicholas Gallo, Federica Candelise e Chiara Campanella. Per finire con Maria Rita Hottò, che giovane non è, ma brava e simpatica sì!

Campanella con Adriana Russo

Sono ormai quasi quarant’anni che lavori nel mondo del cinema. Puoi raccontarci i tuoi primi passi nell’ambiente?

Ho iniziato bussando a tutte le porte, proponendomi in tutti i modi e, soprattutto, ricevendo tanti pesci in faccia. Avrei potuto aprire un banco al mercato ittico, per quanti ne ho presi! Poi, un giorno il miracolo: mi chiamò il grande Cesare Zavattini, lo storico sceneggiatore di Vittorio De Sica, per un ruolo nel suo tv-movie “La veritààààààààà”. Il mio ingresso ufficiale nel mondo professionistico. E da lì si sono messi in moto una serie di meccanismi a catena. Ci tengo a sottolineare che non ho mai avuto Santi in Paradiso, né padrini, né sponsor politici. Tutto quello che ho fatto nella mia carriera è stato con le mie sole forze. E tutt’ora faccio tanta fatica per continuare a lavorare. Il mio percorso è la dimostrazione che, se si ha un minimo di talento e di cose originali da raccontare, un piccolo spazio nel cinema ci può essere per tutti. È una questione di forza di volontà!

Campanella tra Barberini e Di Lazzaro sul set di STREPITOSAMENTE… FLOP

A differenza dei tuoi altri film, tutti thriller, “Strepitosamente… flop”, con cui hai esordito, era una commedia. Come mai poi hai cambiato genere?

Anche se non lo avevo firmato, il mio vero debutto era avvenuto qualche anno prima con un film intitolato “La trasgressione” (già “Cattivi Pierrot”). Quella pellicola, ricca di ammazzamenti, sesso e violenza psicologica, già conteneva in sé tutti gli ingredienti del thriller. Poi feci la commedia per riconciliarmi con il “sistema” cinema che aveva contestato le esagerazioni del primo film. Quindi sono ritornato a fare le cose che più mi piacciono.

Campanella dirige Scola e Arana in BUGIE ROSSE

Hai lavorato con tanti nomi famosi nella tua carriera. Quali ricordi con maggiore piacere?

Ce ne sono molti. Innanzitutto Alida Valli, con la quale ho girato “Bugie rosse”, attrice di fama mondiale, bellissima, bravissima e con una grande carica umana. Poi Dalila Di Lazzaro, che ho diretto in “Strepitosamente… flop”, gli occhi più belli del cinema italiano. Peccata che si sia ritirata troppo presto dai set per motivi strettamente personali! Infine mi piacere ricordare un altro mito di caratura internazionale, Florinda Bolkan, con cui ho lavorato in “Cattive inclinazioni”. Bellissima esperienza! A proposito di quest’ultimo film, come non menzionare anche Mirca Viola, con la quale sono amico anche nella vita!

Campanella con Florinda Bolkan sul set di CATTIVE INCLINAZIONI

C’è stato, invece, qualche fatto particolarmente spiacevole con cui hai dovuto fare i conti sul lavoro?

Ce ne sarebbero tanti, fanno parte delle regole del gioco! Tanto poi passa, si dimentica tutto di fronte al prodotto finito! In genere è poco piacevole il comportamento di quei collaboratori ingrati che, prima fanno fuoco e fiamme per farsi scritturare, e poi ti prendono a calci.

Campanella col produttore Bassi

Dei tuoi film, quale pensi sia il migliore?

È come chiedere a una mamma il figlio preferito. Forse “La trasgressione” perché è stato il primo lavoro interamente prodotto e realizzato da me, molto particolare e sconvolgente per l’epoca in cui venne realizzato. Si sa, il primo amore non si scorda mai!

Campanella con Piera Degli Esposti alla presentazione di I LOVE… MARCO FERRERI

Ora sappiamo che sta per uscire il tuo nuovo film, “Brividi d’autore”. Ci puoi dare qualche anticipazione?

È un’opera a episodi, tutti di genere thriller o giù di lì, con sfumature molto diverse tra di loro. Farà parlare molto di sé. Interpreti: Maria Grazia Cucinotta, Franco Oppini, Emy Bergamo, Sebastiano Somma, Chiara Campanella, Nicholas Gallo, Adolfo Margiotta, con il grande ritorno sugli schermi della sensualissima Gioia Scola, icona del cinema anni ottanta/novanta.

Campanella col musicista Giovanni Allevi

Hai altri progetti in cantiere?

Sì, ho diversi progetti, tra cui un horror destinato al mercato internazionale da girare nella tarda primavera 2022. Titolo provvisorio “La lista nera”.

La Redazione

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