Pioggia di comici in dvd con L’esercito più pazzo del mondo e l’invisibile Miracoloni

Per la sempre più ricca collana Demenziali all’italiana, Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) recupera su supporto dvd due titoli appartenenti alla cinematografia comica tricolore d’inizio anni Ottanta.

Si tratta de L’esercito più pazzo del mondo e Miracoloni, quest’ultimo oltretutto rimasto quasi del tutto invisibile in seguito alla sua distribuzione di allora nelle sale cinematografiche, se ne escludiamo qualche fugacissimo passaggio televisivo sulle emittenti regionali.

 

L’esercito più pazzo del mondo (1981)

Ernst Thole e un Giorgio Porcaro con immancabile parlata da “terrunciello” che prendono in ostaggio un colonnello incarnato da Massimo Boldi e la sua segretaria amante una volta intrufolatisi in una caserma per rubare i documenti che li costringerebbero a fare il servizio militare rappresentano il pretesto per poter dare il via ad una oltre ora e venti di visone che, diretta dal Marino Girolami piuttosto attivo nell’ambito della commedia (citiamo soltanto Dove vai se il vizietto non ce l’hai? e 4 marmittoni alle grandi manovre), raduna un invidiabile suolo di mattatori della risata da schermo del periodo pre-Drive-in.

Non a caso, presenti anche nel cast, sono i Nino Formicola e Andrea Brambilla meglio conosciuti come Zuzzurro e Gaspare e che avrebbero poi preso parte proprio alla nota trasmissione di Italia Uno a firmare insieme a Gino Capone la sceneggiatura di una scatenata operazione oggi studiabile in qualità di fotografia di un certo stato della comicità dell’epoca, con tanto di apparizioni per Pippo Baudo, Giucas Casella ed Enrico Beruschi. Comicità di cui, appunto, troviamo in questo caso coinvolti, tra gli altri, Andy Luotto, Gianni Ciardo, Felice Andreasi, Massimo Pongolini in arte Pongo, Pino Caruso, un Giorgio Ariani perennemente in corsa e un Leo Gullotta che, in vena di molteplici travestimenti, canta anche l’esilarante colonna sonora Arrivano i nostri…. Tutti convocati al fine di liberare i citati ostaggi; man mano che, con Adriana Russo inclusa nel mucchio, si guarda ai contemporanei modelli americani come Ridere per ridere di John Landis strizzando contemporaneamente l’occhio al fumetto Sturmtruppen, ai film sul colonnello Buttiglione e ai caserma movie sexy. In mezzo a miraggi erotici e surreali gag come quella della spremuta o l’altra con le mine.

Ventitré minuti di introduzione alla pellicola in compagnia del critico cinematografico Rocco Moccagatta e del sopra menzionato Boldi occupano la sezione extra del disco.

 

Miracoloni (1981)

Amministratore di un condominio sito in via Trucis (!!!), alla periferia di Roma, l’infido ragionier Giuda alias Victor Cavallo intende far sgomberare tutti gli inquilini dello stabile, tra i quali vi sono il falegname Giuseppe, la moglie Maria e il figlio rockettaro giramondo dalle facoltà paranormali Giosuè, ovvero Franco Bracardi, Simona Marchini e Francesco Salvi.

Nello stesso anno in cui si occupò de I carabbinieri, Francesco Massaro mette in piedi un’altra produzione guardante in parte al filone del barzelletta movie se ne consideriamo alcuni passaggi, ma dal quale si distacca a causa della struttura maggiormente omogenea. Una produzione decisamente assurda e anarchica volta a riadattare in chiave metropolitana capitolina il campionario evangelico; in quanto, ad esclusione di un Bombolo tassista, abbiamo un San Tommaso non vedente dal volto di Lucio Montanaro, un Barabba regalatoci da Sergio Di Pinto, una ninfomane Maddalena cui concede anima e, soprattutto corpo, la Ania Pieroni di Tenebre, Caino e Abele interpretati dal sardo Sandro Ghiani e dal Toscano Enio Drovandi e, infine, Franco Oppini, Umberto Smaila e Benedetto Casillo rispettivamente nei panni di San Francesco da Assisi, Sant’Antonio da Padova e San Gennaro. Senza contare il Rio Maruzzella Pietro di Mauro Di Francesco, il Lazzaro tecnologico di Danilo Mattei, la Marta di Gegia e la Giovanna d’Arco di una Nadia Cassini che, armata di spada laser, intende chiaramente “omaggiare” i primissimi capitoli della saga fantascientifica Star wars, allora freschi di successo al botteghino.

Al servizio di una costruzione a sketch che, comprendente anche un lavaggio in lavatrice della Sacra Sindone e un Ennio Antonelli nelle vesti di suora, affronta attraverso situazioni demenziali tematiche attuali ancora oggi, nel XXI secolo, dall’emergenza abitativa alla ricerca di occupazione. Riuscendo ad evitare la volgarità e, soprattutto, a non risultare mai blasfema od offensiva nonostante i personaggi tirati in ballo.

Con quindici minuti d’introduzione al film a cura dell’immancabile Moccagatta e cinquantasei di conversazione dello stesso insieme al regista e ai co-sceneggiatori Gianfranco Manfredi ed Enrico Vanzina.

 

Francesco Lomuscio