Hometown Polanski – Horowitz: due artisti rievocano la tragedia del nazismo

Roman Polański e Ryszard Horowitz si ritrovano dopo cinquant’anni a Cracovia e, insieme, ripercorrono i sentieri della memoria, allorché, da bambini, subirono le angherie dell’invasione nazista della Polonia.

Roman, più grande di Ryszard di sei anni (il primo è del 1933, il secondo del 1939), riuscì a scappare dal ghetto in cui venne confinato con il padre e la madre, trovando accoglienza presso tante famiglie, tra cui, in particolare, quella dello stesso Horowitz; Ryszard, invece, fu deportato ad Auschwitz, da cui uscì vivo grazie all’intervento militare degli Stati Uniti che pose fine all’occupazione tedesca.

Fu uno degli ebrei salvati da Oskar Schindler e, infatti, apparve anche nella scena finale del film di Spielberg Schindler’s List – La lista di Schindler (1993), cui parteciparono i veri sopravvissuti allo sterminio, grazie all’intervento provvidenziale del noto industriale.

Hometown Polanski – Horowitz di Mateusz Kudla e Anna Kokoszka-Romer, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022 nella sezione Special Screenings, è un documentario che rievoca con sobrietà il triste passato dei protagonisti, attraverso i loro dialoghi e le immagini di repertorio, in un percorso in cui vengono rivisitati quei luoghi ancora tanto impressi nella mente di due uomini segnati indelebilmente da quei funesti eventi. Roman è un fiume in piena, racconta senza sosta tante vicende di quegli anni; Ryszard gli fa da sponda, in un gioco di specchi che amplifica la narrazione e raddoppia la prospettiva di osservazione. Colpisce l’esitazione di Roman quando, giunto di fronte alla casa della nonna in cui era solito rientrare dopo la scuola, prima si ferma e poi indietreggia, spiazzato da un imprevisto sussulto emotivo che non riesce a gestire e lo fa desistere.

Ma – e questo è senz’altro un elemento a favore del film – l’incontro dei due, sebbene produca ricordi spiacevoli, è attraversato da un inaspettato senso di leggerezza, che si può permettere proprio solo chi è passato attraverso le fiamme dell’inferno. Roman e Ryszard camminano per le strade di Kazimierz e dell’ex ghetto, guardano negli appartamenti dove hanno trascorso la loro infanzia e ricordano coloro che non sono più vivi e quelli che hanno permesso loro di sopravvivere all’Olocausto.

Hometown Polanski – Horowitz è un racconto colorato e doloroso sull’infanzia, l’amicizia, lo stesso destino ebraico e, soprattutto, il luogo che, nonostante il passare del tempo e tanti cambiamenti, continua a rimanere la loro casa.

 

 

Luca Biscontini