“Anche se il provvedimento non è ancora stato ufficializzato – conclude Benvenuto -, sembra che tutto sia già predisposto, senza che Poste Italiane abbia chiesto un confronto con le istituzioni o le amministrazioni locali. Un atteggiamento inaccettabile, a cui la Regione deve cercare di opporsi perché la soppressione degli uffici o la drastica riduzione degli orari di apertura non potranno che creare enormi disagi ai cittadini, che si vedranno costretti a spostamenti o interminabili code anche solo per pagare le utenze o ritirare la pensione”.
Giorgia Rapello
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