Ieri sera, alla Sala Umberto, la prima di “Premiata Pasticceria Bellavista”, commedia di Vincenzo Salemme diretta con maestria da Giuseppe Miale di Mauro, ha regalato al pubblico un’esperienza teatrale indimenticabile. In scena dal 23 al 27 aprile 2025, questo spettacolo, prodotto da Compagnia Nest e Diana Or.Is, è un trionfo di comicità, emozione e riflessione, portato in vita da un cast straordinario e da una regia che esalta ogni sfumatura del testo.

La regia di Miale di Mauro è impeccabile: con un ritmo incalzante e una visione che sposa perfettamente l’ironia e la profondità della scrittura di Salemme, trasforma la pasticceria Bellavista in un microcosmo vibrante, dove risate e verità si intrecciano. La scenografia di Luigi Ferrigno, calda e dettagliata, i costumi vivaci di Chiara Aversano, le luci suggestive di Paco Summonte e il sound design di Italo Buonsenso creano un’atmosfera avvolgente, arricchita dalle coreografie di Chiara Alborino. Ogni elemento tecnico, dalla grafica di Carmine Luino all’organizzazione di Carla Borrelli, contribuisce a un risultato di altissimo livello.

La trama, ispirata a una riflessione di Salemme sulle paure legate alla donazione degli organi, è un’esplorazione brillante delle fragilità umane. Ermanno e Giuditta Bellavista, proprietari di una pasticceria, vivono sotto l’ombra di una madre dominante e affrontano relazioni segrete e dilemmi morali. L’arrivo di Carmine, un senzatetto reso cieco da un trapianto controverso, scuote le loro vite, costringendoli a confrontarsi con verità scomode. La commedia, con battute fulminanti e momenti esistenziali, diverte a crepapelle, ma invita anche a riflettere sulla cecità emotiva e sociale, sull’ipocrisia e sul coraggio di guardare davvero la vita.

Il cast è un ensemble di talenti che dà vita a personaggi indimenticabili. Francesco Di Leva, nei panni di Aldo, è un’esplosione di carisma, con una comicità fisica e verbale che strappa risate continue. Giuseppe Gaudino interpreta Ermanno con una sensibilità e un’ironia che catturano il pubblico, rendendo il suo conflitto interiore palpabile. Adriano Pantaleo interpreta Carmine in una performance intensa e sfaccettata, dando profondità a un personaggio complesso. Stefano Miglio, nel ruolo di Memoria, brilla con una padronanza dei dialetti, un’espressività mimica straordinaria e una presenza scenica che domina il palco: la sua interpretazione è un vero gioiello, premiata da applausi scroscianti. Viviana Cangiano, come Giuditta, incanta con un mix di dolcezza e determinazione, mentre Federica Carruba Toscano regala momenti di pura ilarità con la sua energia travolgente. Dolores Gianoli, con la sua bellezza e le sue trasformazioni, soprattutto nei cambiamenti di voce, è davvero divertente. Infine, Alessandra Mantice, la commessa ingenua, dolce e sexy, con le sue vocalizzazioni davvero divertenti, completa il cast con una prova impeccabile, arricchendo ogni scena con sfumature uniche. Ogni attore, con una chimica perfetta, contribuisce a creare un racconto corale che emoziona e diverte.

“Premiata Pasticceria Bellavista” è un classico contemporaneo che conferma il genio di Salemme e la vitalità della Compagnia Nest. È uno spettacolo che fa ridere, riflettere e commuovere, un dolce teatrale che addolcisce l’amarezza della vita. Consiglio vivamente di non perderlo alla Sala Umberto: è un’esperienza che scalda il cuore e apre gli occhi.


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