Vincitore del Concorso Panorama Italia nella sezione Alice nella città del Festival del Cinema di Roma 2022, Primadonna è il primo film diretto da Marta Savina.
Un film che vede protagonista Lia (Claudia Gusmano), alle prese con un matrimonio riparatore che serve a cancellare alcuni danni commessi da Lorenzo Musicò (Dairo Aita), figlio del boss del paese siciliano degli anni Sessanta in cui vive.
Lia ha un carattere particolare: nonostante sia femmina, preferisce aiutare il padre a coltivare anziché dedicarsi alle pulizie insieme alla madre. Inoltre, non vuole sottomettersi alle tradizioni e alla legge del periodo. La sua famiglia la sostiene, anche se la strada è davvero ripida. Ma Lia non demorde e, giorno per giorno, si fa sempre più forza per non piegarsi ad un sistema che non prende in considerazione minimamente le donne. Il giovane del paese fa di tutto per averla, ma nonostante i continui rifiuti, decide di non fermarsi e di scegliere una strada coercitiva per la ragazza.
Primadonna mette dunque in risalto la forza d’animo di una ragazza che si ribella ad una società che tende a riparare reati come lo stupro o il rapimento con delle semplici nozze. Nel lungometraggio l’avvocato Ragona (Gaetano Aronica) osserva: “Le fuitine ci sono sempre state, ma non si chiama in causa la legge. C’è il matrimonio per riparare all’onore ferito della ragazza”.
Non stiamo parlando del Medioevo, bensì di un periodo storico italiano risalente a neppure sessanta anni fa. Il “No” di Lia alla legge ha cambiato tante sorti di donne come lei e ha contribuito ad un cambiamento epocale.
Primadonna provvede allora a ricordare per cosa le donne e, soprattutto, Lia, hanno combattuto al fine di arrivare ad una moderna serenità. Il 5 Settembre del 1981, tra l’altro, insieme al matrimonio riparatore venne abolito anche il delitto d’onore.
Virginia Lepri
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