LA MUSICA CHE SUPERA LA COMPETIZIONE:
Non sono solito scrivere post sui social, tanto meno di carattere personale. Ma stavolta sento il bisogno di condividere una riflessione. Sto seguendo il Festival di Sanremo e, sebbene non voglia soffermarmi a criticare le canzoni, i cantanti o il numero esagerato di autori dietro ogni brano, c’è una cosa che mi ha colpito profondamente.
“Quando Sarai Piccola” di Simone Cristicchi è molto più di una canzone: è un pezzo di vita, un racconto umano, un pugno allo stomaco che accarezza l’anima. Il testo è di una bellezza rara, posato su una melodia raffinata e interpretato con una sensibilità che solo Cristicchi poteva dare. È una composizione che gli calza addosso perfettamente, un gioiello che parla di un aspetto della vita che tutti, prima o poi, ci troviamo ad affrontare: l’inversione dei ruoli tra figli e genitori.
È un tema che mi sta particolarmente a cuore. L’ho affrontato più volte nei miei libri, perché credo che sia uno di quei passaggi esistenziali che ci segnano nel profondo. Vedere un genitore invecchiare, diventare fragile, dipendere da noi come noi un tempo dipendevamo da lui… è qualcosa che ci tocca nel profondo, che ci ricorda quanto sia prezioso ogni momento trascorso insieme.
E proprio per questo, credo che questa canzone non avrebbe dovuto gareggiare. Il valore di un brano del genere non si misura con una classifica, non ha bisogno di essere votato o confrontato con gli altri. “Quando Sarai Piccola” avrebbe dovuto essere presentata fuori gara, come un regalo per il pubblico, come un momento di pura emozione da vivere senza il filtro della competizione. Simone avrebbe meritato di essere un ospite speciale, non un concorrente tra tanti.
La reazione del pubblico parla chiaro: questa canzone ha toccato il cuore di molti, ha acceso ricordi, ha fatto scendere lacrime sincere. E questo dimostra ancora una volta che la musica non è solo intrattenimento, ma un linguaggio capace di raccontare la vita in tutta la sua bellezza e complessità.
Quindi, voglio ringraziare Simone Cristicchi e gli autori per aver dato voce a un tema così importante. E voglio anche dire che, indipendentemente dalla classifica, l’amore per i propri figli e per i propri genitori resta sempre il più grande premio che possiamo ricevere.
Luigi Mosello
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