Il segreto della vita, scoperto da Rosalind Franklin interpretata da un’inedita Asia Argento, in una produzione coraggiosa e riuscitissima del Teatro Eliseo di Roma
Il segreto della vita ritratto nella “fotografia 51”
Ne Il segreto della vita, vengono raccontate la vita e la rivoluzionaria scoperta della scienziata Rosalind Franklin, che all’inizio degli anni ’50 intuì e riuscì per prima a fotografare con la tecnica dei raggi x la struttura elicoidale del DNA, in uno spettacolo innovativo e coraggioso prodotto dal Teatro Eliseo. Con questo testo si è scelto di promuovere una giovane autrice americana Anna Ziegler, classe 1979, che a sua volta ha voluto rendere omaggio ad una giovane donna che ha sacrificato – o esaltato? – la propria esistenza alla scienza, in un’epoca in cui la società scientifica non era pronta a riconoscerle i suoi meriti, in quanto donna e per di più ebrea.

La protagonista
Protagonista immateriale di questo spettacolo è la vita stessa, il suo segreto scientifico, il suo segreto intimo e morale, il suo mistero ed il suo fascino. Il sacrificio che richiede per essere studiata e compresa. La protagonista sulla scena è Asia Argento, nei panni austeri di Rosalind Franklin, donna che si muove con diffidenza in un mondo di uomini che non riescono ad avvicinarla né sono capaci di collaborare con lei. La scelta di Asia Argento, che calca per la prima volta il palcoscenico proprio nel teatro in cui da piccola vedeva recitare sua madre Daria Nicolodi, risulta più che giusta. Il personaggio è coerente e misurato, interpretato con rigore potremmo dire “scientifico”. Asia Argento scopre il teatro e il teatro scopre lei.

Le figure maschili
Un imponente Filippo Dini, anche regista dello spettacolo, interpreta il Professor Maurice Wilkins che dirige il King’s laboratory di Londra e chiama accanto a sé la Franklin nella sua qualità di esperta dei cristalli. Assistente di Rosalind è Ray Gosling, un brillante Giulio Della Monica. Sullo sfondo i rivali di Cambridge Don Caspar (Alessandro Tedeschi) e Francis Crick (Paolo Zuccari) simpaticamente caratterizzato. Infine James Watson (Dario Iubatti) che si innamora di Rosalin ma non riesce a farla felice, però la assiste durante la fulminante malattia. Per tradizione sono gli uomini a dirigere il mondo, non soltanto quello scientifico, ma qui vengono descritti come individui pavidi, vigliacchi e persino disonesti dal momento che viene assegnato a loro il Nobel che spetterebbe alla Franklin. Uomini quanto meno incapaci di far vivere le loro emozioni ed i loro sentimenti, imbrigliati dall’immagine sociale e dall’ambizione scientifica.

La scena
La scenografia di Laura Bensi è davvero pregevole e perfettamente idonea a raffigurare l’ambiente scientifico. Prende vita ogni volta in un luogo diverso richiamato dalle battute dei personaggi che enunciano tempo e luogo di ciò che sta accadendo. Una scenografia agile, multiforme, che contiene e definisce ma che c’è. Una scena che, come la narrazione, fluttua nel tempo e nello spazio. Metafora della ricerca scientifica, che veleggia tra la tesi e la sua dimostrazione. Un bell’esperimento da vedere per riflettere ancora una volta sul ruolo della donna e della scienza.

Il segreto della vita è in scena al Teatro Eliseo di Roma fino al 16 aprile, con disponibili biglietti in promozione per questo primo fine settimana.
[yasr_overall_rating]
Bella G.
(revisione e impaginazione Ivan Zingariello, foto di scena Bepi Caroli)
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.