Recensione: Mal di pietre, il melò tratto dal romanzo di Milena Agus

Recensione: Mal di pietre, il melò tratto dal romanzo di Milena Agus

In Mal di Pietre Marion Cotillard è una donna che cerca il vero amore. Ma se quell’amore fosse solamente frutto della sua fantasia, qualcosa di idealizzato per poter sopravvivere?

Una donna imprigionata dalle convenzioni

La protagonista di Mal di Pietre è Gabrielle (Marion Cotillard), una ragazza affetta da mal d’amore che cerca disperatamente quel sentimento folle e travolgente. Eppure la sua epoca, quella degli anni ’50-’60, non accetta né comprende questo tipo di pensieri. I genitori la costringono a sposare José (Alex Brendemühl), un operaio onesto e affettuoso, per renderla finalmente una “donna rispettabile” eppure l’incontro con André Sauvage (Louis Garrel), un reduce della guerra d’Indocina, le fa scoprire quella passione che da sempre aveva sperato di trovare. La voglia di lasciare la sua vecchia e insoddisfacente vita è tanta, e lei comincia a scrivere lettere appassionate al suo innamorato. Ma quanto c’è di reale in tutto ciò? E il suo matrimonio è davvero la prigione che crede?

Cotillard star indiscussa

Marion Cotillard si conferma la prima scelta di molti registi, che pensano immediatamente a lei per personaggi diversi e con le più svariate caratteristiche (qui la recensione di Allied – Un’ombra nascosta, in cui l’attrice francese viene diretta da Robert Zemeckis). Nicole Garcia non fa eccezione e ha dichiarato: “Chi altri avrebbe potuto interpretare quel ruolo? […] Marion ha dimostrato rigore e una grande sensualità, che credo sia davvero rara nel cinema. Ha colto il lato profondamente animale di Gabrielle, oltre che la sua pazzia creativa”. Garrel e Brendemühl assolvono ai propri doveri in maniera egregia, tuttavia la vera star resta senza dubbio la Cotillard. Non era facile vestire i panni di questa donna che si trova intrappolata tra un mondo all’antica e uno ricco di nuove prospettive. Tuttavia la sua interpretazione è vibrante e mai scontata: a tratti folle e a tratti sognatrice, le sue contraddizioni rappresentano il vero plus della storia.

Mal di pietre: Gabrielle (Marion Cotillard) accanto al reduce di cui si è innamorata (Louis Garrel)
Gabrielle (Marion Cotillard) accanto al reduce di cui si è innamorata (Louis Garrel)

Tratto dal romanzo di Milena Agus

Garcia ha letto il libro di Milena Agus e ne è rimasta profondamente colpita. Ha subito deciso di acquistarne i diritti, di appropriarsi della storia e di adattarla alle proprie esigenze. Rispetto al romanzo, qualche differenza è lampante: manca la Sardegna (la storia è ambientata nel Sud della Francia), mancano i salti avanti e indietro nel tempo, manca il lato erotico che si instaura tra Gabrielle e suo marito José. Per il resto, Mal di pietre appare come una buona trasposizione cinematografica di un romanzo che a conquistato la Francia prima ancora dell’Italia. Il mal di pietre che dà il titolo al film è la malattia che colpisce Gabrielle e che la spinge ad un periodo di cure termali lontano da casa. È lì che incontra André ed è proprio lì che la sua vita prende una strada che lo spettatore comprenderà veramente solo alla fine.

Mal di pietre: Gabrielle (Marion Cotillard) nel giorno del matrimonio con Josè (Alex Brendemühl)
Gabrielle (Marion Cotillard) nel giorno del matrimonio con Josè (Alex Brendemühl)

Mal di pietre arriva nelle sale cinematografiche italiane il 13 aprile 2017 distribuito da Goodfilms. Si tratta di un melò in piena regola e, in quanto tale, deve essere apprezzato per i sentimenti che lo caratterizzano: il bisogno d’amore di Gabrielle e la funzione riparatrice della fantasia, fondamentale per sopravvivere senza sprofondare.

Voto: 7

 

Raffaella Mazzei