Recensione: Nut Job – Tutto molto divertente, un elogio dell’amicizia pensato solo per i più piccoli

Pare che per lo scoiattolo Spocchia e i suoi amici la vita da sogno conquistata alla fine del primo Nut Job non sia destinata a durare. E basta un’esplosione, in apertura di Nut Job – Tutto molto divertente, a far sbriciolare quel paradisiaco negozio di noccioline, dove i roditori avevano a disposizione tutto il cibo che serviva senza il minimo sforzo. Percorrendo un cammino a ritroso rispetto al primo capitolo, a Spocchia e compagni non resta, perciò, che rientrare nel parco cittadino. Ma, come ovvio, il ritorno non sarà poi così semplice e, per riprendersi la propria casa, gli animali dovranno impedire che il Sindaco corrotto trasformi la loro dimora in un parco divertimenti.

Tra scorribande, corse frenetiche e ritmo incalzante, Nut Job – Tutto molto divertente punta a mischiare divertimento e insegnamento pedagogico e, benché non manchi qualche scena inaspettata, lo fa in modo piuttosto superficiale e scontato. Nel parco in pericolo, i buoni e i cattivi sono quello che ci si aspetta. I cattivi: umani brutti, viziati e corrotti, dediti al vizio e al profitto. I buoni: gli animali carini e coccolosi che lottano per difendere la natura e riconquistare uno spazio vitale.

Con i personaggi, anche la morale non raggiunge profondità inattese. Ci sono i riferimenti alla corruzione, la condanna della pigrizia, la disapprovazione del capitalismo senza scrupoli e, di contro, l’elogio della natura e dell’amicizia. Accompagnato dalle note di Andiamo a comandare di Fabio Rovazzi e tra un siparietto comico e l’altro, il messaggio risuona ben chiaro: l’unione fa la forza e la propria natura va rispettata.

Ma nulla va mai oltre la superficie. E, in fondo, questo non stupisce se si pensa che Nut Job è pur sempre un film pensato per un pubblico di piccoli.

In un’epoca in cui il cinema di animazione offre grandi prove, Nut Job – Tutto molto divertente non regala certo risultati eccezionali, né concede un racconto originale o sorprendente. È un film che va preso per quello che è: una storia pensata per trascorrere un pomeriggio all’insegna dell’estrema leggerezza e per divertire i più piccoli. Perciò, chi li accompagna in sala non si aspetti novantacinque minuti indimenticabili.

Valeria Gaetano