Red Snake: ispirato alla storia del Premio Nobel Nadia Murad

Ispirato alla storia vera del Premio Nobel Nadia Murad, Red Snake ha come obiettivo quello di mostrarci attraverso due trame parallele sia l’impegno militare dei curdi contro il sedicente Stato Islamico ISIS/Daesh, sia le vicende degli yazidi, una antica e piccola popolazione che vive nel nord-ovest dell’Iraq, intorno alla catena montuosa Jebel Sinjar.

Gli yazidi seguono una religione monoteista: lo Yazidismo, diffusasi prima dell’arrivo dell’Islam. Gli Purtroppo, nel corso dei violentissimi scontri tra ISIS e le minoranze etniche presenti nell’area, essi sono oggetto di spaventosi massacri.

La città di Sinjar è stata riconquistata dai Peshmerga curdi solamente nel novembre 2015. E la vicenda di Red Snake prende avvio dall’annuncio tramite le news in televisione della caduta di Mosul, nelGiugno 2014, in mano all’ISIS. Nel giro di poche settimane segue l’assalto ai villaggi degli Yazidi, nel Jebel Sinjar, con uccisioni a sangue freddo di tutti gli uomini, sequestro dei bambini per farne dei soldati e delle donne per renderle “mogli”, dietro pagamento, dei miliziani e dei loro capi.

La trama di Red Snake raccona di Zara, una giovane Yazidi rapita e venduta come schiava sessuale a un guerrigliero jihādista e che fa di tutto per fuggire spinta dalla volontà di salvare il fratellino, a sua volta sottratto per essere addestrato come bambino-soldato. Dopo una avventurosa fuga Zara giunge in un campo profughi dove fa la sua scelta di combattente: si unisce alla Brigata Serpente per contribuire al contrasto dell’espansione jihadista.

Il film ci mostra, in particolare, le famose formazioni combattenti curde, i Peshmerga (termine che significa “coloro che sono pronti a fronteggiare la morte”). Le unità Peshmerga composte dalle donne curde e da volontarie provenienti da varie parti dell’Europa, di religioni differenti, come ci mostra il film, dalla Francia e dall’Italia. Ne vengono giustamente celebrati il coraggio e le doti mostrate in combattimento.

Per mesi i Peshmerga furono l’unico ostacolo sul campo di battaglia contro i miliziani jihadisti. Le guerrigliere curde erano temutissime dagli spietati miliziani dello Stato Islamico, perché essere uccisi da una donna è contro tutti i loro “precetti” integralisti.

Tra le protagoniste del film, Maya Sansa, che interpreta una donna di origini italiane che ha scelto di combattere con la Brigata Serpente. L’autrice della pellicola la, Caroline Fourest, ovvero una delle redattrici del periodico settimanale satirico francese Charlie Hebdo nel periodo caldo delle caricature di Maometto, vuole ricordare le guerrigliere curde, il loro coraggio, la sete di giustizia, oltre a non far dimenticare le minoranze religiose (come quella yazida) che lottano per la sopravvivenza in Medio Oriente.

Interpretato da Dilan Gwyn (Zara), Esther Garrel (Yael) e, appunto, la Sansa (Mother Sun), Red Snake è una produzione franco-italo-belga disponibile a partire dal 18 Giugno 2020, per quattro settimane, su Sky, TimVision, CHILI, Google Play, YouTube, Rakuten, Huawei Video e Infinity.

 

 

Roberto Leofrigio