Inchiostro’ è il titolo del brano che segna l’inizio del nuovo percorso del cantautore RedShot – vero nome Marco De Santis. Un brano dal sound moderno che cattura l’attenzione dell’ascoltare.
‘’Inchiostro – spiega il rapper – rappresenta un nuovo percorso della mia vita, scavando nel suo passato e mettendo da parte il malessere che lo ha accompagnato in questo periodo.
Inchiostro è un inno a star bene, a ritrovare sé stessi: un brano che sa di rivalsa e che mette al centro le problematiche della nuova generazione, legata all’amore, agli affetti, al futuro incerto e alla voglia di urlare il proprio io.
Come nasce Inchiostro e perchè questo titolo?
“E’ sul cammino che ho tracciato una linea qui alle mie spalle e ho riparato ciò che era rimasto in panne”. Questa penso possa essere la frase più rappresentativa del mio ritorno, dopo aver messo un punto a tutto ciò che è stato il mio percorso finora pronto a ricominciare da zero. Inchiostro nasce nel mio periodo ‘buio’. È un pezzo che racconta il mio percorso, fatto di salite e momenti difficili, di ferite ancora aperte e di cadute da cui mi sono rialzato col tempo.
È una dedica alla musica che è e resterà sempre il mio amore più grande, immaginandola avanti a me mentre sfogo tutte le mie paure e le mie insicurezze. Il titolo è nato dal mio cambio di punto di vista nei confronti della musica, dal ritorno alle cose essenziali. Per me l’inchiostro è l’elemento da cui parte tutto, il motore principale senza il quale non esisterebbe Redshot e nel mio ritorno non avrei potuto omaggiare altro se non l’inchiostro.
Quando hai iniziato a fare musica?
La musica è sempre stata una parte fondamentale della mia vita, fin da quando ho iniziato a suonare la chitarra da bambino. Mi ha accompagnato nei momenti più belli ed è sempre stata la mia migliore amica nei momenti difficili.
Ho iniziato a fare rap dieci anni fa e ricordo esattamente il momento in cui ho detto “voglio diventare un rapper”. Mio fratello maggiore mi ha sempre fatto da apripista in molte situazioni e una di queste è sicuramente la musica. Ascoltava in cameretta quelli che dopo sarebbero diventati i miei rapper preferiti e un giorno mi consigliò un film da guardare: Notorious B.I.G. Da quel momento non ho più sognato altro se non diventare come lui (come molti della mia generazione).
Ho iniziato imparando i suoi testi a memoria cantandoli a squarciagola in piedi sul letto, fin quando proprio quel mio fratello mi comprò il primo ‘home kit’ per registrare i miei pezzi in casa.
Penso che quello sia stato un punto fondamentale della mia crescita, perché avere a disposizione 24h al giorno il microfono mi ha dato una padronanza degli strumenti fondamentale nei miei processi di creazione.
Cosa pensi della nuova generazione e della musica che c’è in giro?
Ho sempre odiato lo scontro generazionale, sento quotidianamente persone più grandi criticare le nuove generazioni sotto tutti i punti di vista, compreso quello musicale. Credo che i tempi cambiano, le mode cambiano e con queste anche la musica cambia.
Sicuramente ad oggi, l’importanza del testo all’interno di un pezzo è stato molto ridimensionata, ma non bisogna per forza guardarlo come un aspetto negativo perché mentre il testo è stato messo in secondo piano è stata data molta più rilevanza all’aspetto melodico per lo meno nel mio genere.
Con la nuova wave abbiamo visto un cambio radicale anche nelle selecta dei dj nelle serate per esempio. Mentre prima eravamo ‘costretti’ a ballare su pezzi provenienti da oltreoceano, oggi finalmente possiamo ballare anche pezzi italiani e questo può voler dire solo una cosa :,il rap in Italia ad oggi è molto più completo.
Prossimi progetti?
Dopo anni sto provando le stesse sensazioni di quando pubblicai il mio primo disco. Sono riuscito di nuovo a circondarmi di professionisti e di gente che ha voglia di sfogare la propria arte. Questo progetto nasce, oltre che da me e Tempoxso per il pezzo, anche da Dario De Sanni e Eugenio Campana, rispettivamente come regista e sceneggiatore dei video. Grazie a questo team stiamo sperimentando sempre nuove idee e nuovi modi per rendere i nostri progetti delle vere e proprie esperienze artistiche.
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