Renato Zero, resoconto dettagliato del concerto “Alt – Arena arrivo!”

A distanza di oltre due anni dalla conclusione dell’Amo Tour, ieri sera la splendida cornice dell’Arena di Verona ha visto il grande ritorno live di Renato Zero per il primo dei tre show di “Alt – Arena arrivo!“. Un concerto sold out che ha portato ben 12 mila spettatori a sfidare la pioggia che, immancabilmente, si è copiosamente abbattuta sulla città scaligera nel tardo pomeriggio, creando non pochi disagi.

Il “picco” del diluvio a 20 minuti dall’inizio non lasciava molte speranze ai tanti sorcini muniti di impermeabili, spesso improvvisati. Come per magia, però, l’entrata in scena di Renato ha spazzato via in pochi minuti non solo i disagi degli spettatori, ma anche la pioggia stessa, permettendo così allo show di andare in scena regolarmente e senza intoppi.



Una scenografia minimale ma al contempo ipertecnologica, con due ledwall semicircolari a fungere da sipario e nascondere l’orchestra, oltre a due maxischermi laterali per permettere anche agli spettatori più distanti di apprezzare le espressioni e i sorrisi di Renato. Il concerto si apre con un bell’inedito, “Non dimenticarti di me“, accompagnato da un video che omaggia i sorcini, proponendo le loro immagini durante i concerti degli anni precedenti. Renato, in elegante abito bianco accompagnato da sciarpa ed occhiali, arriva sul palco sulle note di “Vivo“, storico brano di apertura di tanti suoi tour. E’ poi la volta di “Chiedi“, primo singolo tratto dal nuovo album “Alt“, attacco diretto ai sindacati e al precariato. In scena ci sono dei coristi d’eccezione, i Neri per Caso, che accompagneranno diversi brani durante il concerto. Arriva finalmente la prima chicca, la bellissima “Figli della guerra“, datata 1993 ma dalla tematica attualissima, che Zero non cantava da ben 20 anni.

Renato Zero - Alt Arena 1

Nel primo discorso della serata, Renato parla della stramba meteorologia veronese e di come alcune sue belle canzoni siano nate proprio in giorni di pioggia. Segue il nuovo brano “In questo misero show“, con un accorato invito agli artisti emergenti a non lasciarsi sedurre dai talent show televisivi e a mantenere la propria identità. Un’altra perla, tanto amata dai sorcini e sempre risalente al ’93, è “Una magia“, anch’essa riproposta dopo ben 14 anni di assenza. Tornano poi i brani di “Alt” con “La lista” e “Il cielo è degli angeli“, seguiti dalla trascinante “Voyeur“, apprezzata nonostante un finale “un po’ così” con tanto di uscita anticipata (ma nessuno è perfetto, ci mancherebbe). Renato torna quindi in scena in abito grigio, riproponendo i rimpianti amorosi di “Mentre aspetto che ritorni“, seguita da un discorso in cui omaggia il pubblico definendolo “uno spettacolo” e in cui torna a parlare della pioggia, ormai terminata.

Renato Zero - Alt Arena 2

E’ poi il momento della nuova e grintosa “Il tuo sorriso” e dell’evergreen “Cercami“, il suo brano più conosciuto tra quelli degli ultimi 20 anni. Arriva quindi un particolare duetto con i Neri per Caso che dai cori passano a “suonare” con la loro voce direttamente la base d’accompagnamento; il brano designato è “Inventi“, il più longevo della serata (risale al 1974), riarrangiato per l’occasione con buoni risultati. Delle 29 canzoni presenti nei due capitoli del penultimo disco “Amo“, l’unica ad essere eseguita in tutta la serata è “Voglia d’amare“. Il primo tempo dello spettacolo, volato via senza quasi accorgersene (nonostante sia passata 1 ora e un quarto), si conclude con “Figaro“, altro storico e coinvolgente singolo del 1998.

Renato Zero - Alt Arena 3

La seconda parte si apre con un Renato tutto in blu e la classicissima “Più su“, una delle sue canzoni più belle, se non addirittura la migliore in assoluto. Sul palco arriva quindi la prima ospite della serata, Emma, per un tenero duetto sulle note di “Spiagge“, con la cantante salentina che lo ringrazia ripetutamente per l’opportunità di cantare insieme. I due omaggiano poi la grande Gabriella Ferri, regalando al pubblico uno dei momenti più belli ed intensi dello spettacolo e interpretando sapientemente la storica “Sempre“, cavallo di battaglia della mai abbastanza rimpianta artista romana. E’ poi il turno dell’immancabile sgabello di “Magari“, appuntamento ormai fisso da oltre un decennio, a cui fa seguito il tango della nuova “Perché non mi porti con te“, sottolineato dal fantastico sax di Bruno Giordana.

Renato Zero - Alt Arena 4 Emma

Renato con Emma in “Spiagge”

Nuovo riferimento al maltempo, con la battuta «Ragazzi vi devo fare una confidenza.. Avete spaventato pure la pioggia, poverina.. che se l’è data a gambe.. anzi, se l’è data a gocce!», e attacco a politica e parlamento grazie al parallelismo con la favola della formica e della cicala. Si arriva così ad un altro momento topico della serata, con la stupenda, attualissima e trascinante “I nuovi santi“, finalmente riproposta dopo ben 23 anni dall’ultima volta, risalente a “ZerOpera Estate“. Si torna poi ad “Alt” con “La voce che ti do“, mentre il pubblico, fino a quel momento rimasto costantemente ordinato e seduto, esce dal torpore dovuto dalla situazione meteo ed inizia finalmente a ballare sulle note della scatenata “Sesso o esse“.

Renato Zero - Alt Arena 5

E’ quindi la volta dell’inno alla fede “Gesù” e della presentazione dei Neri per Caso, definendo i discografici dei “pelapatate” e paragonando invece i propri lavori autoprodotti ad una pasta fatta in casa. Al sestetto vocale viene quindi lasciato il palco per l’esecuzione del loro singolo “Luna per noi“. Renato torna in scena per l’ultima chicca della serata, la mitica “Galeotto fu il canotto“, indossando un canotto bianco e un cappello da mare, con tutto il pubblico in piedi a ballare divertito.

Renato Zero - Alt Arena 6

Dopo la nuova “In apparenza“, eseguita con una tunica smanicata blu su maglia nera, eccolo ricordare i suoi sfortunati trascorsi veronesi, dalla tachicardia che gli impedì di cantare con Mina quasi 40 anni fa, ai tre malleoli che si ruppe cadendo dal palco dell’Arena nel 1998, arrivando fino alla pioggia prevista per questi tre concerti di “Alt“. Dopo un riferimento alla dilagante violenza sulle donne e ad un Noè ormai «abbandonato su una panchina a ferragosto.. in un’arca di solitudine», è il momento del nuovo, ritmato singolo “Rivoluzione“, attualmente in rotazione radiofonica.

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Renato con i Neri per Caso in “Rivoluzione”

Arriva poi il secondo ospite della serata, Francesco Renga, che entra sul palco accompagnato dalle note di “Amico” per un bel duetto, mentre Renato nel frattempo è tornato ad indossare la giacca blu. Il ringraziamento all’amico Renga avviene già ben prima della conclusione del pezzo, con Zero che chiede a gran voce al maestro Serio di abbassare la base. Ci si avvia verso il termine dello spettacolo e parte il sound disco seventies di “Alla tua festa“, cantata in abito nero e seguita dalla presentazione della band; tutti musicisti di altissimo livello (tra i migliori del panorama italiano e non solo) che da tanti anni collaborano con Renato: Rosario Jermano (percussioni), Giorgio Cocilovo (chitarre), Bruno Giordana (tastiere e sax), Danilo Madonia (tastiere, produzione e arrangiamenti), Lele Melotti (batteria) e Stefano Senesi (pianoforte). C’è anche Fabrizio “Bicio” Leo, che negli anni si è alternato alle chitarre con Phil Palmer, mentre il grande assente è Paolo Costa, impegnato nel tour mondiale di Eros Ramazzotti (attualmente in Brasile), sostituito per l’occasione da Lorenzo Poli, storico bassista di Ruggeri, che aveva già partecipato ai tour di Zero (1987/88) e Voyeur (1989/90). Ringraziamenti anche per le voci dei Neri per Caso, per l’orchestra degli “Altissimi” (nel tour di “Amo” erano gli “Amorini”, quindi per “Alt” non potevano che chiamarsi così), oltre al fido maestro Renato Serio.

Renato Zero - Alt Arena 8

Francesco Renga

L’ultimo brano prima dei bis è la struggente “Gli anni miei raccontano“, che Renato aveva presentato in anteprima nell’ospitata al Festival di Sanremo. Sul reprise, i ringraziamenti al resto delle maestranze, dai fonici di sala, capitanati dal grande Franco Finetti, al light designer Carlo Pastore, dai video di Sebastiano Bontempi al fonico di palco Stevan Martinovic, dai camerini gestiti dalla fida Angela Galasso agli assistenti di palco Mariano Mariani e Maurizio Maiocchi, dal’impianto audio e luci di Agorà di Wolfango De Amicis alla produzione della F&P Group e tanti altri, fino agli abiti di Ubaldo Minelli.

Renato Zero - Alt Arena 9

E’ il momento dei due bis, reclamati a gran voce dal pubblico; il primo “I migliori anni della nostra vita” parte con un “intoppo” a cui Renato pone rimedio scendendo in platea per una passerella a contatto con il pubblico, ovviamente in visibilio, conclusa con l’ennesimo invito a fissare nella mente i momenti felici usando gli occhi, anziché gli smartphone. Conclusione inevitabile con “Il cielo” e con il pubblico ormai in piedi sotto al palco a cantare, stanco ma felice dopo tanta pioggia e quasi tre ore di concerto, salutato dall’imprescindibile «non dimenticatemi eh!».

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Cala così il sipario sul primo dei tre concerti di Renato Zero all’Arena di Verona. Lo spettacolo ha in parte risentito del maltempo che ha condizionato sia gli spettatori, oggettivamente un po’ mosci, sia lo stesso Renato, complice anche l’emozione dell’ennesimo debutto e l’ansia per le condizioni meteo, ma a cui va comunque il merito di aver fornito tre ore di grande musica ed una scaletta di alto livello ricca di piacevoli sorprese. Stasera il bis, anche in questo caso sold out, che vedrà ospiti Elisa e nuovamente Francesco Renga, sperando che il tempo sia clemente. Di seguito la scaletta di “Alt – Arena arrivo!“.

 

Ivan Zingariello

(foto di Ivan Zingariello)
 

Renato Zero - Alt Arena 11


ALT – ARENA ARRIVO!  1 giugno 2016

Primo Tempo

1. Non dimenticarti di me
2. Vivo
3. Chiedi
4. Figli della guerra
5. In questo misero show
6. Una magia
7. La lista
8. Il cielo è degli angeli
9. Voyeur
10. Mentre aspetto che ritorni
11. Il tuo sorriso
12. Cercami
13. Inventi (con i Neri per Caso)
14. Voglia d’amare
15. Figaro

Secondo Tempo

16. Più Su
17. Spiagge (con Emma)
18. Sempre (con Emma)
19. Magari
20. Perché non mi porti con te
21. I nuovi santi
22. La voce che ti do
23. Sesso o esse
24. Gesù
25. Luna per noi (Neri per Caso)
26. Galeotto fu il canotto
27. In apparenza
28. Rivoluzione
29. Amico (con Francesco Renga)
30. Alla tua festa
31. Gli anni miei raccontano

Bis

32. I migliori anni della nostra vita
33. Il cielo