Mai visto nelle sale cinematografiche italiane, approda direttamente nel mercato dell’home video in alta definizione Replicas, co-produzione tra Regno Unito, Cina, Porto Rico e Stati Uniti che vede al timone di regia il Jeffrey Nachmanoff attivo soprattutto nell’ambito del piccolo schermo.
Co-produzione al cui centro troviamo Keanu Reeves nei panni del neuroscienziato William Foster, il quale, reclutato da una misteriosa azienda di bio-tecnologie per lavorare sulla translazione della coscienza umana in una forma digitale che possa essere trasferita in un nuovo corpo, per completare le proprie ricerche va a vivere con l’intera famiglia in una remota isola.
E, mentre il regista ci lascia apprendere che il processo di transfert si rivela imperfetto, inculcando ai soggetti dei test tendenze suicide e moti di violenza, abbiamo giusto il tempo di fare conoscenza col protagonista per poi trovarlo quasi subito alle prese con un tragico incidente automobilistico in cui periscono sia la moglie Mona alias Alice Eve che i tre figli Matt, Sophie e Zoe, ovvero l’Emjay Anthony di Krampus: Natale non è sempre Natale, la Emily Alyn Lind di Doctor Sleep e Aria Lyric Leabu.
Tragico incidente in seguito al quale, ovviamente, Foster si convince ad utilizzare ancora una volta la procedura nel tentativo di riportare in vita i quattro, ricordando inizialmente il plot alla base di Upgrade di Leigh Whannell, per poi prendere, però, tutt’altra strada.
Perché, destinata a coinvolgere lentamente mentre viene anche tirato in ballo l’Ed Whittle specializzato in clonazione e interpretato da Thomas Middleditch, la oltre ora e quaranta di visione non punta affatto a costruire una fanta-vicenda immersa nell’action e nella violenza, bensì ad immergere nel genere una riflessione riguardante l’elaborazione del lutto e le implicazioni etiche legate ad essa.
Infatti, tenendo anche conto del rischio che i familiari riportati dalla morte corrano di invecchiare in pochi giorni, William non manca di lasciarsi risucchiare da un vortice di bugie al fine di tenere nascosto quanto è accaduto e la maniera nella quale ha agito successivamente.
Fino al momento in cui il cinismo delle multinazionali e l’amore nei confronti dei propri cari vengono posti a contrasto in una fase conclusiva che, se da un lato si basa sull’azione da cospirazione spionistica, dall’altro non manca di sfruttare un automa piuttosto simile, nei connotati, a quello visto in Io, robot di Alex Proyas.
Con il trailer italiano nella sezione extra, è Koch Media a rendere disponibile Replicas su supporto blu-ray.
Francesco Lomuscio
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