Respiri: il thriller psicologico con Alessio Boni

“Quanto siamo capaci di convivere con il dolore?” è la domanda principale a cui il regista Alfredo Fiorillo, al suo primo lungometraggio, cerca di rispondere tramite il suo thriller Respiri, ghost story psicologica e noir.

Sulle rive del lago di Iseo, una bellissima villa stile liberty è lo scenario in cui un affascinante quarantenne, Francesco (Alessio Boni), cerca di sopravvivere al suo straziante dolore e al suo senso di colpa. Molte e misteriose sono le persone che lo circondano: la figlia piccola dai capelli rossi, Elisa (Eleonora Trevisani), una governante (Milena Vukotic), un custode (Pino Calabrese), un’infermiera (Eva Grimaldi), un dottore (Lino Capolicchio) e un’innamorata amica d’infanzia (Lidija Liberman).

Le lussuose stanze affrescate, i rigogliosi boschi, il rumoroso lago riecheggiano oscure presenze che tormentano la vita di Francesco.

Respiri è un piccolo film indipendente che vanta un cast d’eccezione, dal sempre bravo Alessio Boni a Eva Grimaldi.

Come ha dichiarato lo stesso regista e co-sceneggiatore insieme alla produttrice Angela Prudenzi “…è un film difficilmente collocabile, frutto di un’operazione personale e libera. Tutto nasce da una domanda molto semplice: quanto siamo capaci di convivere con il dolore? È un sentimento che tutti conosciamo, ma non sempre sappiamo affrontarlo, capirlo e accettarlo”.

Nonostante l’incipit sia interessante e non manchino rimandi a film di genere più noti come The Others, il cult horror del 2001 diretto da Alejandro Amenábar, o Shining, del 1980, di Stanley Kubrick, il lungometraggio perde spesso il fil rouge della narrazione creando ambiguità e disorientamento nello spettatore.

Infatti, la suspense spesso forzata, le continue ripetizioni e alcuni nodi narrativi non spiegati fanno sorgere molte domande che solo in parte, in un finale di sicuro effetto, trovano risposta.

Sicuramente, come ha ribadito lo stesso Boni, è un genere di film che in Italia poco si vede: “Ci vuole coraggio. Quando lavori con un esordiente, non sai a cosa andrai incontro, non esiste nulla di già fatto, quindi ti butti. Cos’è che ti convince? Il regista, nient’altro. Alfredo Fiorillo ha vinto, aveva le idee chiare, voleva un thriller psicologico patinato, in cui non ci fosse nessuna esasperazione, almeno fino al finale travolgente”.

Respiri è un thriller che vanta un buon cast e una bellissima fotografia, ma che, a causa del ritmo altalenante e di una sceneggiatura lacunosa, non riesce a coinvolgere ed a convincere lo spettatore.

 

 

Anastasia Mazzia