Roberta Dark Demage è la misteriosa alternative model protagonista del nostro editoriale di oggi, conosciamola insieme con questa intervista!
Roberta, benvenuta su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?
Ciao Alex, eccoci qui. Sto molto bene, ti ringrazio!
Come, quando e perché hai deciso di diventare fotomodella?
Le prime foto risalgono a 8 anni fa insieme a delle amiche, passavamo interi pomeriggi così! Mentre 6 anni fa mi ha contattata un fotografo del mio paese proponendomi di posare per il suo negozio e così è iniziato il mio percorso in maniera più seria!
Perché Dark Demage?
Quando ho aperto il nuovo profilo cercavo un nome che rappresentasse me e il mio percorso. Con l’aiuto di una mia amica ho scelto questo nome. Beh, dark per ciò che rappresento esternamente e il mio percorso in ambito fotografico. Demage, perché avevo un carattere vivace, poi crescendo mi sono chiusa moltissimo e quindi rappresenta il mio percorso interiore.
Quale esperienza fotografica ricordi con maggiore emozione?
Ogni esperienza fotografica mi suscita tantissime emozioni, vivo per quelle. Ma quella che mi ha regalato maggiori soddisfazioni è stata l’esperienza fotografica Urbex, non solo perché amo quel mondo, ma anche perché sono stata scelta tra tantissime persone come modella urbex ufficiale.
Dovessi descriverti, con quali aggettivi ti definiresti? Sexy, Intraprendente, Sportiva, Elegante, Erotica, Intrigante, ecc. ecc.?
Indubbiamente intrigante e misteriosa.
L’esperienza artistica che ancora non hai fatto ma che ti piacerebbe fare?
Mi piacerebbe posare per qualche brand dark.
Scommetto che ti piacciono i film horror.
E invece, colpo di scena! No, non mi piacciono proprio i film horror, ho paurissima.
Gusti musicali?
Ascolto un po’ tutti i generi ma cantanti/ gruppi che mi emozionano sono i Queen e De André. E qui si nota la mia personalità contrastante!
Cosa ti aspetti dal futuro?
Dal futuro mi aspetto di riuscire a poter realizzare tutte le mie idee in ambito fotografico e di realizzarmi sempre di più.
Che cosa vuoi trasmettere a chi guarda le tue foto?
Vorrei trasmettere il messaggio che la libertà è la più bella forma d’arte. Sentitevi liberi di fare del vostro corpo tutto ciò che vi piace e che più vi rappresenta. Siate sempre voi stessi, anche se alternativi. È così bello.
Qual è secondo te (fotograficamente parlando) il tuo lato migliore?
Indubbiamente quello dark, proprio perché mi rappresenta.
Con quale spirito stai vivendo questo periodo di pandemia?
Dipende dai giorni, ma nemmeno la pandemia mi ferma a creare mille idee per i prossimi progetti fotografici, ho più tempo per organizzarli e modificarli in meglio.
Un tuo pregio e un tuo difetto.
Un mio pregio è che sono sincera, empatica e determinata. Un mio difetto? Sono parecchio timida.
La tua più grande paura?
La mia più grande paura è il mare, sono talassofobica.
C’è qualcosa di te che cambieresti?
Si, esteticamente un po’ tutto, ma perché mi piace tantissimo cambiare ogni volta. Caratterialmente, la mia insicurezza.
Cosa è sacro per te? Amicizia, Amore, Famiglia, Lavoro Salute, Sesso e Soldi mettili in ordine di importanza!
La mia persona in primis, non è una risposta molto comune ma avendo fatto un lungo percorso per conoscermi direi che la cosa a cui più tengo è la mia persona. Dopo di ché vengono la salute, la famiglia, l’amicizia, il sesso, i soldi, il lavoro e l’amore.
Prima di chiudere: un motto o una frase che più ti rappresenta?
La migliore libertà è essere se stessi. “Jim Morrison”.
Alex Napoleone Wilson
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