Roberto Ricci è uno scrittore e sceneggiatore che ha saputo coniugare la sua passione per la scrittura con il mondo del cinema, collaborando con registi di spicco e realizzando opere che spaziano dal thriller all’horror. Dalla pubblicazione di racconti di successo alla sceneggiatura di film e cortometraggi, fino alla scrittura di saggi dedicati al cinema di genere, Ricci continua a esplorare nuove strade creative. In questa intervista ci racconta il suo percorso, i suoi progetti futuri e offre consigli preziosi a chi sogna di intraprendere una carriera nella scrittura e nel cinema.


Intervista a Roberto Ricci

1. Partiamo dalle origini: come nasce la tua passione per la scrittura e quando hai capito che volevi affiancare questa attività alla tua professione di parrucchiere?

La mia passione per la scrittura nasce sin da ragazzo. Ho sempre amato scrivere, ma non ho mai fatto leggere a nessuno i miei scritti. Ho iniziato a farlo ufficialmente nel 2012, quando ho vinto un importante concorso letterario, al quale ho partecipato quasi per gioco e senza troppa convinzione.

2. Il tuo primo racconto, “Il Cappotto”, ha avuto un successo notevole ed è stato trasformato in un cortometraggio da Giuseppe Ferlito. Com’è nata l’idea di questa storia e come hai vissuto la trasposizione sullo schermo?

Il racconto “Il Cappotto” è nato un pomeriggio di totale relax, mentre pensavo a un racconto da mandare al concorso di cui ho parlato nella precedente risposta. Vederlo diventare un cortometraggio diretto da un vero regista cinematografico come Giuseppe Ferlito è stata un’emozione immensa. Indescrivibile.

3. Negli anni hai collaborato con diversi registi, tra cui Pierfrancesco Campanella. Cosa ti affascina maggiormente del mondo del cinema e come si sviluppa il tuo processo creativo quando scrivi per il grande schermo?

Lavorare con Pierfrancesco Campanella è stato un onore e una grande soddisfazione. Sono contento che il cortometraggio “La Goccia Maledetta”, tratto da un mio racconto, abbia vinto vari premi internazionali. Ho almeno ripagato la fiducia che questo bravo regista ha riposto in me. Diciamo che non ho un processo creativo diverso tra quando scrivo un romanzo o una sceneggiatura. I miei scritti, a detta degli altri, nascono già come fossero sceneggiature. Forse è per questo che fino a oggi ho collaborato con tanti registi.

4. “La Bambina delle Violette” ha avuto una sua trasposizione cinematografica per la regia di Riccardo Di Gerlando ed è stato presentato al Casinò di Sanremo. Qual è stata la sfida più grande nel vedere il tuo romanzo prendere vita in immagini?

“La Bambina delle Violette” in realtà è nato da una sceneggiatura intitolata “Violetta Resti”, scritta da Riccardo Di Gerlando con Alessandro Cracolici e Francesco Basso, alla quale ho dato un personale contributo. Poiché l’ho trovata da subito interessante, ho proposto di farne una versione romanzata. Mi è piaciuto molto vederlo poi sullo schermo, anche se il regista ha realizzato la versione della sceneggiatura originale e non del romanzo, decisamente più horror e sanguinario.

5. Il tuo saggio “Cinema Assassino” ha riscosso un grande successo, arrivando al primo posto tra i libri di cinema più venduti su Amazon. Cosa pensi abbia colpito maggiormente i lettori?

Sì, in effetti “Cinema Assassino” ha avuto un grande successo. Credo sia dovuto al fatto che è un saggio che racconta la storia del cinema thriller e horror italiano del passato, ma con un largo spazio dedicato al presente. Infatti, oltre ai grandi maestri come Bava, Argento, Bido, Fulci, per citarne alcuni, parlo dei tanti giovani registi indipendenti di oggi. Penso sia stato il primo a farlo.

6. Ora stai lavorando su un nuovo saggio intitolato “Flani Insanguinati”, dedicato al thriller e horror italiano. Puoi anticiparci qualcosa su questo progetto? Quali aspetti del cinema di genere analizzerai?

“Flani Insanguinati”, come dice il titolo, sarà dedicato ai flani che pubblicizzavano i film sui quotidiani. Oltre a pubblicarne molti, nel libro ci saranno anche tanti nomi noti del cinema thriller e horror italiano, che prendendo spunto dai flani, racconteranno in prima persona aneddoti e racconti personali.

7. Parliamo del progetto “La tigre veste di rosso”, seguito di “La tigre veste di nero”, che ha ottenuto un grande riscontro su YouTube. Come nasce l’idea di questa trilogia e quali sono gli elementi chiave della storia?

Poiché “La Tigre Veste Di Nero”, nonostante fosse un mediometraggio a zero budget, ha avuto un grande successo su YouTube e ricevuto ottime recensioni, con il regista Luca Pincini abbiamo deciso di realizzare un sequel. L’idea della trilogia è nata durante le riprese. Nero, rosso e giallo sono i colori che rappresentano il genere cinematografico thriller e horror.

8. L’uscita del film è prevista per Halloween 2025. Cosa puoi dirci sulle riprese in corso e su come sarà questa nuova avventura rispetto al primo capitolo?

L’uscita è prevista per Halloween 2025. Mancano alcune scene esterne sia diurne che notturne. Gli ingredienti saranno gli stessi del primo film, con un maggior risvolto psicologico dei personaggi.

9. Oltre alla sceneggiatura della trilogia, stai scrivendo anche un romanzo ispirato ai film, “Il nascondiglio della tigre”. Quanto sarà fedele alla versione cinematografica?

Sarà fedele alla trilogia, ma con un finale diverso. Io nel romanzo farò il mio finale, e il regista il suo nel film.

10. Horror, thriller, noir: cosa ti affascina di queste atmosfere?

Sono nato sin da piccolo con la passione per il macabro e il noir. Le mie fonti d’ispirazione sono Bava, Argento, Poe, Conan Doyle, Stefano Tura e Donato Carrisi.

11. Qual è il tuo rapporto con il pubblico?

Grazie ai social sono facilmente raggiungibile e spesso chattiamo.

12. Guardando al futuro, hai altri progetti in cantiere?

Ho una sceneggiatura per un mediometraggio horror intitolato “L’orrenda Bellezza”.

13. Un consiglio per chi sogna di scrivere e vedere le proprie storie trasformate in film?

Leggere molto, partecipare a concorsi e non farsi pubblicare da case editrici a pagamento. È un suicidio per un aspirante scrittore.


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