Eden è l’ultimo film di Ron Howard, un’opera che esplora la vera natura umana di fronte alle sfide della sopravvivenza, sia quelle imposte dalla natura che quelle provocate dagli altri. Ron Howard, regista due volte premio Oscar, è uno dei protagonisti del 42° Torino Film Festival.
Howard racconta di aver scoperto questa storia circa 15 anni fa, rimanendo profondamente colpito dai personaggi coinvolti. Più approfondiva la loro storia, più percepiva una profondità classica nelle loro esperienze. L’idea di trasformare questa storia in un film lo ha sempre affascinato, in particolare il concetto di ritirarsi dalla società per ricostruirsi, un tema che considera di grande attualità a livello globale.
Il regista si è ispirato a due romanzi scritti da donne, tra le poche sopravvissute a questa misteriosa vicenda. Entrambi i romanzi offrono prospettive valide e diversificate. Nessuna delle due autrici ritiene che la Baronessa sia semplicemente scomparsa. Un aspetto particolarmente interessante è come le figure femminili nel film evolvano, diventando le governatrici di un’isola nelle Galapagos.
Secondo Howard, la storia dimostra che la vera sopravvivenza è legata all’impegno verso i propri valori fondamentali. Crede che avere fede nel futuro e nella famiglia sia essenziale. Percepisce che stiamo attraversando un periodo di trasformazione, paragonabile a una fusione tra Rinascimento e Rivoluzione Industriale. È complesso comprendere in cosa credere, ma se ci prendiamo cura l’uno dell’altro e costruiamo insieme il futuro, possiamo gettare basi solide. Nonostante il suo incredibile successo come regista, vincendo premi Oscar per film come “A Beautiful Mind” e “Frost/Nixon”, lo ricordiamo ancora con affetto per il suo ruolo nella serie televisiva. Ed è affascinante vedere come la carriera di Ron Howard si sia evoluta nel corso degli anni, passando dalla recitazione alla regia di successo.
Foto: Facebook pagina ufficiale del festival & Denise Paradiso
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