RUGGERO DE I TIMIDI: un disco d’autore

Inevitabilmente virale ma soprattutto immancabilmente geniale in ogni piccola parte delle sue Produzioni Timide. Benvenuto tra le nostre pagine ad un uomo di spettacolo, ad un cabarettista che spesso abbiamo conosciuto sul grande schermo, ad un cantante che – sempre timidamente – sta finendo sulla bocca di tutti. Andrea Sambucco sembra non far troppo pace con il suo alter ego di gran fama Ruggero de I Timidi. O forse è solo l’ennesima parrucca di scena. Sta di fatto che il nostro Ruggero sforna un disco di grandissimo appeal, prendendo in prestito citazioni e grandi scuole cantautorali italiane, partendo da incisi e da leitmotiv e sviluppando un disco che intitola “Giovani emozioni” in cui ritroviamo – citazione facendo – i grandissimi come Battiato nella splendida “La canzone dell’estate” o De Gregori nella geniale “Rimming” solo per citarne alcuni. Un disco di canzone d’autore ovviamente timida diremmo noi. E dall’estetica della scena alla morale dei significati. Bisogna sempre oltrepassare la coltre superifiale di una risata comica.

Noi parliamo di estetica come avrai capito dal taglio del magazine. E certamente hai avuto modo di dissacrare l’estetica in un certo senso, trasgredendo ai canoni del “bello”. Dunque ti chiedo: cos’è per te il bello?
Non credo ai valori estetici imposti dalla società dei consumi. Certo una bella ragazza e un bel ragazzo rimarranno sempre oggettivamente una bella ragazza e un bel ragazzo. Ma non credo che sia questo il valore da raggiungere ad ogni costo. Credo che rispetto al bello vinca sempre “il tipo” o insomma chi è interessante. Io mi pongo in quest’ottica, anche se ci tengo molto ad essere pettinato bene.

Comicità demenziale che non deve solo far ridere ma anche riflettere. Direi che sono numerosi i messaggi sociali di questo disco. Secondo te arrivano? O si perdono dietro le risate?
Come nella parabola del seminatore, tu lanci i semi ma non è detto che tutti questi semi germoglino nella testa della persone. Dipende da quanto concime hanno in testa, che può essere un bene perché le cose germogliano più in fretta ma anche un male se uno nella testa ha solo concime e non c’è più spazio per altro. Continuerei per ore con questa metafora del concime in testa che comincia ad appassionarmi ma torniamo a noi: ognuno prende le canzoni a seconda della sua ottica. Per alcuni sono canzoni che raccontano spaccati di verità, per altri delle cazzate in musica. Dove sta la verità? Scopritelo ai miei concerti che ve lo spiego.

Dal sesso e dai suoi rimandi quotidiani alla vita di ogni giorno in chiave, diciamo, più “normale”. Come sei passato a questo tipo di racconto per le tue canzoni?
Dopo un po’ le categorie di youporn finiscono, ma non finirà mai la mia voglia di raccontare finchè c’è una storia che si può raccontare.

E poi parliamo di canzone d’autore. Da De Gregori a Battiato io trovo che le citazioni non siano solo testuali ma anche musicali, vero?
Le citazioni sono assolutamente musicali anche. E’ un po’ il metodo di Tarantino al contrario: lui prende spunto dai film di serie B e li trasforma in capolavori, io prendo spunto dai capolavori e li trasformo in canzoni di Ruggero.

Vorrei riprendere questa parola: dissacrare. Cioè smitizzare e in qualche modo destrutturare la morale. Ti vedi in questa chiave oppure sono solo impressioni di un ascoltatore esterno?
Mi ci ritrovo in questa chiave perchè è la chiave della mia vita da quando sono nato. Forse merito dei miei genitori o di mia nonna addirittura. Ho un’insegna a casa: Ruggero, dissacratore dal 1975.

Per chiudere, parlando di estetica, non c’è solo un disco da citare ma anche un vero e proprio progetto a fumetti. Ce lo racconti?
Si. Grazie ai social sono entrato in contatto con l’editore italiano di The Walking Dead: gli amici di Saldapress. Inizialmente appassionato della serie tv mi sono ritrovato anche appassionato di fumetti. Per contro quelli di Saldapress erano appassionati a me, in senso musicale ovviamente. Da lì l’idea: perchè non facciamo il fumetto di Ruggero? Ho detto “No ragazzi, non so disegnare!” ma loro hanno detto: lo disegnano quelli bravi tranquillo. E così sono nate tre storie, un fotoromanzo e un romanzetto rosa che abbiamo inserito in un albo denomintato “Fumetti Timidi”. Li presenteremo a Lucca Comics & Games dove mi esibirò anche in concerto.