“La riforma del sistema sanitario piemontese, messa a punto dalla sinistra, è un insieme di tagli e riduzioni dei servizi. Del Pd contrario a qualsiasi chiusura durante la precedente legislatura non vi è più traccia. Ora, al governo della Regione, la sinistra pensa solo a chiudere reparti o interi ospedali. Le conseguenze saranno gravissime perché si avrà un crollo sia del numero dei posti di lavoro, sia di quello dei posti letto, e le liste d’attesa diverranno infinite”: così Alessandro Benvenuto, consigliere regionale della Lega Nord, a margine della conferenza stampa sulla sanità di questa mattina a Torino.
“Di sicuro – sottolinea Benvenuto – , se quella che il Pd oggi considera una riforma necessaria fosse stata presentata dal centrodestra, avremmo visto il Reschigna degli anni passati, incatenato ai cancelli dei presidi ospedalieri. Se, solo per fare un esempio concreto, fosse stato il centrodestra a proporre la privatizzazione del Gradenigo, i democratici avrebbero gridato allo scandalo, accusando tutti di voler privatizzare l’intero sistema sanitario regionale. Di certo, la coerenza non è una delle caratteristiche di questa maggioranza”.
“In provincia di Torino – conclude il consigliere leghista -, intere strutture ospedaliere, come l’oftalmico, chiuderanno i battenti, mentre altre, come quelle di Moncalieri, Ivrea e Ciriè, verranno private di importanti reparti, nonostante tutte le promesse elettorali del Pd di un anno fa”.
Giorgia Rapello
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