Sanremo 2016: Il riassunto della quarta serata.. e stasera per la finale c’è Renato Zero!

E’ Francesco Gabbani con la sua “Amen” il vincitore del Festival di Sanremo 2016 nella categoria Nuove proposte, dopo una sfida bella e sportiva con gli altri finalisti Chiara Dello Iacovo (secondo posto con il 29,77% dei voti), Ermal Meta (terzo posto con il 14,28% dei voti) e Mahmood (quarto posto con il 13,92% dei voti).

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I 4 finalisti delle Nuove Proposte

Il cantautore di Carrara (vincitore con il 42,03% dei voti) si aggiudica anche il “Premio della Critica Mia Martini”, mentre il “Premio della Sala stampa” va a “Introverso” di Chiara Dello Iacovo.

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Francesco Gabbani, vincitore tra le Nuove Proposte

Risarcimento danni per Miele, la “vittima” della bagarre del giovedì sera, che apre la serata in qualità di ospite con la sua “Mentre ti parlo”. La prima delle 20 esibizioni della semifinale dei Campioni, che porterà all’eliminazione temporanea di 5 artisti, è quella di Annalisa: “Il diluvio universale” è un brano vincente, come previsto, solo dopo qualche ascolto. La performance è ancora una volta impeccabile.

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Annalisa canta “Il diluvio universale”

Virginia Raffaele spolvera il suo cavallo di battaglia: Belen Rodriguez, con tanto di abito da suora, paparazzo nano in valigia, tatuaggio sull’interno-coscia con il “like” di Facebook, e vestito pericolosamente simile a quello indossato dalla “rivale” Emma a dicembre da Panariello. Bravissima come sempre, ci aspettiamo di trovarla in finalissima nei panni di se stessa, per coronare questo successo sanremese che da ogni parte le viene giustamente riconosciuto. Di nuovo la gara: “Di me e di te” si riconferma un brano privo di appeal e gli Zero Assoluto sono sconnessi e poco magnetici.

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Virginia Raffaele nei panni di Belen Rodriguez

In grigio, Gabriel Garko sembra finalmente aver trovato un equilibrio e un ruolo all’interno dello show. Alla buon’ora. Rocco Hunt e la sua “Wake up” coinvolgono come la prima sera, ma il pezzo suona meglio dal vivo che in radio. Il futuro deciderà se sia un bene o un male. Irene Fornaciari non si smuove dal pantano: “Blu” è un brano “vecchio” e l’interpretazione della Fornaciari non migliora la situazione. Arriva una piumata Madalina Ghenea – allegra e piacevole presenza sul palco – che presenta Giovanni Caccamo e Deborah Iurato: più sorridenti, rilassati e in sintonia, ma “Via da qui” non decolla; il duetto, in ogni caso, è una carta che a Sanremo solo rare volte non fa strike. Staremo a vedere.

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Giovanni Caccamo e Deborah Iurato cantano “Via da qui”

“Il primo amore non si scorda mai” di Enrico Ruggeri convince ad ogni ascolto di più, sia in radio sia sul palco, e questo non è da poco. Sembra invece che Francesca Michielin sia sotto tono rispetto alle due serate precedenti, e purtroppo la sua “Nessun grado di separazione”, già di per sé poco incisiva, passa quasi inosservata. Se Elio e le Storie Tese avessero davvero voluto essere eliminati per essere ripescati ed arrivare ultimi come si erano proposti di fare, ecco che hanno fallito: un sosia (?) entra in scena al posto di Elio, che poi fa la sua comparsa sul palco per cantare, completamente rifatto, così come gli altri componenti della band. Su “Vincere l’odio” poco da dire, è il gioco di cui sono vincitori.

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Il “rifatto” Elio canta “Vincere l’odio”

Patty Pravo canta meglio rispetto alla prima esibizione, e “Cieli immensi” è un gran pezzo. Molto azzeccata la presenza di Enrico Brignano che, dopo uno scambio di battute con Carlo Conti, propone un bel monologo sul sesso, la paternità, e sul dialogo tra un uomo e il figlio che non ha ancora avuto. Divertente, toccante, bravo Brignano. Si riparte con la gara: “Noi siamo infinito” di Alessio Bernabei suona bene in radio, ma si dimentica con facilità. Stesso discorso per “Sogni e nostalgia” di Neffa, con l’unica differenza che questa in radio non suona proprio. Poco male.

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Ennesimo look per Patty Pravo, che canta “Cieli immensi”

Valerio Scanu invece convince di più rispetto alla prima performance con “Finalmente piove”, forse proprio perché ha cantato peggio. I Dear Jack sono sempre più fuori fuoco: Leiner cade in errori imperdonabili e “Mezzo respiro” non emerge (e non emergerà). Per fortuna che arriva Elisa, a 15 dalla sua vittoria all’Ariston con “Luce (tramonti a nord-est)”, con un bel medley dei suoi successi in italiano (la stessa “Luce”, “L’anima vola”, “Gli ostacoli del cuore”) e la presentazione in esclusiva del nuovo singolo “No hero”, che dal vivo acquista quella forza che in studio non veniva fuori. Il 25 marzo uscirà il suo nuovo disco “On”. L’umiltà e la gentilezza sono una forza, ed Elisa ne è prova vivente nel panorama musicale italiano.

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La superospite Elisa

Noemi in total-white fa una bella figura con “La borsa di una donna” e già a prima vista si guadagna a mani basse la finale. Il colombiano J Balvin fa ballare l’Ariston con il reggaeton della sua “Ginza”, la signora Salamoia va a ringraziare mamma Garko per la bella idea che ha avuto quella notte e si riparte con gli Stadio: Curreri (con tanto di spilla dei Beatles), archiviata la mezza afonia della prima sera, canta come sa fare e con “Un giorno mi dirai” convince definitivamente padri e figlie.

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L’ospite internazionale J Balvin

Arisa è brava sempre allo stesso modo, ma “Guardando il cielo” è un brano faticoso, ascolto dopo ascolto. Lorenzo Fragola canta con più convinzione e qualità ma sembra l’imitazione di se stesso (un altro sosia?); gli va bene che “Infinite volte” sia un bel pezzo che si ascolta volentieri. I Bluvertigo ci riprovano: Morgan cerca di cantare con più attenzione e ci riesce (ma non aveva detto che la sua voce era così e nessuno doveva seccarlo? Bah..), e “Semplicemente” si mostra per quel bel brano che in effetti è. Se sul verso “Televisione banale” Morgan non avesse mimato il simbolo di X-Factor sarebbe stata una mossa più intelligente, dato che a Sanremo c’è proprio per merito di quella televisione lì.

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Morgan critica molto poco velatamente “X Factor”

Dolcenera sempre meglio: “Ora o mai più (le cose cambiano)” è tra le migliori canzoni del Festival, peccato che pochi sembrino accorgersene. Clementino canta meglio di mercoledì. Ma cantare meglio non basta per far diventare “Quando sono lontano” un bel pezzo. Momento ospiti con Alessandro Gassmann e Rocco Papaleo che, con un simpatico siparietto sulle note di “Una lacrima sul viso” presentano il nuovo film “Onda su onda” in uscita giovedì 18 febbraio, seguiti a ruota dal dj Lost Frequencies accompagnato dal cantante Janieck Devy sulle note della sua hit “Reality”.

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Il dj Lost Frequencies con il cantante Janieck Devy

Breve passaggio di Rocco Tanica in sala stampa (sono già le 01:10) e classifica: a rischio eliminazione Zero Assoluto, Dear Jack, Neffa, Bluvertigo e Irene Fornaciari. Solo uno di loro verrà ripescato stasera a inizio puntata, grazie ad uno speciale televoto aperto per tutta la giornata di oggi.

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I cantanti a rischio di eliminazione

Gli ascolti di ieri sera si mantengono sull’alto standard di questa edizione: 10 milioni e 164 mila spettatori (300 mila in più rispetto alla quarta puntata del 2015) con uno share del 47,81%. Per la finale di questa sera i 16 Campioni in gara verranno votati per il 30% dalla giuria demoscopica, per il 40% dal televoto e per il 30% dalla giuria di esperti. Favoriti per la finalissima a tre Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, Clementino (il più ascoltato su TimMusic) e Valerio Scanu (da giorni primo su iTunes nei brani più scaricati). Attesi stasera Roberto Bolle in testa alla puntata, il vincitore delle Nuove Proposte Francesco Gabbani con la sua “Amen”, il dj giamaicano Willy William, la mitica Cristina D’Avena (fortemente voluta dal popolo del web), Guglielmo Scilla, Giuseppe Fiorello, l’incognita Rosario Fiorello in collegamento da Zurigo e, poco dopo le 23, l’attesissimo Renato Zero, che presenterà in anteprima il suo nuovo album di inediti.

 

Francesco Rainero

(foto e impaginazione Ivan Zingariello)