Scanners: il cult di David Cronenberg rivive in blu-ray

In collaborazione con Raro Video, CG Entertainemt (www.cgentertainment.it) rende disponibile su supporto blu-ray italiano Scanners, la pellicola di David Cronenberg che non solo segnò nel 1981 l’ingresso del cineasta canadese nel decennio in cui ci avrebbe regalato, tra l’altro, Videodrome e La mosca, ma lo pose definitivamente all’attenzione del grande pubblico e della critica, dopo aver comunque introdotto le sue tematiche relative agli orrori legati al corpo attraverso Il demone sotto la pelle, Rabid – Sete di sangue e Brood – La covata malefica.

Generatore nella prima metà degli anni Novanta dei sequel Scanners 2 – Il nuovo ordine e Scanners III di Christian Dugway e del dittico con poliziotto piuttosto speciale costituito da Scanner cop di Pierre David (produttore dell’intero franchise) e Scanner cop II di Steve Barnett, è stato, sicuramente, uno dei primi esempi su celluloide di mix tra horror in salsa fantascientifica e film d’azione.

Perché è tramite un plot da spy story che viene raccontata la vicenda del Cameron Vale incarnato da Stephen Lack, il quale, scoperto grazie al dottor Paul Ruth alias Patrick McGoohan di essere uno scanner, ovvero un individuo superiore dotato di particolari poteri che gli consentono di prendere possesso della mente (e non solo) dei comuni mortali, si trova a dover fronteggiare il malvagio Darryl Revok, fornito delle stesse facoltà ma intenzionato ad utilizzarle per conquistare il mondo sfruttando altri suoi simili appartenenti al proprio movimento segreto.

Ed è Michael Ironside in una delle sue migliori interpretazioni da villain a concedere anima e corpo a quest’ultimo, rendendosi anche protagonista del decisamente impressionante momento in cui fa esplodere la testa di un tizio che lo convoca su un palco per dimostrare al pubblico le proprie capacità.

Un’immagine non poco raccapricciante che, forte degli ottimi effetti speciali di trucco curati da una squadra comprendente veri e propri maestri della prostetica del calibro di Dick Smith e Chris Walas, non ha potuto fare a meno di rimanere incastonata nella storia del cinema dell’orrore.

Rappresentando, insieme al coinvolgente scontro finale tra Vale e Revok (anch’esso ricco di memorabile effettistica), il punto visivamente più accattivante di una vera e propria critica in fotogrammi all’industria farmaceutica (è sufficiente apprendere la maniera in cui sono stati generati gli scanner) che, in forte aria di allegoria di taglio socio-politico, individua uno dei suoi maggiori pregi nell’inaspettato colpo di scena conclusivo.

Con sezione extra dispensatrice del trailer originale e di trentaquattro minuti di interviste ai critici cinematografici Claudio Bartolini e Roberto Recchioni.

 

 

Francesco Lomuscio