Scopriamo la genesi della supereroina più famosa con Professor Marston and the wonder women

Creata nel 1941 da William Moulton Marston, nonché fondamentale personaggio dei fumetti DC Comics, negli ultimi anni abbiamo avuto modo di vederla in azione non solo in Wonder Woman di Patty Jenkins, ma, sempre con i connotati di Gal Gadot, anche in Batman v Superman: Dawn of justice e Justice League, entrambi diretti da Zack Snyder.

Entrata nell’immaginario collettivo grazie alle fattezze concessele dalla ex Miss America Lynda Carter nella popolare serie televisiva Wonder Woman, però, la supereroina più famosa di sempre ha avuto, in realtà, una genesi piuttosto curiosa legata alla scandalosa vita privata del suo creatore.

Genesi che Angela Robinson – regista, tra l’altro, di Herbie – Il super maggiolino – ricostruisce in Professor Marston and the wonder women, che, anche conosciuto con il titolo La genesi di womder women, vede il Luke Evans di Dracula untold nei panni del protagonista, dedito ad un rapporto poliamoroso con la moglie Elizabeth e la loro amante Olive, ovvero Rebecca Hall e Bella Heathcote.

Del resto, mentre non mancano di essere tirati in ballo né l’invidia del pene, né il sadomasochismo, ci si chiede anche se il lesbismo sia una malattia emotiva nel corso della quasi ora e cinquanta di visione che, caratterizzata da una fotografia di Bryce Fortner atta in maniera evidente a privilegiare toni caldi, si evolve lentamente ricordando, in un certo senso, il Kinsey interpretato nel 2004 da Liam Neeson.

Man mano che una certa teatralità d’insieme emerge grazie alla notevole importanza conferita alle prove sfoggiate dal cast (comprendente anche il veterano Oliver Platt) e che, tra le critiche mosse a Marston per aver creato un’eroina femminista e quelle rivolte all’eccessiva violenza (per l’epoca) che ne caratterizzava le avventure disegnate, emerge l’intento di ritrarre il moralismo dell’America risalente alla Seconda Guerra Mondiale.

Al servizio di un biopic che, mai distribuito nelle sale cinematografiche italiane, è Sony pictures a lanciare su supporto blu-ray tricolore che, oltre a tre scene eliminate, include nella sezione extra le featurette Punto focale: dirigere Professor Marston and the wonder women (sei minuti), Un trio dinamico: nascita di un’icona femminista (quasi otto minuti) e Motion comic: l’identità segreta di Charles Moulton (tre minuti).

 

 

Francesco Lomuscio