Separati ma non troppo: ti odio, ti lascio, ti…ospito

Direttamente dalla Francia, Separati ma non troppo è una commedia, un lungometraggio che intende portare sane risate raccontando le disavventure di un marito e una moglie divisi.

A firma del veterano Dominique Farrugia, un film che inscena le vicissitudini della coppia composta da Yvan (Gilles Lellouche) e Delphine (Louise Bourgoin), sposati da anni ma ormai arrivati ai ferri corti, tanto che lei ha chiesto un divorzio pur di togliersi dai piedi il consorte.

Genitori di due figli, Violette (Adèle Castillon) e Lucas (Kolia Abiteboul), entrambi devono affrontare momenti tragicomici pur di accettare la realtà dei fatti; ma, considerando che lo squattrinato Yvan non riesce a trovare una fissa dimora, la donna – per via di una clausola contrattuale del loro appartamento – si trova costretta ad accettarlo di nuovo sotto il tetto di casa.

Prodotto leggerino, che intende sviluppare la sua esile trama con non troppa fatica, Separati ma non troppo non sembra voler graffiare più del dovuto sulla questione “separati in casa” e, soprattutto, su quella dei “mariti impoveriti dal divorzio”.

Tutto prosegue nella più innocuamente assoluta voglia divertire, e Farrugia non si impegna più di tanto, spargendo il minimo indispensabile in materia nel corso della visione, che si tratti di situazioni imbarazzanti (Yvan nudo per casa, quest’ultimo alle prese col nuovo amore della ex moglie) o di personaggi di contorno basilari (l’amico Nico interpretato da Manu Payet, la mamma di lei incarnata da Nicole Calfan, l’amica attempata e “fumata” Solange resa da Marie-Anne Chazel), senza cercare di gettare un po’ di cattiveria in una storia attuale quanto divertente.

A lasciare maggiormente l’amaro in bocca, poi, è il constatare la maniera in cui, in fatto di risate, il cinema transalpino si sia molto alleggerito, apparendo quasi come fotocopia della nostra meno ragionata commedia attuale (in proposito, vale la pena citare per similitudine di argomenti il mediocre Mamma o papà? di Riccardo Milani, già rifacimento di un’altra opera straniera).

Un aspetto tutt’altro che positivo, ma, se siete in cerca di vero disimpegno e di un certo buonismo concepito bellamente, Separati ma non troppo è il film che  potrebbe fare al caso vostro.

 

 

Mirko Lomuscio