SERGIO MATTARELLA SARA’ IL NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Buongiorno amici! Tra poche ore Sergio Mattarella, alla quarta votazione dove è sufficiente la maggioranza assoluta, sarà eletto capo dello Stato. É stato designato perché, essendo un ex-democristiano di sinistra anti-Berlusconi, è riuscito a compattare tutto il Pd, la sinistra radicale di Sel, ed anche i centristi che odiano Berlusconi al punto che sono al governo con Renzi.

Ieri il capo del governo Renzi ha detto senza pudore: “Siamo di fronte alla concreta possibilità che una personalità autorevole e stimata da tutti, un servitore dello Stato come Sergio Mattarella, diventi il presidente della Repubblica con un voto ampio di settori della maggioranza e dell’opposizione parlamentare. Non è una questione che riguarda un solo partito: la scelta del Capo dello Stato interpella tutti, senza distinzioni. Per questo auspico che sul nome di Sergio Mattarella – presidente della Repubblica di tutti gli italiani – si determini la più ampia convergenza possibile per il bene comune dell’Italia”.

Sergio Mattarella è palermitano, figlio di Bernardo Mattarella, uno dei fondatori della Dc, e fratello di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia nel 1980 da presidente della Regione Sicilia. Da sempre democristiano di sinistra ha militato nella corrente di Aldo Moro, l’ideologo del catto-comunismo, l’artefice del compromesso storico tra la Dc e il Pci.

La sua storia politica è contraddistinta dall’anti-berlusconismo. Sin dall’inizio sostenne che “non era possibile che chi ha tre reti televisive scenda in politica”. Si dimise da ministro dei Rapporti con il Parlamento perché contrario al voto di fiducia sulla legge Mammì sulla spartizione delle frequenze televisive tra la Rai e e Fininvest: “Naturalmente voteremo la fiducia – disse nel 1990 lasciando il Governo Andreotti (vice-premier era Claudio Martelli – ma questo non significa che non abbiamo fatto bene a dimetterci dal governo. C’e’ una direttiva comunitaria e – aggiunse impassibile mentre spiegava il suo dissenso a una norma che fu definita “salva-Fininvest – abbiamo ritenuto inammissibile porre la fiducia su una norma che di fatto entra in contrasto con una decisione comunitaria. Sarebbe stato singolare non dimettersi”.

Definì “un incubo irrazionale” la sola ipotesi che Forza Italia potesse essere accolta nel Partito Popolare Europeo. Nel 1995, in pieno “berlusconismo”, disse: “Dopo il gran premio di Imola, la finale di coppa Uefa, tutte le occasioni e tutte le telecamere sono buone per la Fininvest per scatenare la sua offensiva sui referendum, naturalmente aggirando o forzando le norme che regolano le campagne elettorali. La spregiudicatezza con cui si muovono gli uomini Fininvest è la prova lampante di quali siano gli interessi realmente in gioco”.

Sergio Mattarella ha legato il suo nome al primo sistema elettorale maggioritario, ribattezzato “Mattarellum” che, recependo l’esito del referendum del 1993, introduceva una preponderante componente maggioritaria. La legge Mattarella fu impiegata per le elezioni politiche del 1994, del 1996 e del 2001. Alle elezioni del 2006 si votò invece con il “Porcellum”.

Mi domando se Sergio Mattarella è il nuovo che avanza. Possibile che in Italia si debba sempre andare a rispolverare gli scheletri nell’armadio per riciclarli in politica? È evidente che Mattarella darà la spallata finale al potere barcollante di Berlusconi. Da catto-comunista favorirà l’allargamento della maggioranza di governo per includere anche il Sel. Da sinistrorso darà la massima garanzia al perpetuamento dell’Eurocrazia e alla diffusione del relativismo valoriale e identitario incentivando l’immigrazionismo, il multiculturalismo, il filo-islamismo e il globalismo, mantenendo spalancate le frontiere, approvando lo ius soli (diritto di cittadinanza agli stranieri che nascono in Italia), il matrimonio omosessuale e la proliferazione delle moschee.

Sergio Mattarella, al pari della classe politica che l’ha designato, non ci rappresenta. È indubbio che noi italiani non l’avremmo mai scelto come capo dello Stato.

Magdi Cristiano Allam