SETTIMO TORINESE (TO): 10 PROFUGHI AMMALATI DI SCABBIA SI SONO DATI ALLA FUGA – POLIZIOTTI E CITTADINI SONO PERICOLOSAMENTE ESPOSTI AD UN CONTAGIO

IMMIGRAZIONE, SU SCABBIA E FUGHE NON HA MENTITO IL SIAP NÉ MAURIZIO MARRONE.

POLIZIOTTI E CITTADINI SONO ESPOSTI AD UN RISCHIO ATTUALE E CONCRETO.

Torino, 7 maggio 2015

“Non ci interessano le polemiche politiche e non otteniamo vantaggi opportunistici nel lanciare l‟allarme sul rischio biologico a cui sapevamo sarebbero stati esposti gli operatori delle forze di Polizia visto l‟esponenziale aumento degli sbarchi di immigrati” – dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ Quello che deve essere chiaro però è che non ci stiamo a passare per bugiardi o per ingranaggi di quella che viene definita, quella si in modo interessato, strumentalizzazione politica. Il consigliere regionale di Fratelli d‟Italia Maurizio Marrone non ha fatto altro che riportare elementi attuali emersi durante un incontro in cui abbiamo rappresentato come, in tutta Italia decine di operatori delle forze di Polizia , di militari e di addetti a vario titolo all‟accoglienza, trattazione e accompagnamento dei migranti nelle diverse strutture sul territorio nazionale risultano , a seguito di test, positivi alla tbc.”

E’ quindi vero, senza giocare con le parole o i tecnicismi, che alla C.R.I. di Settimo vi sono 18 cittadini eritrei affetti da scabbia e che martedì sera scorso su un gruppo di altri 11, che dovevano essere accompagnati in Questura per il foto segnalamento, 10 durante il tragitto si sono dati alla fuga, secondo quanto dichiarato dalle associazioni che li avevano presi in carico.

 E‟ inutile e irresponsabile nascondere la verità, sulle condizioni di salute delle centinaia di migranti che in questi giorni stanno giungendo a Torino ed in Piemonte provenienti dai centri del sud oramai al collasso non c‟è alcuna certezza ” – continua DI LORENZO – ” A bordo delle navi che li soccorrono nel Mediterraneo vi sono due o tre medici che devono giudicare, attraverso il così detto „esame obiettivo‟ le condizioni di salute di migliaia di persone in poche ore. Cioè si possono dedicare pochissimi minuti a testa per capire come stanno”.

“ E‟ bene specificare che l‟esame obiettivo consiste nell‟accertamento visivo di segni evidenti della degenerazione di patologie in atto ” – ancora DI LORENZO – “ Ma se ci sono in incubazione malattie quali la tbc, meningite, peste e lebbra, senza esami adeguati o quantomeno del sangue queste non possono essere certo scoperte da una “guardatina” in mezzo al caos. E‟ anche per questo che sono previsti screening sanitari all‟arrivo, dopo lo smistamento, nei centri di accoglienza di tutta Italia, sempre che non riescano a fuggire prima di essi.”

“ Siamo stanchi di mettere e rischio la nostra salute e quella dei nostri familiari nel silenzio generale su quella che è una bomba ad orologeria. Lavoriamo in locali sovraffollati, inadeguati e privi , per mancanza di fondi dei dispositivi individuali di protezione, previsti dal Ministero ” – conclude DI LORENZO –“ Ciascuno faccia il proprio lavoro, noi come la maggior parte dei cittadini non abbiamo gli strumenti di difesa dai rischi sanitari e abbiamo il sacrosanto diritto, oltre che dovere, di richiedere attenzione e misure di tutela diffusa. Senza essere tacciati di ingiustificati allarmisti”.

Ufficio Stampa Siap Torino