There and Back segna l’ingresso degli Shady Lane sulla scena musicale con un concept album ambizioso e coinvolgente. Tra atmosfere thriller, introspezione e progressive rock ipnotico, il disco si muove su due atti che raccontano un viaggio tra Italia e Stati Uniti, ma anche dentro l’anima del protagonista.

There and Back – Shady Lane

Eppure, tra le otto tracce, ce n’è una che brilla più di tutte: The City. Non è un caso che sia stata scelta come singolo di debutto—questo brano incarna alla perfezione lo spirito del disco, con un mix irresistibile di tensione, melodia e grinta. Il ritornello resta impresso nella mente, mentre la strumentazione costruisce un’atmosfera intensa e cinematografica. La voce di Roberto, graffiante ma capace di momenti più delicati, trascina l’ascoltatore in un vortice sonoro difficile da ignorare.

Il resto dell’album non delude, alternando momenti più energici a passaggi più oscuri e riflessivi. Pezzi come Ashes in My Hand e Seasons aggiungono una scarica di adrenalina, mentre brani come The Great Unknown mostrano il lato più emotivo della band. Ma The City resta il vero gioiello, il pezzo che più di tutti lascia il segno e che dimostra quanto gli Shady Lane abbiano le carte in regola per farsi notare.

Un debutto intrigante, coraggioso e mai scontato. Se The City è solo l’inizio, gli Shady Lane hanno davanti un futuro davvero promettente.


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