“La Cattiva Abitudine” (Yourvoice Records) è il nuovo singolo di Silvia Cecchini. Scritto e arrangiato da Marco Giorgi dell’etichetta Yourvoice Records, nel brano viene raccontata una storia piuttosto comune, nella quale diverse persone si ritroveranno: la protagonista è una ragazza che non riesce a togliersi “la cattiva abitudine” di cercare la persona che, in realtà, la fa stare solo male. La ragazza continua ad inseguire una persona che non la vuole, che la fa solo soffrire, perché non riesce ad accettare il suo rifiuto. La ragazza protagonista ha la cattiva abitudine di aspettare continuamente suoi messaggi, anche se è consapevole di non essere ricambiata con un sentimento serio.
La particolarità del brano sta nelle sonorità leggere e orecchiabili, fresche, nonostante il tema de “La Cattiva Abitudine” sia triste e malinconico.
Ciao Silvia, benvenuta a Mondospettacolo. Vogliamo parlare con te del tuo nuovo singolo, “La Cattiva Abitudine”. Di cosa parla questo brano?
Ciao a tutti!! Il 18 settembre è uscita “La cattiva abitudine”, il mio nuovo singolo e sono molto felice. E’ un brano dalle sonorità pop/dance che tratta una tematica molto comune, ovvero la brutta abitudine che abbiamo molto spesso ad innamorarci di una persona che ci fa stare male. Si tratta di un amore non ricambiato allo stesso modo e quindi, a tratti, doloroso. Credo che più o meno tutti quanti ci siamo trovati in una situazione simile. Nel mio caso non è finita bene e chiaramente oggi sono contenta che sia andata così. È inutile continuare ad avere relazioni che non portano a nulla. Penso che si corra il rischio di affezionarsi di più all’altra persona e che poi sia sempre più difficile lasciarsi.
Hai avuto l’opportunità di presentare il brano sul palco di Deejay On Stage a Riccione. Come è stato partecipare al contest?
Cantare su quel palco è sempre molto emozionante, soprattutto dopo il periodo di incertezza che abbiamo vissuto quest’anno. Per fortuna non era la prima volta per me, perché avevo già partecipato lo scorso anno e ho avuto anche la meravigliosa opportunità di festeggiare con Radio Deejay il Capodanno, cantando il 31 e il primo Gennaio 2020. La cosa più bella è la possibilità di cantare di fronte a così tante persone e presentare il proprio progetto, a cui si lavora con tanta passione. L’obiettivo per tutti gli artisti emergenti è proprio quello di poter arrivare a più gente possibile, quindi spero di poter avere di nuovo tante altre occasioni per ritornarci.
Il tuo singolo precedente si intitola “Sushi e sashimi”. Come è nato?
“Sushi e sashimi” è nato su un treno. Mi è venuta questa idea e ho iniziato a scrivere. Poi ho inviato le mie idee a Marco Giorgi (titolare della Yourvoice Records) e grazie a lui ha preso la forma attuale. Il videoclip è stato girato a Rimini e lo trovate su Youtube. Stiamo lavorando al videoclip de “la cattiva abitudine” e, a breve, uscirà anche quello.
Hai mai pensato di partecipare a dei talent show?
Si, perché penso che siano un modo per raggiungere il grande pubblico in breve tempo. Si ha la possibilità di farsi conoscere e di mettersi in gioco. La cosa importante, secondo me, è di farsi trovare pronti e cercare di mantenere sempre un alto livello di preparazione. Solo così credo si possa mantenere una carriera duratura.
Quando hai iniziato a cantare?
Ho sempre cantato ma ho iniziato a prendere seriamente lezioni di canto a 12 anni. Poi ho cercato di perfezionarmi sempre su diversi fronti, tecnica vocale, interpretazione, solfeggio, songwriting, musical e tanto altro. L’ho fatto per capire quale fosse veramente la mia identità musicale e in che direzione volessi andare.
Raccontaci un episodio divertente della tua carriera da interprete.
Di cose divertenti me ne sono successe. Ve ne racconto una. Un giorno mi ha scritto in privato un signore che non conoscevo. Mi ha fatto tanti complimenti e mi ha chiesto quali progetti avessi. Io non capendo chi fosse gli chiesi quale fosse il suo mestiere e lui rispose con la sua pagina Wikipedia. Era un noto direttore d’orchestra di Sanremo e non solo. Mi resi conto di aver fatto una bruttissima figura e mi sono scusata tantissimo. Poi per fortuna ha capito e ci siamo anche incontrati.
Come ti vedi tra dieci anni?
Felice. Questa è una mia prerogativa da sempre. Indipendentemente da cosa mi riserverà la vita, vorrei non perdere l’entusiasmo che ho.
Quali sono gli artisti che ascolti solitamente?
Ultimamente ascolto molto Annalisa, Marco Mengoni, Dua Lipa e Lady Gaga. Non mi limito solo a questi chiaramente, ascolto veramente di tutto per cercare di avere una mentalità aperta e non copiare nessuno in particolare. Ci tengo a mantenere una mia personalità. In generale mi piacciono gli artisti completi, perché non penso che la tecnica vocale possa escludere la capacità interpretativa. Va trovato un equilibrio e i veri “artisti” ce l’hanno, quindi provo a studiarli dai video live che trovo online e cerco di “rubare” tutto quello che posso.
Un abbraccio a tutti e grazie per questa bella chiacchierata!
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