Silvia Lamberti: da pittrice a camgirl passando per il porno!

Silvia Lamberti, romana 35 anni è l’artista protagonista del nostro editoriale. Silvia ha una storia molto particolare, perché artisticamente nasce come pittrice ma poi…

Silvia è un grande piacere ed onore averti qui con noi su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

“Bene grazie! Davvero. So che non è un momento magnifico sotto mille aspetti ma paradossalmente sono serena come poche altre volte nella vita. Non posso dire che si respiri una bella atmosfera ma mi ritengo molto fortunata che tutto questo sia accaduto adesso e non in altri periodi della mia vita dove non poter uscire e rinunciare a certe cose mi sarebbe risultato intollerabile.”

Come dicevo nella tua presentazione, la tua è una storia particolare perché nasci come pittrice (e sei anche molto brava), tanto è vero che ti sei diplomata in pittura all’istituto d’arte ISA Roma 1. Dal 2007 circa fino al 2013 lavori come pittrice (pittura ad olio figurativa), esponendo in varie mostre, personali e collettive principalmente a Roma ed eseguendo ritratti ad olio su commissione, poi però un giorno incontri un amore più grande della pittura, questo amore si chiama fotografia e così inizi a posare come fotomodella in contesti sempre più sexy…

“Esatto, diciamo che dopo essermi dedicata per anni a dipingere soggetti che in qualche caso neanche mi interessavano dato che la pittura era diventata ormai più una professione che una passione ho deciso di cambiare punto di vista e mettere me stessa al centro dell’attenzione di altri artisti, in questo caso fotografi”.

Nel 2016 partecipi alla seconda edizione di “Meritocazzia” ideato e condotto da Francesco Malcom, Talent show sul porno, dove nella prima puntata sei la concorrente vincitrice, nella seconda ospite e nella terza “lady fellatio”. Ed è grazie a quella esperienza che ti si aprono le porte del porno. Ma come e quando ti sei resa conto che il porno sarebbe stata la tua strada?

“L’erotismo in tutte le sue sfaccettature mi ha sempre attratta, fin da giovanissima, adoro il sesso da quando ho 14 anni, quindi dalla prima volta che lo feci, ma ne ero molto curiosa fin da molto prima e mi masturbavo più o meno da sempre. Quando avevo 19 anni, non appena mi è capitata l’occasione di avere un partner che avesse una videocamera abbiamo girato il mio primo filmino erotico amatoriale, rivedermi fu un’emozione unica considerando che all’epoca ero abbastanza narcisista. Per inciso poco tempo fa ho anche recuperato quel filmato e sarà presto disponibile on line. Durante i primi minuti di questo, mentre appaio languida, entusiasta, calamitata dalla meraviglia di specchiarmi per la prima volta in uno schermo dico una frase che riascoltandola ora risulta profetica: “cavolo, se avessi una videocamera potrei anche chiudermi in casa per almeno due mesi”!!! (Fa ridere dal momento che ora sto spesso chiusa in casa davanti ad una web cam.).

Ero molto attratta dall’idea di lavorare con il mio corpo e con il sesso ma non possedevo il coraggio, la libertà, ma tutto sommato neanche la sufficiente fiducia in me stessa, per poterlo credere possibile. E poi ci fu la parentesi pittorica, quasi totalmente coincidente a quella “matrimoniale”. Anche con mio marito talvolta mi divertivo a realizzare filmati erotici amatoriali che poi mi divertivo anche a montare. Ma erano assolutamente cose private, tra l’altro lui era molto possessivo e geloso nei miei confronti, tanto che per reazione divenni assurdamente gelosa anche io.

Lui possedeva una notevole collezione di film hard che in un primo periodo ci divertivamo a guardare insieme ma dopo un po’ mi rifiutai completamente di guardarli, mi era venuta come una specie di repulsione, non perché li trovassi scandalosi, non perché mi dessero fastidio, la triste realtà è che ero fottutamente invidiosa di quella attrici, del lavoro che facevano, della loro libertà, ed ero gelosa che lui volesse vedere loro piuttosto che concentrare la sua attenzione su di me. Il nostro non era affatto un rapporto sano e una delle mie reazioni più assurde fu di far sparire poco a poco la sua intera collezione di vhs hard. So che molti miei fan mi biasimeranno per cotanto spreco. La cosa comica è che sicuramente, in alcune di queste vhs comparivano alcuni attori e nomi di registi con cui contro ogni aspettativa che potevo avere all’epoca, anni dopo mi sarei ritrovata a lavorare.

Un altro aneddoto particolare è che sempre durante la mia carriera pittorica, con mio marito facemmo una mostra nello studio di due architetti, i gemelli Giammetta e per l’occasione dipinsi per loro due grandi ritratti ad olio. Questi ci rivelarono di essere anche gli architetti personali di niente poco di meno che Rocco Siffredi.

Qualche anno dopo, quando mi ero lasciata da forse un paio di anni da mio marito e convivevo con un altro uomo (avevo da poco cominciato a posare e a sperimentare alcuni siti di web cam, non facevo ancora porno ma mi pare che avevo già in ballo di partecipare a meritocazzia) accadde una cosa pazzesca: in piena notte, presa da insonnia ed eccitazione accesi contro ogni mia abitudine la tv e trovai una trasmissione di Rocco Siffredi, un reality sulla sua vita e la sua famiglia. Dopo neanche un minuto ebbi un tuffo al cuore: il primo piano andò sui miei ritratti dei fratelli Giammetta, si allargò il campo ed era il loro studio, con Rocco ed uno di questi che discutevano di non so quale progetto con i miei quadri sullo sfondo! Rimasi a bocca aperta. Ma mai avrei immaginato che alcuni anni dopo mi sarei ritrovata in prima persona a lavorare come attrice in casa di Rocco (ed ovviamente riconoscere a colpo d’occhio lo stile dei Giammetta in alcune strutture della sua villa).

Hai lavorato con diverse produzioni hard, come ti sei trovata e con quali attori ha “avuto” un maggiore feeling?

“Alex queste sono domande che non si fanno! (Ride) Posso dire che non ho avuto problemi con nessuno e sono sempre riuscita a divertirmi. Ma se devo per forza citarne uno fra tutti con cui è stato un onore, un piacere intenso e tangibile, e una vera sorpresa lavorare è Roberto Malone, vera icona old School del porno Italiano che nonostante o proprio per la sua età e quindi la sua esperienza ha fatto sì che la mia prima scena ufficiale “squirting office” risultasse indimenticabile, si creò subito una intesa pazzesca e mi fece godere come una fontana, non nascondendomi anche da parte sua una grande eccitazione e in alcuni momenti anche qualche difficoltà a “resistermi”, cosa che detta da un personaggio così navigato non poteva non lusingarmi.

Hai partecipato alla “Rocco Siffredi Hard Academy” quarta edizione, come è stato lavorare con il nostro grande Rocco Nazionale?

Una emozione folgorante sicuramente, una esperienza fondamentale che sono molto felice di aver fatto anche se purtroppo in quel momento mi è costata molto stress ed ansia da prestazione dato che forse non stavo in perfetta forma psicofisica come avrei dovuto, avrei altrimenti potuto viverla e sfruttarla ancora meglio, ma pazienza, Rocco è una semi-divinità per il grande pubblico ed io sono comunque molto grata di averlo potuto conoscere e aver lavorato con lui.”

 

Parlando di Porno estremo (tanto per capirci quello che fa la Legal porno) te la sentiresti di girare una scena con una doppia anale?

“Nella vita non si deve mai dire mai. Ma sin ora mi sono sempre rifiutata, anche quando Rocco mi ha chiesto di provarla durante una delle grandi orgie in diretta all’Academy. Non mi dispiace affatto il sesso anale, anzi, ma per me non è né un feticismo né una necessità e non mi fa impazzire l’idea di dilatare l’ano più del necessario. Tra l’altro è una cosa che non farei mai e poi mai in una scena senza che non mi sia prima venuto il desiderio di provarla nella vita reale. Al giorno d’oggi di sicuro girando una singola scena, anche fosse una doppia anale, non ci si arricchisce granché, per cui sono dell’avviso che la prestazione deve sempre essere anche un divertimento, sarebbe molto stupido e triste forzarsi, soffrire, snaturarsi, solo ed esclusivamente per soldi.”

Hai lasciato il mondo del porno per dedicarti unicamente a fare la Camgirl, come mai questa scelta?

“Potrei tagliare corto rispondendoti -per pigrizia. E non mentirei, ma in realtà le ragioni sono più complesse. Neanche so dirti esattamente se io abbia realmente chiuso o mi sia solo presa una lunga pausa, molto lunga dal momento che adesso ci si è messo di mezzo anche la faccenda Covid.

Uno dei motivi principali sicuramente è che rimanendo in Italia le possibilità di fare una vera e propria carriera nel settore sono quasi del tutto nulle. Come minimo dovrei fare la pendolare in giro per il mondo se non trasferirmi all’estero e la cosa magari può far impazzire di gioia qualcuno ma a me si accappona la pelle al sol pensiero. Non credo che valga la pena stressarsi, il gioco per me non vale la candela.

Il lavoro di web cam girl, che svolgo da più di cinque anni al momento si sposa notevolmente di più con quella che è la mia natura attuale, senza contare che dato che si svolge in “smartworking” al momento è l’ideale: non ci si annoia mai, permette di godere di una promiscuità infinita ma sempre sicura, ed è una attività che va ben oltre l’essere stimolante dal punto di vista sessuale e fisico, ci vuole anche psicologia, fantasia, capacità comunicative, empatia, più tutte le tante altre cose che servono anche per fare porno. Ma posso gestire tutto io e personalizzare al massimo il mio lavoro comodamente da casa e in base alle mie necessità.”

Se ti dico Patata ad oltranza che cosa mi rispondi? (rido)

“Patata A Oltranza! A, non ad! Altrettanto corretto ma più coatto. Come mi piaceva che scherzosamente risultasse. È il nome del mio nuovo gruppo eclettico “Erotico-ironico-culinario” su Facebook.

Sono sempre stata molto discontinua nell’utilizzo dei social media, “purtroppo” mi capita ancora troppo spesso di vivere con maggiore intensità la mia vita reale. Ma visti i ripetuti lockdown e le restrizioni che ci vediamo costretti a fronteggiare sono quasi riuscita a mettermi in riga, essere meno mediaticamente asociale e non sparire per troppo tempo. Il nome del gruppo nasce per puro caso, da una discussione con un amico, parlavamo di social media e ad un certo punto se ne esce con questa frase: “certo che se metti la foto di un gattino su un gruppo che si chiama -patata a oltranza- è chiaro che…. ” non ricordo dove volesse andare a parlare o se lo feci finire, sgranai gli occhi e chiesi solo “ma esiste questo gruppo??? “. Feci una ricerca e su Internet non risultava nulla del genere. Andai al letto con questo tarlo e non riuscii a dormire fino a che, poche ore prima dell’alba, non diedi luce a questo gruppo (e al suo relativo “manifesto”) che ormai mi appariva come estremamente geniale. Pensavo che con un nome del genere avrebbe fatto più di mille iscritti al giorno! In realtà la sua crescita è molto più lenta di quanto pensavo, evidentemente la patata ha un po’ perso il suo potere di trazione. Oggi tira di più litigare sui vaccini o riguardo altri importanti argomenti che non si conoscono a fondo, evidentemente. Ma comunque il gruppo è attivo, ha ogni giorno nuovi iscritti di tutti i tipi e talvolta organizzo delle dirette per farmi conoscere meglio e interagire gratuitamente con i miei fans dove parlo anche della mia attività di web cam girl perché mi sono accorta che molta gente che non conosce l’argomento da vicino è piena di pregiudizi a riguardo nutrendo nei confronti di chi ci lavora in alcuni casi un biasimo e una compassione fuori luogo, in altri casi una invidia spropositata.

Al momento “patata a oltranza” è un gruppo pubblico e l’unica regola per essere un membro in realtà è avere la capacità di ridere e sapersi godere la vita, anche nelle sue piccole gioie, sempre e nonostante tutto.”

Alex Napoleone Wilson

https://www.facebook.com/silvia.arthe

https://www.facebook.com/groups/722160078431663