Simone Di Stefano: Italiani votate CASAPOUND perchè è il vero voto utile!

Elezioni 2018, sono le ultime ore di una campagna elettorale che purtroppo è stata caratterizzata da atti violenti nei confronti della polizia e di alcuni militanti di CASAPOUND ITALIA, il movimento politico capitanato da Simone Di Stefano che ho appena intervistato. Prima di leggere l’intervista, vediamo chi è Simone Di Stefano.

Simone Di Stefano: 41 anni, nato e cresciuto alla Garbatella, quartiere popolare di Roma. Militante politico dall’età di 16 anni nel Movimento Sociale Italiano, lo abbandona nel 1994 dopo la svolta di Fiuggi. E’ uno dei fondatori di CasaPound, di cui è attualmente Segretario Nazionale. Dopo aver frequentato l’istituto alberghiero, indirizza da autodidatta la sua creatività alla comunicazione sul web quando internet era agli albori, fino a farne la sua professione. Padre separato di due bambine, ha dedicato la sua vita alla militanza politica attiva, occupando palazzi abbandonati per dare un tetto a centinaia di famiglie italiane, organizzando azioni mediatiche eclatanti per tutelare categorie e lavoratori a rischio.

Simone benvenuto su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao Alex e grazie, sono molto di corsa come puoi immaginare e molto arrabbiato per quanto accaduto a Livorno, dove un nostro militante e la sua compagna incinta sono stati aggrediti. E’ incredibile quello che sta accadendo in Italia. Mentre le più alte cariche dello Stato vanno manifestando e lanciano allarmi sul sedicente pericolo fascista, gli antifascisti lanciano cacce all’uomo, rivendicano con orgoglio brutali pestaggi, aggrediscono e insultano le forze dell’ordine nella totale impunità. Al nostro militante gravemente ferito, va la più totale solidarietà e vicinanza del movimento. Al ministro Minniti, invece, chiediamo invece cosa si debba aspettare ancora per intervenire. Gesti vigliacchi come questi, o come quelli di Torino, Piacenza, Palermo, non fanno altro che rendere plasticamente evidente qual è la verità storica del periodo in cui viviamo: un movimento come CasaPound che si organizza, si impegna, si presenta alle elezioni e cerca di cambiare il mondo facendo politica e una massa di vecchi partiti che, pur di mantenere il loro posto alla guida del paese, cedono ai ricatti dei violenti.

Sono praticamente le ultime ore di questa campagna elettorale che ti ha visto girare tutta l’Italia, come è andata? Come sta andando e soprattutto che cosa ti chiede la gente?

Sta andando benissimo: ogni giorno visito almeno un paio di città e ovunque trovo sale piene di persone interessate a CasaPound, al nostro programma e ai nostri candidati. C’è davvero un consenso e una attenzione in crescita; la gente ci sprona, ci invita a non mollare.

Hanno fatto e stanno facendo di tutto per attaccare Casapound, con marce e presidi antifascisti, con violenze sui carabinieri e poliziotti, insomma c’è una campagna di odio nei confronti di Casapound che invece da quando è nata fino a questo momento ha fatto di tutto per aiutare la gente. Come ti spieghi tutto questo livore nei vostri confronti?

Beh, siamo di fatto l’unica forza politica che ha preso posizioni chiare in merito all’uscita dall’Euro, in merito al controllo politico da esercitare sulla banche, sullo stroncare il business dell’accoglienza, che parla di difesa dei lavoratori italiani e delle aziende italiane contro il capitale apolide, Bruxelles ed una classe politica corrotta e incapace… è normale che ci siamo fatti avversari chi in questo sfacelo ci vive.

Casapound è l’unica formazione politica che si pone contro il cosidetto NUOVO ORDINE MONDIALE ? Non hai mai pensato seriamente di essere in pericolo di vita?

Sono, siamo, costantemente in pericolo di vita. La mafia antifascista, che oggi sembra veramente fare il lavoro sporco per il capitalismo internazionale e il sistema finanziario, da anni agisce praticamente in modo impunito nel tentativo di limitare la nostra agibilità politica. In queste ore, come ti dicevo, un nostro militante è stato aggredito da quattro antifascisti assieme alla moglie incinta ed ora è in ospedale, in prognosi riservata. Siamo in guerra per difendere l’Italia e non ci fermeremo, non cederemo alla violenza mafiosa di chi lavora per distruggere la nostra Nazione.

I vertici europei si stanno preoccupando, per il vostro probabile ingresso nel parlamento italiano? Ma perché hanno così paura di Casapound?

Perché sanno che noi, al contrario di altri che hanno cambiato idea non appena entrati in Parlamento, non resteremo fermi a guardare Bruxelles distruggere o svendere quel che rimane della nostra economia. Noi vogliamo che il Popolo Italiano torni ad essere sovrano e non accettiamo che alcun potere sovranazionale, politico o economico, si possa permettere di decidere al posto degli Italiani.

Si parla tanto di Piano Kalergi (sostituzione dei popoli) ma sta avvenendo davvero? Cosa pensi a riguardo?

E’ indifferente che esista un piano o meno; quel che è certo è che se non interrompiamo ed invertiamo il flusso migratorio il popolo italiano rischia di diventare una minoranza in casa propria. Assurdo.

La stampa vi ha proposto diversi faccia a faccia con esponenti di altri partiti ma la maggior parte di loro non ha voluto incontrarvi, come giudichi questo comportamento?

E’ pura paura. Paura di dover ammettere di fronte agli Italiani che nessuno negli ultimi anni ha pensato ai lavoratori ed alle imprese italiane; si nasconde il terrore di confrontarsi con la coperta corta dell’antifascismo: una bugia alla quale non credono più neanche i sempre più numerosi ex elettori di sinistra che in queste settimane si sono avvicinati a noi.

Il programma di Casapound prevede l’uscita dall’Euro e dall’Unione Europea. Alcuni dicono che è impossibile uscire dall’Euro e dall’Unione Europea, ovviamente non è così, tu che cosa rispondi quando affermano questo?

Ovviamente i vertici dell’Unione Europea o chi vive al riparo di questa struttura dittatoriale ha tutto l’interesse a dire che l’Unione Europea deve durare per sempre; sono gli stessi discorsi che nel 1988 facevano i vertici dell’Unione Sovietica, eppure abbiamo visto come è andata a finire.

Sei favorevole o contrario alla pena di morte?

Contrario. E’ altro quello che serve per rendere sicura l’Italia: eliminare l’immigrazione e la criminalità ad essa collegata ad esempio. Velocizzare i processi, dare alle forze dell’Ordine le risorse per svolgere serenamente il proprio lavoro. Non uccidere un singolo colpevole, ma costruire un meccanismo complessivo che renda sicuro vivere in Italia.

Alcuni pensano che Casapound vuole instaurare una dittatura fascista tramite una guerra civile, che cosa rispondi a queste persone?

Ovviamente no; CasaPound si ispira al fascismo e lo declina nei modi e nei termini in cui la Costituzione permette la partecipazione politica ad ogni realtà politica.

Il mio sito si chiama ovviamente Mondospettacolo, c’è qualcosa nel tuo programma per favorire il cinema italiano e tutelare i tanti lavoratori dello spettacolo che stanno vivendo un momento difficile? 

In generale credo che vada ripescata la funzione culturale del cinema e soprattutto andrebbe liberato l’ambiente da una certa dipendenza con un mondo politico “finto impegnato” che di fatto ha solo occupato il cinema italiano senza saper davvero produrre qualità.

La tua più grande paura?

Che gli Italiani, che sono infinitamente meglio della classe politica che li rappresenta, pur volendo un forte cambiamento rispetto al presente si lascino ingannare da opposizioni che, forse proprio perché godono di molto spazio in televisione e sulla stampa, mancano della disciplina e della volontà per risollevare l’Italia. CasaPound oggi è il solo voto per cambiare davvero l’Italia.

Un motto o una frase che più ti rappresenta? 

“Tu Devi Credere”. Perché mi voglio ricordare ogni giorno, che il cammino che ho iniziato quindici anni fa assieme ai primi fondatori di CasaPound, non deve conoscere soste, non deve conoscere ostacoli, fino a che non ci saremo ripresi la Nazione.

Prima di chiudere perché gli italiani dovrebbero andare alle urne per votare CASAPOUND?

Perché è il solo voto utile: contro una classe politica asservita alle banche e alla incapacità, non esistono alternative; non i grillini che si sono già rimangiati tutto il loro programma almeno tre volte, non la Lega di Salvini che vincola il proprio futuro politico alle scelte di Berlusconi; non una sinistra che dovrebbe tutelare i lavoratori ed invece ha aiutato solo banche ed aziende straniere. Oggi gli Italiani dovrebbero votare CasaPound perché CasaPound è il vero voto utile.

Simone, grazie per averci dedicato il tuo tempo per spiegarci un po’ meglio la tua visione del mondo, non mi resta che augurare a te e a CASAPOUND ITALIA un grande in bocca al lupo per le prossime imminenti elezioni.

Grazie a te Alex e a tutti i tuoi lettori, viva il lupo!

Alessandro Cunsolo