Simone Godano ci racconta il suo Croce e Delizia!

Amici di Mondospettacolo, è in questi giorni nelle sale il film di Simone Godano: “Croce e Delizia”, ne abbiamo già parlato nella nostra recensione realizzata da Roberto Leofrigio. Oggi siamo in compagnia del regista del film Simone Godano, che ringraziamo per averci concesso questa intervista.

Simone Godano mentre visiona il girato con Gasmann e Bentivoglio

Simone, come nasce l’idea di realizzare il film?

L’idea è nata insieme a Giulia Steigerwalt che è stata la sceneggiatrice di “Moglie e Marito” il mio precedente film. Abbiamo cercato qualcosa di stimolante, volevamo realizzare una commedia un po’ particolare, pensa che è partito tutto dalla telefonata di un nostro amico che  parlava con “la compagna della nonna”, questa cosa ci ha illuminato e ci è venuto in mente di fare un film su queste famiglie allargate, questi conflitti tra genitori e figli, ribaltando un po’ quello che fino a poco tempo fa era lo standard, se pensi che una volta erano i figli ad essere un po’ imbarazzati nel presentare i rispettivi fidanzati/fidanzate ai genitori, ora è il contrario, qui ci troviamo di fronte a dei genitori separati che devono presentare i rispettivi partner ai propri familiari, al di là del fatto che il loro compagno/a sia dello stesso sesso.

Perchè hai scelto Gasmann e Bentivoglio come protagonisti?

In realtà sono partito con Alessandro e con un dubbio: gli faccio fare il ruolo di Carlo o quello di Tony? Perchè Alessandro è un uomo distinto e avrebbe potuto interpretare anche il ruolo di Tony, che doveva essere un uomo più maturo, il vecchio saggio, con Alessandro abbiamo fatto una lettura di entrambi i ruoli, ma dopo un po’ di minuti ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che sarebbe stato molto più stimolante e divertente fargli fare il ruolo di Carlo, anche se in realtà Tony gli avrebbe ricordato suo padre, così Alessandro istintivamente mi disse: “su Tony mi troverei  più verso la mia famiglia, su Carlo invece dovrei fare un ruolo attoriale che mi stimola di più”, e quindi decidemmo per il ruolo di Carlo. Successivamente, ho poi incontrato Fabrizio Bentivoglio che ha interpretato Tony, nonostante Alessandro e Fabrizio si conoscessero da tanto tempo non hanno mai avuto l’occasione di lavorare insieme e vederli recitare è stato piacevole, mi hanno folgorato, sono stati davvero all’altezza anche in un ruolo così particolare.

La famiglia “Petagna” al completo

Diego che nel film è il figlio di Carlo (Gasmann), accetta la diversità del padre in modo più naturale rispetto al figlio maggiore, secondo te, è perché i bambini accettano di più “le diversità di genere” ?

I bambini non hanno filtri, non hanno barriere, prendono con leggerezza la vita, anche sul set i bambini sono stati bravissimi, anche quando ho duvuto spiegargli alcune scene, paradossalmente mi sono sentito più imbarazzato io che loro (ride).

Una scena del film

Il film tratta il tema dell’omosessualità,  come ti sei preparato per sviluppare l’argomento?

Guarda, nel nostro film abbiamo in primis voluto raccontare l’incontro tra 2 persone, ovviamente abbiamo fatto delle ricerche, abbiamo cercato delle testimonianze su internet facendo delle interviste a uomini che si sono trovati nella stessa situazione di Carlo e Tony e indubbiamente le storie che abbiamo sentito sono diverse, c’è chi ha represso la sua omosessualità, costruendosi una famiglia “tradizionale”, mentre c’è chi ha scoperto che la persona giusta è dello stesso sesso ed ha affrontato questo senza problemi. Nel nostro film poi sono chiaramente emersi i conflitti familiari, Carlo (Gasmann) si chiederà sopratutto: “come lo dirò a mio figlio piccolo”? In sostanza, nel film emerge che alla fine il vero problema è quello di come la prenderanno gli altri componenti della famiglia, mentre Carlo (Gasmann) e Tony (Bentivoglio) in realtà stanno davvero bene con se stessi. L’essere felici quando qualcuno intorno a te è felice, questo è uno dei messaggi del film. 

croce e delizia

Dove è stato girato il film?

A Gaeta, cercavo un qualcosa di particolare, questa villa sulla montagna sembrava trovarsi in un posto indefinito, poteva sembrare la costa amalfitana, come quella californiana, fuori dal tempo e dallo spazio, anche se in realtà la produzione non è stata tanto contenta per via delle difficoltà avute dai mezzi nel raggiungere la location (Camion vari ecc. ecc.)

Simone Godano e Jasmine Trinca

Che cosa ti aspetti dalla risposta del botteghino?

Siamo consapevoli che il tema del film è particolare, alcune famiglie dovrebbero essere convinte ad andare a vederlo per via di qualche pregiudizio, nello stesso tempo abbiamo una critica molto positiva e la stessa comunità gay ha apprezzato il film. Il pubblico va spinto al cinema a prescindere, non si può non vedere un film al cinema! Le cose belle come il cinema vanno difese. In conclusione, il mio film fa sorridere e fa anche un po’ piangere, mi auguro quindi  che il pubblico vada a vederlo.

Simone, grazie per essere stato con noi, a nome mio e di tutta la nostra redazione ti faccio nuovamente i complimenti per il tuo film e  cari  lettori, mi raccomando! Se non lo avete ancora visto, andate a vederlo, perchè merita davvero.

Grazie a voi per aiutarci a promuovere il nostro cinema, un saluto a tutti i lettori di Mondospettacolo!

Tamara Brazzi