Sogno di una notte di mezza età: sessantenni alla ricerca di una nuova giovinezza

Una cena tra amici, una fervida immaginazione e prende forma la commedia firmata da Daniel Auteuil, Sogno di una notte di mezza età.

Daniel (lo stesso Auteuil) e Patrick (Gérard Depardieu) sono amici di vecchia data. Ma quanto lo stravagante Patrick lascia la moglie per fidanzarsi con la venticinquenne Emma (Adriana Ugarte), l’amicizia si arricchisce di un certo imbarazzo che Patrick vuole superare convincendo Daniel a organizzare una cena a casa sua. Incapace di dire di no al vecchio amico, Daniel affronta il disappunto di sua moglie Isabell (Sandrine Kiberlain), migliore amica dell’ex compagna di Patrick. I quattro si ritrovano insieme, intorno a un tavolo, e Daniel, letteralmente rapito dal fascino e dalla freschezza di Emma, si perde nei meandri della sua fervida fantasia, sognando una ritrovata giovinezza.

Traendo ispirazione dalla pièce teatrale A testa in giù di Florian Zeller e ricorrendo all’escamotage della cena tra amici, la commedia di Auteuil mischia realtà cinematografica e immaginazione dei protagonisti in un nodo così stretto che, in certi momenti, è difficile dire se la scena a cui si assiste appartenga a uno o all’altro piano del film.

Il gioco messo in atto dal regista all’inizio diverte, ma, dilatato ai novantaquattro minuti di visione, finisce per diventare noioso ed eccessivamente prevedibile. Tanto più che la scarna trama di Sogno di una notte di mezza età non riserva grosse sorprese a livello di intreccio.

E, sebbene si possa intravedere tra le righe della storia l’intento di offrire una riflessione su coniugalità, maturità e spasmodico desiderio di non invecchiare, ogni sequenza procede come ci si aspetta e secondo clichés ben noti.

Quindi, se, nel complesso, la commedia di Auteuil risulta comunque godibile, lo si deve a certe gag che, indubbiamente, sono capaci di strappare una risata e al calibro di attori che rendono al meglio pregi e difetti di personaggi, seppur stereotipati. Quello di Auteuil non è certo un “sogno” indimenticabile, ma preso all’insegna del mero intrattenimento rimane, comunque, un film gradevole.

 

 

Valeria Gaetano