SPECIALE 34° FANTAFESTIVAL I FANTACORTI: “LIFE.LOVE.REGRET”

Lunedì 14 Luglio presso la Multisala Barberini in occasione del 34 Fantafestival sarà trasmesso il cortometraggio di Federico Scargiali “LIFE. LOVE. REGRET”

Federico Scargiali, giovane filmmaker friulano fondatore della casa di produzione indipendente Visceravisions, dopo alcuni cortometraggi “formativi” di genere pulp/grottesco scrive e dirige nel 2013 un lavoro che rappresenta per lui la maturità e mette in luce tutto il suo talento. Si tratta di un forte e coraggioso dramma horror, Life.Love.Regret. (2013), un cortometraggio di circa 10 minuti che affronta il delicato tema del suicidio attraverso una prospettiva decisamente insolita. Protagonista è un’affascinante quanto letale Signora (Eileen Daly), che riceve in una casella postale le richieste di persone che vogliono suicidarsi ma non trovano il coraggio: è lei stessa, dunque, a recarsi nelle loro case aiutandoli a compiere l’estremo gesto. Coraggioso, forte, angosciante: questo è, in sostanza, Life.Love.Regret., che in così poco tempo riesce a colpire nel profondo gli spettatori con una narrazione cruda e sanguinaria, fino all’inaspettata conclusione. Non è quindi solo un horror, nonostante gli ottimi e dettagliati effetti speciali (a cura di Vignotto, Gambino e Shalaby) rivestano un ruolo importante: lo sgozzamento dell’uomo che fa colazione, la ragazza a cui la Signora taglia le vene entrando nel profondo della carne, il colpo di pistola che fa esplodere la testa al ragazzo (con tanto di sangue e cervello sul muro e testa mozzata a metà, che ricorda vagamente un’immagine simile presente in un film del tutto diverso, Bad taste di Peter Jackson).

Life.Love.Regret. è però soprattutto una riflessione esistenziale e quasi metafisica sulla vita e la morte: fra protagonisti disperati e vite allo sbando, la Signora è al contempo un personaggio concreto e una rappresentazione della Morte, un algido e implacabile Caronte che dovrà però fare i conti con la propria coscienza. L’atmosfera è quasi sospesa nel tempo eppure terribilmente realistica, e le uccisioni non generano “divertimento” ma un voluto fastidio, sia nelle scene di sangue che in quella del prete soffocato con un sacchetto di plastica. Fondamentale è anche il volto e il carisma dell’affascinante Eileen Daly, rinomata attrice professionista britannica presente in numerosi horror indipendenti inglesi – spesso nel ruolo di scream-queen: nel corto di Scargiali dimostra invece di essere un’interprete di spessore, calandosi con intensità e realismo in un ruolo così difficile. Efficaci anche gli altri interpreti, in particolare la bellissima Desirè Vidon (protagonista di un’indimenticabile sequenza che fonde Eros e Thanatos) e Fulvio Falzarano.

Il talento del giovane filmmaker si vede non solo nella costruzione del plot narrativo, ma anche nell’estetica, con le inquadrature pulite e la fotografia (Daniele Trani) dai colori saturi. Notevole anche la colonna sonora di Philip Zen, ricca di armonie tese e drammatiche che scandiscono le sequenze “con un sottofondo classico misto elettronico” (Paolo Delmarco).

Davide Comotti