SPECIALE CABARET: FEDERICA QUAGLIERI INTERVISTA STEFANO VIGILANTE

Amici di Mondospettacolo, oggi sono in compagnia di Stefano Vigilante ,  bravissimo attore e cabarettista Italiano.

Stefano ciao, è un grande piacere averti ospite su MondoSpettacolo, e grazie per essere con noi oggi .

La prima domanda che voglio farti è questa: Come ti descriveresti ai nostri lettori?

Un uomo di mondo. In un mondo continuamente in cambiamento. Un uomo che cambia rimanendo continuamente se stesso.

Come nasce la tua passione per il genere brillante e per il cabaret? Quando e come è stata la tua prima esperienza sul palco?

Il genere brillante, la comicità nascono da una necessità e da un’urgenza personale di poter parlare di qualsiasi cosa con leggerezza e ironia. Intendo veramente di qualsiasi cosa. Senza tabù. Con rispetto per gli esseri umani ma non per le loro paure o le loro credenze. La prima esperienza su un palco…in quarta elementare. . . una poesia di Trilussa. . . La solidarietà.

Raccontaci a grande linee il tuo percorso lavorativo .

Nasco da studi con il teatro di ricerca Eugenio Barba e il suo Odin Teatre, mi ritrovo nelle scuole internazionali di Jacques Lecoq a Parigi e Philippe Gaulier a Londra e molti stage con personaggi e discipline molto diverse tra loro.

Qual è stata ad oggi l’esperienza che ricordi con maggior piacere ?

I corsi di Buffoni Medievali e Clown a Londra. Anche se la più emozionante è stato il corso sul Melodramma Francese. In una rappresentazione in particolare sulla seconda guerra mondiale, dove noi studenti provenienti da vari paesi europei interpretavano i nostri nonni che erano in guerra fra di loro e ci vivevamo come attori il doppio sentimento di odio della guerra e di amore tra noi compagni studenti il tutto dentro una sensazione di smarrimento essendo dentro e fuori la storia. La nostra vera storia.

Sei stato ideatore e promotore di diversi laboratori.  Raccontaci questa parte di vita lavorativa e di passione.

I laboratori sono sempre stati per me l’incontro tra la mia strada individuale di attore cabarettista comico e le strade di altre persone diverse per cultura, formazione ed espressione artistica. Una necessità di tornare ogni volta a far parte del grande villaggio.

Attualmente, e per il secondo anno, sei nel cast di SCQR.  Come ti sei trovato ?

Bene. Un diciamo tornare a casa. Tornare a Roma. Alla Romanità che sento far parte delle mie radici. Dalla quale parte la mia comicità.  La mia Roma dalla quale più volte sono partito. In Sono Comici Questi Romani è stato come tornare al muretto sotto casa dove ritrovi i tuoi amici. Tutti i cabarettisti romani.

So che hai portato in TV un nuovo personaggio, Aurelio. Ti va di anticiparci qualcosa su di lui?

Aurelio è una vittima dello shopping sfrenato. I suoi sentimenti, la sua vita, le persone care a lui girano sempre e dipendono dallo shopping, dalle offerte, vivono nei centri commerciali e si realizzano insieme o grazie ad un acquisto.

Sei anche autore di due libri : Romanacci Tua e Manca un minuto alla Luna.  Come ti trovi nei panni di uno scrittore, e da cosa trai aspirazione per i tuoi libri?

Scrivere è un poco confessarsi. E’ un poco vivere ad un’altra velocità. L’ispirazione è sempre e solo l’essere umano e la sua fatica a voler vivere e a volte a voler sopravvivere nelle situazioni o negli eventi che gli capitano per cercare di rimanere umano.

Dal libro di Romanacci tua , è nato uno spettacolo corale che ha avuto grande successo. Posso dirlo, perché essendo con te sul palco l’ho verificato in prima persona.  Vorrei , però, raccontassi anche ai nostri lettori come dal libro si è passati al palco.

Con semplicità e naturalezza. Da alcune pagine del libro sono nate situazioni e giochi teatrali in improvvisazioni. Tutto il resto è stato poi fatto dalla professionalità, umanità e generosità degli altri due attori Saverio Raimondo e un’attrice che tu dovresti conoscere bene.

Un sogno che hai voglia di condividere con noi.

Fare qualsiasi cosa si faccia con passione. Quella passione che ti fa brillare gli occhi quando la racconti.

Progetti futuri?

Un nuovo libro. Teatro e cabaret. E tante ma tante risate.

Stefano , grazie per il tempo che ci hai dedicato.  Rispetto ai nostri lettori, io ho la fortuna di viverti spesso come amico e come compagno di avventure lavorative. Anzi, prima di salutarti, vorrei confidare ai lettori di MondoSpettacolo, che avere la possibilità di lavorare insieme è stata per me la realizzazione di un sogno. Sei indiscutibilmente tra gli autori- attori brillanti  più dotati di talento che ci siano.  A lungo ti ho seguito,  e inseguito , durante le tue serate di cabaret ,sperando che un giorno avremmo potuto fare qualcosa insieme. Quel giorno, poi è arrivato… e da anni siamo spesso fianco a fianco in varie cose.  Conoscendoti, oltre al talento, ho trovato una persona fantastica e un amico speciale. Ci tenevo a dirlo.

Grazie. E ancora grazie. Che altro posso dire. Grazie!

Bene a nome mio e di tutta la redazione, grazie per questa intervista e un enorme in bocca a lupo per tutto ciò che verrà.

Mi piacerebbe ci salutassi con una frase che ti rappresenta.  A presto!

Il clown è un poeta che non nasconde di essere anche un orangotango.

A prestissimo!

Federica Quaglieri