Speciale Eccezionale Veramente: Intervista a Luisanna Vespa

Amici di Mondospettacolo, oggi sono in compagnia della simpaticissima attrice Luisanna Vespa che abbiamo visto nella divertentissima trasmissione ideata da Diego Abatantuono “Eccezionale Veramente”.

Ciao Luisanna, benvenuta su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao Alex, molto bene grazie!

Sei stata tra le protagoniste della seconda puntata del divertentissimo show in onda su La7: “Eccezionale Veramente”, la tua divertentissima performance, ti ha aperto le porte alle semifinali di questa simpaticissima competizione, ma come è nata la tua partecipazione alla trasmissione e che emozioni hai provato quando hai saputo di essere passata alle semifinali?

Tutto è nato questo inverno, tra colleghi si parlava di questi provini per questa nuova trasmissione televisiva, allora cosi per gioco, ho inviato la mia candidatura per partecipare ai provini a Roma al teatro Dell’ Angelo e fu così che mi chiamarono per farmi fare il provino. Mi sono divertita come una pazza, la simpatia di Gabriele Cirilli mi ha messo subito a mio agio e così ho saputo portare il pezzo con tranquillità e rilassatezza, mi hanno dato qualche consiglio, qualche dritta, hanno fatto qualche domanda su di me, sul personaggio, ma avevo capito fin da subito che avevano apprezzato l’esibizione, ma non avrei mai potuto immaginare che sarei poi stata selezionata per la trasmissione. Chiaramente, ho provato una grande emozione e tanta felicità mischiata insieme ad una certa paura, per la prima, volta sarei salita su di un palco televisivo chiedendomi se sarei stata all’altezza.

Parlami un po’ del tuo personaggio ” Ida la Suicida”, quando e perché hai deciso di farlo nascere e proporlo al pubblico?

Ida nasce da una sfida creativa che si pone come obiettivo quello di far ridere attraverso argomenti complicati e difficili, anche se originali. L’idea è nata cosi un po’ a caso, quando pensando ad un personaggio comico, la prima cosa che ho pensato è stata proprio una suicida e da li, ho cercato di studiare e di sviluppare l’aspetto ironico e divertente che si nascondeva in un argomento cosi difficile, pensando alla vita di Ida, ai suoi genitori, al suo lavoro e cosi il personaggio ha preso vita. Ho deciso di portarlo in scena fin da subito al makkekomico che è il laboratorio dove scrivo e porto in scena i pezzi per testare la loro validità e funzionalità. Così, la prima sera che ho portato Ida in scena, ero un po’ spaventata visto l’argomento, ma ho subito avuto un feedback molto positivo da parte del pubblico che invece con amore e in allegria l’ha apprezzato. Così ha girato in lungo e in largo, non sempre con esiti positivi però, perché non tutti ridono su certi argomenti!

La tua prima volta sul palcoscenico, che ricordi hai e di cosa si è trattato?

La prima volta che andai in scena avevo 14 anni, il mio debutto lo feci al teatro Viganò, un teatro molto grande, facevo un laboratorio post scuola, dove insieme al nostro regista e insegnante si studiava in modo divertente e in maniera del tutto semplice l’arte del recitare. Il primo spettacolo che portai in scena fu: “Le Ricamatrici”, un testo drammatico e molto complicato, interpretavo una piccola contadina, avevo poche battute, ma stavo sempre in scena come contorno scenografico. La sensazione che provai fu di grande paura, di terrore, il cuore mi batteva forte in petto e non capivo il perché.  Questa meravigliosa sensazione dai miei 14 anni fino ad ora non mi ha più abbandonato e cosi capii che era una condizione necessaria per chi intraprendeva questa carriera. Così iniziai per gioco!

makkekomiko

La tua formazione artistica ti ha visto frequentare diverse scuole e laboratori di teatro, ma c’è qualche tuo insegnante al quale sei particolarmente grata e perché?

Sono grata a tutti i miei insegnanti, perché è grazie ad ognuno di loro, che ho imparato l’arte del recitare, in particolare voglio ricordare l’incontro con Dario Fo e Franca Rame, due personalità meravigliose. Al corso, lavorai con Franca e fu lei a lasciare un bel segno dentro di me, mi ha insegnato a portare il teatro ovunque, con coraggio e umiltà. Ma c’è un altro grande maestro che voglio citare e alla quale sono molto legata, è il mio attuale insegnate Vania Castelfranchi, lui mi sta insegnando l’anima di questo mestiere, mi sta dando la tecnica, ma anche il cuore, perché senza cuore questo mestiere non si può fare!

Selvaggia Lucarelli, dopo aver visto la tua esibizione ha detto: O è un genio o è la cosa più triste del mondo, E’ UN GENIO!  Cosa rispondi a Selvaggia?

Sono molto grata del suo meraviglioso complimento, soprattutto perché ricevuto da una donna dotata di una grande intelligenza e sensibilità comica. L’apprezzamento mi ha tanto imbarazzata, non me lo aspettavo,avevo così paura di non essere accettata per l’argomento trattato, che li per li non sapevo neanche rispondere. L’ho ringraziata tanto, con il cuore in mano e oggi penso: ” magari se me lo ha detto una donna come lei, forse ci devo credere ogni tanto alla mia intelligenza!!”  (sorride)

lucarelli

Hai vinto diversi e prestigiosi premi tra i quali:

2008: “Irrorare un Ramarro” – vincitore rassegna cinema giovane “Quando i ragazzi fanno ciak”
2008: “Irrorare un Ramarro” – menzione speciale al festival “Per un pugno di corti”

2009 “Quello che non ti aspetti” – vincitore del premio alla sceneggiatura, menzione speciale al lavoro svolto durante il corso di cinematografia dal 2005 al 2009 al Romeur festival – luglio 2009.

Ricordi ed emozioni, raccontami un po’.

Ero cosi giovane che i ricordi si sono sfumati, ho vinto questi premi in adolescenza mentre conducevo con un altro grande regista Francesco Primavera un laboratorio di cinematografia. Eravamo in tanti a fare questi corti e ho condiviso con loro le prime grandi emozioni e le prime sensazioni di gratitudine.

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Dove ti vedremo prossimamente in scena?

Potrete vedermi sempre ogni due lunedì del mese, presso il laboratorio di scrittura il makkekomiko a Roma all’Accento Teatro, inoltre sto per preparare un intero spettacolo inedito, appena sarà pronto ve lo comunicherò!! (sorride)

Luisanna, siamo arrivati alla conclusione della nostra intervista, prima di chiudere, vuoi mandare un saluto o ringraziare qualcuno in particolare?

Alex, voglio ringraziarti per avermi dato la possibilità di raccontarmi in questa intervista, inoltre, ringrazio anche di cuore tutte le persone che con amore mi danno coraggio affinché io possa realizzare questo meraviglioso sogno!

Ti ringrazio per essere stata con noi su Mondospettacolo, complimenti, non vediamo l’ora di vederti alle semifinali di “Eccezionale Veramente”

Alex Cunsolo