Amici di Mondospettacolo, oggi sono in compagnia di Federico Maria Galante, il bravissimo e simpaticissimo attore che ha interpretato il ruolo de “Er Pischello” nel divertentissimo film di Massimiliano Bruno: “Non ci resta che il Crimine”.
Federico, benvenuto su Mondospettacolo e complimenti per il tuo ruolo nel film di Massimiliano.
Alex ti ringrazio, un saluto a te e a tutti i lettori di Mondospettacolo.
Come sei entrato nel cast del film di Massimiliano?
Per prima cosa devo dirti che 4 anni fa partecipai ad un Workshop di recitazione intensivo della durata di una settimana ed ebbi come docente proprio Massimiliano Bruno. Questa esperienza mi diede l’opportunità di cambiare l’approccio artistico nei confronti di questo lavoro. Diciamo che per me, Massimiliano Bruno è stato colui che mi ha dato “Il Click”, colui che mi ha dato la spinta per far bene questa professione, e di questo gliene sarò sempre grato. Successivamente ho frequentato un po’ di scuole, fino allo scorso anno, dove ho frequentato la scuola di Massimiliano. Tornando al film, ho fatto un provino e poi la cosa divertente è che ho fatto da spalla per fare il provino a Ilenia Pastorelli. Massimiliano mi ha visto quindi in diverse situazioni e alla fine ha deciso di darmi il ruolo del “Pischello”.
Hai recitato con Gassman, Tognazzi, Giallini, Leo, Pastorelli e lo stesso Massimiliano Bruno, ma che effetto ti ha fatto stare nel cast con questi grandi del cinema e non solo?
Non posso negare che i primi giorni ero un po’ teso, perché stare insieme a questi attori, così bravi e di livello, mi è sembrato strano davvero, eppure devo dirti che sono stati tutti quanti fantastici, mi hanno fatto sentire a mio agio, pensa, lavorare con questi grandi, che mi hanno comunque considerato come un collega, Massimiliano poi è stato davvero bravo e paziente, lavorare con lui è stato meraviglioso, insomma dopo un primo momento di paura, mi sono sentito davvero parte della squadra, è stata una esperienza davvero indimenticabile.
Raccontami un dietro le quinte divertente.
Guarda Alex, hai presente la scena della rapina? Ebbene devi sapere che abbiamo girato tre giorni in questa location, indossando questi costumi bellissimi da Rockets, solo che a differenza dei Kiss, noi eravamo tutti quanti con queste maschere uguali e quindi praticamente irriconoscibili, succedeva quindi che quando ci dovevano dire per esempio: “Federico fai così, muoviti lì, ecc. ecc.”, non venivamo riconosciuti e capitava di sbagliarsi e si finiva con un: “scusa ma tu chi sei” (ride), ti lascio quindi immaginare la scena!
Ovviamente il tema principale del film è questo viaggio indietro nel tempo, ma se capitasse a te di poter tornare indietro, in che epoca torneresti?
Sicuramente negli anni 70/80, perché si era tutti più liberi dalle dipendenze della tecnologia. Oggi siamo molto più connessi e in collegamento tra di noi rispetto al passato, l’uso dei social ci porta ad avere una dipendenza, ma paradossalmente, i social ci avvicinano a chi è lontano e ci allontanano da chi è vicino.
“Non ci resta che il Crimine” è il film più visto del week end e della settimana, che effetto ti fa l’essere parte di questo progetto vincente e tra l’altro, trovi che dopo questa esperienza sia aumentata la tua notorietà?
Si, c’è stata una maggiore attenzione nei miei confronti, tante persone mi hanno scritto su Instagram per complimentarsi con me, tra queste anche una delle mie compagne delle elementari che era la prima della classe e che stimavo molto; sono rimasto colpito perché mi ha scritto: “Federico ti ho visto al cinema, sono contenta che stai continuando con questo lavoro che ti ha sempre appassionato” e queste sono davvero soddisfazioni, sono le prove che il percorso che sto facendo mi sta portando dei risultati. E poi sono felicissimo perché ho lavorato con un cast fantastico e siamo al primo posto battendo un film come Acquaman!
Perché secondo te, il pubblico dovrebbe andare a vedere il vostro film?
Perché finalmente c’è un film italiano che ti tiene incollato davanti allo schermo per quasi 2 ore, e ti scordi di essere in un cinema, ma vieni proiettato nel 1982, e ridi tanto, ma nello stesso tempo inizi a riflettere, su chi siamo oggi e su chi siamo stati una volta. Nel film inoltre, ci sono anche dei momenti nei quali si scoprono le fragilità dei protagonisti, insomma, forse un messaggio che sicuramente arriverà allo spettatore sarà, (citando una frase del film): “le cose buone non le fanno più”. Quasi come a rimpiangere quei mitici anni 80 con i loro pregi, “una maggiore spensieratezza” e i loro difetti “lo smog”. Infine, caro Alex, consiglio di vedere il film anche una seconda volta, perché si scoprono davvero dei collegamenti interessanti. Guardatelo, perché ne vale davvero la pena.
Federico, ti ringrazio per essere stato con noi su Mondospettacolo e per averci raccontato la tua esperienza sul set, a nome mio e di tutta la mia redazione ti faccio ancora i complimenti per la tua carriera e ti do appuntamento alla prossima intervista!
Grazie Alex, un saluto a te, alla tua redazione, ai lettori di Mondospettacolo e a tutti coloro che ci hanno visto al cinema o che ci andranno a vedere.
Se volete saperne di più su Federico, cliccate qui: http://federicomariagalante.com/
Alex Cunsolo
Le foto sono di Arianna Bonafede e di Maria Marin (colori)
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