Spider-man: Un Nuovo universo, l’ennesimo rinnovamento di casa Marvel

Con Spider-man: Un nuovo universo la Marvel cerca ancora una volta di rinnovarsi e reinventarsi.

Prendendo le distanza dall’ultimo Spider-man: Homecoming e da tutte le vicende legate al personaggio interpretato da Tom Holland, il nuovo film ci catapulta, appunto, in un mondo nuovo.

L’idea si basa sulla storia creata nei fumetti da Brian Bendis e disegnata da Sara Pichelli, che traslano i famosi “sensi di ragno” su un giovane ragazzino di colore afro-sud americano: Miles Morales.

La trovata veramente originale, però, risiede nella regia di Spider-man: Un nuovo universo, che viene affidata a Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman. Pensando evidentemente a un lungometraggio con attori in carne e ossa, i tre registi scelgono una tecnica d’animazione sui generis, mescolando gli effetti della computer grafica alle particolari ambientazioni “pop” dei fumetti.

Vengono inserite, quindi, vignette e scritte dal font evocativo, mentre, allo stesso tempo, si richiama la Brooklyn in cui è ambientata la storia tramite i colori sgargianti dei murales e le zone d’ombra dove agiscono i supereroi.

In un universo parallelo, Peter Parker (doppiato nella versione originale da Chris Pine), dopo dieci anni di onorata carriera, perde la vita. Ma i suoi nemici continuano a minare la sicurezza di Manhattan. Tra questi, il folle Kingpin (voce di Liev Schreiber), che per riavere la sua famiglia conduce esperimenti sulla fisica quantistica e gli universi paralleli. Tramite un varco spazio-dimensionale, nello stesso universo si incontrano una moltitudine di Spider-man variegata e divertente: da un perdente e ingrassato Peter Parker (Jake Johnson), al Noir Spiderman (Nicholas Cage) che proviene dai fumetti anni Trenta, poi Spider-Gwen (Hailee Steinfeld), Spider-Pork (John Mulaney) e Peni Parker (Kimiko Glenn).

A riunirli e combattere con loro è il nuovo Spider-man: Miles Morales (Shameik Moore), un sedicenne morso accidentalmente da un ragno geneticamente modificato.

Spider-man: Un nuovo universo è stato scritto da Phil Lord (The Lego Movie, 22 Jump street, Piovono polpette), che sa il fatto suo in materia di tempistiche e coinvolgimento. Infatti, il film ha un ritmo concitato e serrato, ma non stordisce né esagera mai in quello che mostra.

Lo spettatore è assolutamente preso dalla storia e, soprattutto, da quel fan service che ormai va per la maggiore, ma che non risulta nemmeno troppo scontato. Per questo, anche l’umorismo marcato o i riferimenti metacinematografici alla Deadpool risultano un godibile ingrediente di un’operazione ben riuscita.

Il film è dedicato alla memoria di Steve Ditko, co-creatore di Spider-man e passato a miglior vita nel luglio 2018, neanche a farlo apposta pochi mesi prima del grande maestro Stan Lee.

Lee ha fatto comunque in tempo a registrare la propria voce per l’ennesimo cameo presente anche in Spider-man: Un nuovo universo.

Ottima la scelta delle musiche R&B che contestualizzano la virata al genere “black” dell’intera saga.

 

 

Giulia Anastasi