Sponz Fest: un fest per s-fasciarsi dall’idiocrazia. Parola di Vinicio Capossela

“Una peste percorre la società contemporanea: l’ammansimento. La bestia educata a venire sotto la mano. Siamo ammansiti dalla impossibilità, dalla frammentazione del lavoro, dal ricatto del precariato. Isolati e connessi nell’individualismo collettivo e masturbatorio delegato alla rete. Veniamo sotto mano ma in cambio di cosa? Sponz Fest 2018 sviluppa il doppio tema del ‘salvaggio’, del salvamento, della salvazione, e quello del selvatico in opposizione al mansueto. Un Fest per s-fasciarsi dall’idiocrazia. Per praticare la fierezza, a partire dalla fiera non domesticata che è in noi. Per salvarsi inselvatichendo”.

Così il cantautore, poeta, scrittore e fantasmagorico entertainer,Vinicio Capossela, direttore artistico dello Sponz Fest, ha spiegato nella conferenza di presentazione lo spirito che anima nel profondo la manifestazione interdisciplinare (musica, danza, letteratura, teatro e cinema), giunta alla sua sesta edizione, e che si svolge in Alta Irpinia tra i comuni di Calitri, Cairano, Lacedonia, Morra de Sanctis, Sant’Angelo dei lombardi, Villamaina. Selvatico è colui che si salva: quindi, giocando con il dritto e il rovescio del termine, Capossela ha voluto sottolineare l’importanza oggi di recuperare quell’umanità che cova sotto le svariate sovrastrutture da cui siamo soffocati. Tornare a essere selvaggi, nel senso del divenire-animale di cui parlava Gilles Deleuze, costituisce allora un’opportunità per smarcarsi dalla logica imperante del solipsismo masturbatorio contemporaneo e riguadagnare quel gioioso afflato comunitario da tempo svanito sotto i colpi inferti dal narcisismo di massa. All’irrapresentabilità (oscena) del Potere si contrappone, ancora una volta, la gioia (spinoziana) della Potenza (che è sempre comunitaria).

In questo senso, lo Sponz Fest nella sua irregolarità – già le location in cui prende piede rivelano la volontà di evadere dal sistema organizzativo tipico degli eventi contemporanei, per riprendere un contatto profondo con il “vuoto” del territorio irpino, di contro alla saturazione attuale degli spazi – si propone come un piccolo miracolo che tenta di interrompere la scialba causalità di una quotidianità alienante, in favore di un’eccedenza in cui ritrovare quella riserva di senso spesso latitante.

Oltre a Capossela, alla conferenza stampa sono intervenuti il Direttore Organizzativo del festival Franco Bassi, il Presidente dell’Associazione Sponziamoci Michele Maffucci, la curatrice della Libera Università per Ripetenti Rita La Bruna, la rappresentante della sezione Sponzarti Daniela De Angelis e la coordinatrice delle attività del popolo Mapuche Sara Chiostergi Picchio.

Preceduto da un’anteprima il 19 Agosto con Michela Murgia e Marco Aime, il festival si svolgerà dal 21 al 26 a Calitri e in cinque comuni limitrofi dell’Alta Irpinia. Tema e titolo di quest’anno: Salvagg’ – Salvataggi dalla mansuetudine. Una settimana di intensa vitalità dionisiaca fra musica, teatro, performance, reading, proiezioni, i meravigliosi concerti all’alba e le notti a osservare le stelle e a bere vino nelle grotte di Calitri, fra i vicoli del centro storico con i suoi scalini “disegnati da Esher e dai muli”. L’arte contemporanea della sezione SponzArti e gli incontri della Libera Università per Ripetenti. E poi ancora escursioni di trekking e in bici, happening, laboratori per bambini e chiacchiere musicali in barberia.

Per il programma completo del Festival, vi rimandiamo a questo link:
https://www.sponzfest.it/2018/programma/

 

Luca Biscontini