Star Wars: L’ascesa di Skywalker, l’atto finale della lotta tra Bene e Male

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana.. la guerra ebbe fine. Quella guerra tra Bene e Male che, iniziata nel 1977 per mano di George Lucas, arriva al suo nono e (forse!) ultimo capitolo.

Guidato di nuovo dalla regia di J.J Abrams, quello di Star Wars: L’ascesa di Skywalker è un viaggio stupefacente, a tratti divertente, senza dubbio appassionante e per certi versi inaspettato. È uno scontro fatto di pura azione, dove tutto scorre velocissimo, tra sequenze esorbitanti ed effetti speciali strabilianti.

E, mentre ci si perde nel vortice di battaglie galattiche, dispersi quasi senza fiato nell’Universo infinito, basta un attimo per trovarsi catapultati nella mente e nell’animo di Rey (Daisy Ridley), di Kylo Ren (Adam Driver), dei loro compagni.

Proseguendo sulla via dell’Episodio VIII, i personaggi si mostrano vulnerabili, dubbiosi e racchiudono in sé la lotta tra bene e male che si spinge su un piano intimistico, dove il ‘lato oscuro’ non risparmia nemmeno i buoni.

La guerra stellare è combattimento di eserciti galattici, ma anche lotta interiore. Scontro tra ciò che si è e ciò che si è destinati a diventare. Confronto e conciliazione tra passato e futuro, passando per un presente che svela le connessioni nascoste tra le fila di una storia che è personale, umana, ma anche propria di tutta la galassia.

Ogni filo in questo Episodio IX trova la sua direzione guidato da un passato che torna commovente, nella forma di Luke (Mark Hamill) e Leia (Carrie Fisher), per spingere Ray e Ren verso il loro destino.

Man mano che tutto scorre rapido, leggero, con toni coinvolgenti e spassosi, Star Wars: L’ascesa di Skywalker ci accompagna tra le righe di un capitolo che strizza l’occhio a uno spettatore disposto, ancora una volta, a credere alla storia come se tutto fosse possibile.

Forse non sarà tra gli episodi più belli della saga, eppure, nelle sue due ore e venti, il capitolo IX firmato J.J Abrams si afferma come il degno finale di un franchise amato dal pubblico di tutti i tempi.

Ai titoli di coda resta ancora quella voglia di usare la spada laser sperando quasi che, in fondo, la guerra non sia davvero finita.

 

 

Valeria Gaetano