Stasera in tv Adua e le compagne di Antonio Pietrangeli

Stasera in tv su Rete 4 alle 00,55 Adua e le compagne, un film drammatico di Antonio Pietrangeli del 1960 sul tema della prostituzione in Italia, dopo l’approvazione della Legge Merlin che disponeva la chiusura delle case di tolleranza. Scritto e sceneggiato da Ruggero Maccari, Antonio Pietrangeli, Ettore Scola e Tullio Pinelli, con la fotografia di Armando Nannuzzi, il montaggio di Eraldo Da Roma, i costumi di Danilo Donati e le musiche di Piero Piccioni, Adua e le compagne è interpretato da Marcello Mastroianni, Simone Signoret, Sandra Milo, Emmanuelle Riva, Domenico Modugno, Gina Rovere, Claudio Gora, Ivo Garrani.

Trama
All’indomani della legge Merlin e della conseguente chiusura delle “case chiuse”, quattro ragazze di vita decidono di aprire una trattoria con l’aiuto di un certo Ercole, un affarista senza scrupoli. Lui è intenzionato a far sì che il locale sia una copertura per una nuova casa d’appuntamenti, loro invece prendono gusto al nuovo lavoro e preferiscono non ritornare alla vita di sempre. Ma questo tentativo di condurre un’esistenza onesta frutterà loro solo una denuncia.

“Per fare una sceneggiatura occorre conoscere il cinema quanto un regista” aveva scritto Pietrangeli quando aveva iniziato come critico negli anni quaranta. Difficile trovare un principio che sintetizzi meglio il senso del cinema di questo regista che era stato sceneggiatore per Lattuada e Visconti, Blasetti e Germi prima di passare dietro la macchina da presa. Nel suo cinema, spesso sottovalutato, Adua e le compagne è uno dei titoli meno riconosciuti. Eppure, rivisto oggi, mostra qualità che è sorprendente non siano state rilevate all’epoca. La fotografia in bianco e nero di Armando Nannuzzi ha una profonda tessitura di contrasti; la costruzione dei personaggi ha la cura e la sapienza del romanzo; il soggetto, amaro ma privo di forzature melodrammatiche, illustra una condizione sociale senza mai dare l’impressione allo spettatore di voler dimostrare un assunto ideologico o di imporre un messaggio. Il film affronta un fenomeno, la prostituzione, di stringente attualità: in questo senso Adua e le compagne non è solo un affresco sociologico e drammatico dell’Italia di quasi quarant’anni fa, ma qualcosa di più. Nella fatalità che accompagna la vita delle protagoniste non è difficile poter intravedere i riflessi di una condizione diffusissima e sempre più drammaticamente attuale. L’arte di Pietrangeli sta proprio nel rappresentarla senza scandalo o denuncia. Si mette, quasi invisibile, dalla loro parte, senza accontentarsi di descrivere con precisione il mondo che impedisce loro una vita diversa ma offrendo finalmente allo spettatore di conoscerle prima di giudicarle o compiangerle. Il lavoro del restauro, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1998, ha potuto contare su una discreta qualità del negativo originale. La stampa attuale, grazie al lavoro di Vincenzo Verzini coadiuvato dalle indicazioni del direttore della fotografia, Armando Nannuzzi, ha riportato alla luce i bianchi smaglianti e i neri profondi come la composizione ricca e complessa delle scenografie degli interni. Un lavoro particolare è stato anche eseguito sul sonoro, ripulito delle molte impurità che si erano accumulate nel tempo, senza però sterilizzare eccessivamente il rumore di fondo, difetto che l’uso delle attuali tecnologie può provocare per un eccesso di correzione”.
(CinemaForever)

 

 

Luca Biscontini