Stasera in tv American History X di Tony Kaye, con Edward Norton

Stasera in tv su Iris alle 21 American History X, un film del 1998 diretto da Tony Kaye, scritto da David McKenna e interpretato da Edward Norton e Edward Furlong. La pellicola è dedicata al tema della tensione sociale e del razzismo negli Stati Uniti ed è valso a Edward Norton una candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista. Un film sul neo-nazismo negli Stati Uniti e sulla fragilità psicologica di due fratelli, Derek e Danny. American History X ha ottenuto una candidatura a Premi Oscar (miglior attore protagonista a Edward Norton). Al Box Office Usa ha incassato 6,5 milioni di dollari. Con Edward Norton, Edward Furlong, Beverly D’Angelo, Fairuza Balk.

Trama 
Spinto dal desiderio di trovare qualcosa su cui scaricare la sua rabbia, Derek diventa il leader di un movimento razzista che sostiene la supremazia dei bianchi. Le spedizioni punitive del suo gruppo e le risse continue culminano in un brutale omicidio. In prigione si ravvede, ma ad aspettarlo all’uscita c’è il fratello Danny, che lo vede come un modello da imitare.

“Ben venga, in tutto il suo turgido aspetto didascalico e spettacolare, questo American History X di Tony Kaye, regista pubblicitario che non ha lasciato indifferente il pubblico. Erede di tutte le gioventù bruciate, con l’aggravante del fanatismo, del razzismo contro le gang dei neri, il film si cala nel mondo dei naziskin di Los Angeles ma non rinuncia all’introspezione di famiglia. Nulla passa inosservato nel film, teso e allucinato come la psiche del suo protagonista, il cui pentimento appare un po’ posticcio, per la buona causa democratica. Testa rasata, svastica in primo piano, occhi sgusciati dalla violenza, muscoli ariani, questo prototipo della follia contemporanea si può annidare anche in un nucleo piccolo borghese, è il nazista della porta accanto, come in L’allievo e Arlington road, è uno che può uscire di casa e massacrare due balordi. Ma la carta vincente del dramma psico-politico, abbastanza lineare, è nella strepitosa interpretazione di Edward Norton, affascinante e torvo mostro a due facce (subirà la pena del contrappasso in Fight club), intorno a cui ruotano ex divi come Stacy Keach ed Elliott Gould”.
(Maurizio Porro, Corriere della Sera, 18/9/1999)

“Un mondo a parte, fanatico e organizzato, che si batte per un ipotetico white power da contrapporre al black power delle gang nere, in una sorta di diuturna battaglia volta alla riconquista dei singoli quartieri. Nei panni di Derek Vinyard, testa rasata, svastica tatuata sul petto e fisico da guerriero, lo stupefacente Edward Norton (nomination all’Oscar meritata) condensa la follia razzista che può annidarsi in una classica famiglia americana. Quando il padre pompiere viene ucciso da un balordo nero, Derek si trasforma in un feroce giustiziere mitizzato dai suoi compagni d’armi e, quel che è peggio, dal fratello minore Danny, avviatosi sulla stessa china. In un contesto duro, disturbante, e però mai manicheo, assistiamo così alla sofferta redenzione del giovanotto, finito in carcere dopo aver massacrato sotto casa due ladruncoli di colore (scena terrificante) e uscitone cambiato, ma prigioniero di un destino fatale pronto a compiersi nel finale. Kaye impagina con la dovuta solennità una moderna tragedia americana che potrebbe succedere dovunque. E se qua e là il regista si lascia andare a qualche videorealismo di troppo, il film – teso e angosciante – si impone per il suo stile asciutto, complice la bella prova degli attori (tra i quali il redivivo Elliott Gould)”.
(Michele Anselmi, l’Unità, 27/8/1999)

 

 

Luca Biscontini