Stasera in tv Black Book di Paul Verhoeven

Stasera in tv su Cielo alle 21 Black Book, un film del 2006 diretto da Paul Verhoeven, ambientato durante la seconda guerra mondiale. Al tempo della sua uscita nelle sale, il film risultò essere il più costoso mai realizzato nei Paesi Bassi (oltre 20 milioni di euro). Sempre nei Paesi Bassi è il film più visto di sempre e quello che ha ottenuto più incassi al botteghino nel 2006. Al 27 Maggio 2007 ha collezionato oltre 1.000.000 di spettatori, incassando 10.058.486 euro. Ha inoltre incassato più di 4 milioni di dollari negli USA, più di 1 milione di sterline in Gran Bretagna e oltre 7 milioni di euro nel resto del mondo. Con Carice van Houten, Sebastian Koch, Thom Hoffman, Halina Reijn, Derek de Lint.

Trama
Settembre 1944: l’ebrea Rachel Stein, splendida soubrette del varietà, fugge dalla Germania nazista per rifugiarsi in Olanda dopo che la sua famiglia è stata sterminata dal comandante Franken. Per vendicarsi di coloro che – tradendo – hanno favorito la carneficina, Rachel assume la nuova identità di Ellis de Vries e si infiltra tra gli alti ufficiali tedeschi.

Black Book, Libro Nero, che Paul Verhoeven ha girato nel suo Paese, l’Olanda, dopo vent’anni di lavoro in Usa, sembra un film antinazista classico, ma non lo è: è un prodotto del revisionismo storico, della convinzione del regista, 70 anni, che ‘nessuno sopravvive, innocente a una guerra’, della sua ottica inconsueta. Il revisionismo arriva qui corretto dalla forma migliore, quella pacifista. Attori, ricostruzione d’epoca del film sono impeccabili, come è nello stile personale di Verhoeven”.
(Lietta Tornabuoni, La Stampa, 2 Febbraio 2007)

“L’ha diretto un regista noto, Paul Verhoeven, che si era fatto molto apprezzare tra le fila del cinema del suo Paese, almeno fino agli anni Ottanta. Poi si è trasferito a Hollywood, alla ricerca, forse, di più facili successi, come doveva dimostrare nel ’92 con il tanto chiacchierato Basic Instinct. Ora è tornato a casa, ha ritrovato gli impegni civili ed estetici di una volta e ci ha raccontato con passione spesso molto calda un episodio autentico degli anni della Resistenza olandese ai nazisti durante l’occupazione. Verhoeven si impone soprattutto nelle pagine corali, con i partigiani, i nazisti, le anonime folle olandesi sotto la dominazione straniera. Immagini forti ed anche, nello stesso, tempo di grande valore figurativo, in climi ora ansiosi ora dolenti. I casi dei singoli, qua e là, sono un po’ accentati, ma si inseriscono comunque senza difficoltà nel crudo ritratto realistico di quegli anni. Grazie anche a interpreti qui da noi poco noti, ma tutti sostenuti dal vigore.”
(Gian Luigi Rondi, Il Tempo, 2 Settembre 2006)

Black book, girato dal regista olandese Paul Verhoeven dopo un lungo, volontario e proficuo esilio ventennale a Hollywood (Robocop, Basic instinct, eccetera), è uno di quei film nei quali la trama è davvero tutto. La capacità di raccontare, di piazzare colpi di scena a non finire, di puntare sul doppiogiochismo da ambo le parti è ciò che appassiona lo spettatore dall’inizio alla fine. Nonostante tutte le difficoltà della messa in scena, Black Book– tratto da fatti realmente accaduti – si lascia vedere proprio grazie a una sceneggiatura avvincente e al ritmo serrato, che non ha mai cadute. Il film possiede un notevole ritmo interno, che travolge: si rimane a bocca aperta di fronte a un’eroina ebrea che sta col nemico, perché l’opportunismo alligna da entrambe le barricate. Di ritorno in patria, Verhoeven si conferma regista ispido e controverso”.
(FilmTV)

 

 

Luca Biscontini